Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica: differenze tra le versioni

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Si parla di un dittatore che, dopo che fu contestato in un congresso da ben duemila delegati, nell'arco di poco tempo li fece fucilare quasi tutti. Nemmeno il mondo dei militari era al di fuori dei sospetti: vedere come gli Ammiragli sovietici venissero fucilati uno dietro l'altro è raccapricciante. Con queste condizioni il disastro militare era quasi inevitabile. Eppure alla fine l'URSS vinse, contro un popolo che era molto coeso, ben addestrato, si difendeva in un contesto ideale ed era tutt'altro che solo: dagli Svedesi agli Italiani, ai Tedeschi che pure erano alleati dei sovietici (entro certi limiti..), molti andarono a combattere con i Finlandesi. Francia e UK proposero addirittura di entrare in guerra contro l'URSS, e per fortuna della Storia i Finlandesi, che comunque avrebbero avuto ben poco aiuto in quel contesto, rifiutarono. Altrimenti l'URSS si sarebbe definitivamente trovata dalla stessa parte della Germania, e Dio sa cosa avrebbe significato per il corso della Storia.. La guerra era comunque ben sintetizzata dalla battuta Finlandese: 'un Finlandese batte 10 Russi' 'ma che succede quando arriva l'undicesimo?'. Alla fine l'URSS ebbe circa 10 volte le perdite dei suoi nemici, ma vinse. Avrebbe fatto qualcosa di simile anche contro la Germania, entrata baldanzosamente in guerra contro un nemico sottovalutato (si credeva che vi fossero 200 divisioni, ma poi si scoprì che ce n'erano più di 300..), e nondimeno capace di batterlo ripeturamente fino a che i Sovietici non cominciarono a combattere in maniera ragionevole. Le perdite umane furono spaventose: 20 milioni di vittime e distruzioni inaudite. Inoltre, non è vero che i Sovietici erano circa 180 milioni: la propaganda staliniana lo dichiarava ma non si teneva conto dei danni fatti alla popolazione dalle rivoluzioni industriali troppo affrettate e dalle persecuzioni contro le minoranze. In realtà pare che vi fossero solo 140 mln scarsi di anime. E i danni demografici della guerra non sono mai stati riassorbiti. Ancora negli anni '90 c'erano un 'surplus' di 20 milioni di donne nell'ex-URSS. E l'attuale Russia non è messa meglio, anche perché ha problemi sociali enormi e manifesta una tendenza alla 'crescita sottozero', tra alcol, suicidi, AIDS. Insomma, tutti problemi che andrebbero meglio inquadrati per fare luce sulla vera storia di un popolo martoriato come mai nessun altro in Occidente. Così come non è stato abbastanza chiaro che l'Armata Rossa, forte in tempo di pace di circa 2 mln di persone, perse l'equivalente di 5-6 volte tale numero di soldati durante meno di 4 anni di guerra: si rinnovò come la pelle di un serpente, e non devono essere stati molti quelli che videro la guerra dall'inizio alla fine. Arrivò alla battaglia di Berlino armatissima, ma con una forza di soldati depauperata dai massacri enormi subiti, anche per l'ordine di Stalin di resistere o morire, mai di ritirarsi. Questo rendeva i soldati sovietici ostinati, ma non risolveva le grandi battaglie, provocando sopratutto massacri tra gli sconfitti. Lo Stesso Stalin ebbe il figlio fatto prigioniero dei Tedeschi. Questi chiesero un ragionevole scambio con un loro generale, ma Stalin fece sapere che non aveva nessun figlio prigioniero dei Tedeschi. E il suo rampollo morì in prigionia. Non solo, ma il dittatore georgiano riservò davvero un 'caldo' saluto ai prigionieri sovietici di ritorno in Patria dopo la guerra: come se non bastasse tutto quello che avevano subito, per punirli di essersi arresi (cosa di cui aveva fatto carico anche alle loro famiglie..), li mandò a lavorare nei Gulag siberiani. Non c'é da stupirsi che quando Cruschev denunciò le atrocità staliniane molti si meravigliarono della portata delle azioni del dittatore. Era il 1956, tre anni dopo la morte del padre-padrone dell'URSS e in piena Guerra fredda. Crushev fu una 'stella' nella notte: dopo di lui tornò il gelo di Breznev, seguito poi da Andropov e Cernenchko, due leader malati e deboli. Le cose andarono per il verso giusto con Gorbachev, ma era troppo tardi: ora che finalmente il mondo aveva trovato un leader sovietico giovane e illuminato, l'URSS era un enorme serbatoio di armi e di persone sempre più povere e affamate (eccetto la 'Nomencklatura') e la bancarotta era vicina. Dopo il disfacimento dell'URSS l'eredità è stata raccolta dalla Russia, anch'essa a rischio di stabilità (in fondo è una repubblica federativa con 15 repubblichette interne, giusto come l'URSS), e sopratutto ancora una volta con problemi di leadership: Yeltsin promise bene ma poi si rovinò in fretta tra alcol e problemi di salute vari. Putin ha raccolto la sfida e ha risollevato le sorti della Russia, complice l'aumento del costo del petrolio. E' un successo a molte facce, non tutte 'carine': dalla Cecenia al riarmo, alla mancanza di democrazia e così via. Ma almeno la Russia ha un leader giovane e deciso, forse l'unico modo per tenerla a galla nella palude ex-sovietica.
 
 
===SMP 1990<ref>Po, Enrico: ''Mosca: dalla quantità alla qualità'', RID giugno 1991 p.40-51
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Il Soviet Military Power indicava per il 1990 una spesa per la difesa di 71 mld di rubli, contro i 77,3 mld del 1989, ma pur sempre almeno il 13% del PIL; la produzione di materiali bellici era largamente diminuita dal 1988 e i carri, per esempio, erano calati da 3.400 a 1.700 all'anno, concentrandosi peraltro, inevitabilmente, sui sistemi più complessi e costosi.
 
I missili strategici, che con gli accordi START sarebbero stati dimezzati, prevedevano di dipendere sopratutto dall' ICBM pesante SS-24 Scalpel, già disponibile in oltre 80 esemplari, e dell'SS-25 mobile e leggero, disponibile già in oltre 270; i primi hanno 10 MIRV con il mod.1 per carri ferroviari (però pare che il programma sia stato bloccato) e il Mod. 3 per istallazione fissa, che ha comportato l'adattamento di oltre 50 postazioni dei precedenti SS-19 Stiletto. L'SS-25 invece è mobile su mezzo 12x12, in pratica è l'SS-20 con un terzo stadio; l'SS-18 era presente nei soliti 308 siti, via via ammodernato con gli standard più recenti, il Mod. 5 e 6; Gli SS-11 Mod. 2 e 3 da 380 sono scesi a 335, l'SS-13 Mod da 60 a 40, ll'SS-17 Mod. 3 da 110 a 70, l'SS-19 Mod 3 da 320 a 300; non una grande diminuzione, tutto sommato.
 
I 63 SSBN avevano il 30 % delle testate sovietiche, e di questi sei erano i 'Typhoon' di cui nel 1989 l'ultimo era stato varato; poi c'erano i DELTA IV (7 varati fino al 1990) con l'SS-N-23, con dieci MIRV come i missili SS-N-20 dei primi e gittata, in entrambi i casi, strategica; esistevano poi gli SS-N 6, 8 e 18; i missili AS-15, SS-N-21 (per i Victor, Sierra, Acula e sopratutto gli Yankee Notch), in sviluppo il supersonico cruise AS-19 e la versione navale SS-N-24; d'altro canto, i 3/4 dei temibili SS-20 (654 complessi di lancio) sono stati eliminati al 1990, oltre a tutti gli SS-4 e SS-5, a seguito del trattato sugli euromissili; quanto rimane sarebbe stato distrutto entro il giugno successivo.
 
 
 
===Fanteria di Marina, fino al 1991<ref>Fatutta, Francesco: ''Moskaia Pekhota'', RID nov 1991 p.20.31</ref>===