Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica: differenze tra le versioni
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====Ratel e Swift====
Un altro veicolo notevole è il pesante IFV Ratel, da 19 t, il primo IFV (decisamente antesignano in tal senso) ruotato, in servizio dal 1978. Questi mezzi si dimostrarono molto utili nelle operazioni contro la SWAPO e poi in Angola. Alcuni di questi, nell'operazione Askari (1983) percorsero in poche settimane oltre 5.000 km senza problemi seri. Anche se l'esercito voleva un nuovo IFV dopo il 2000, per far restare i Ratel all'altezza vennero studiati sistemi migliorati per la versione Mk III, per risolvere l'unico serio inconveniente del grosso mezzo sudafricano 6x6, quello del surriscaldamento del motore. I Ratel e le Rooikat sono indubbiamente una forza mobile e altamente temibile quando operano insieme, mentre gli Olifant sono troppo lenti per le operazioni più rapide. I Rooikat sono ideali per questo scopo, unendo potenza di fuoco a mobilità; ma mentre nel caso delle Centauro si è pensato a questi mezzi per operare in Europa, dove tali spazi non vi sono e dove in genere si pensa a carri armati pesanti piuttosto che a blindati ruotati (specie negli anni '80), i Rooikat sono esattamente quello che serve per le esigenze sudafricane, sebbene arrivati troppo tardi per combattere contro i nemici di confine. I Ratel sono armati con vari tipi di armi, tra cui la torretta da 12,7 mm per i mezzi comando, quella da 20 mm per i veicoli normali (che hanno anche protezione frontale compatibile con l'armamento), che consente di superare gli equivalenti blindati sovietici (del resto anfibi, cosa che in Africa non conta nulla, e ben più leggeri, pensati per compiti e scenari ben diversi); per il supporto di fuoco 'volante' i Ratel avevano ricevuto anche la torre dell'Eland da 90 mm, il che si dimostrò molto utile almeno a distanza ravvicinata (ma il cannone, a media velocità, non era così performante sulle distanze tipiche di ingaggio di un carro armato; se la piccola Eland poteva sperare di non essere vista, il grosso Ratel sarebbe stato in guai seri).▼
Per ottenere una maggiore potenza di fuoco, è stato adottato il Ratel con torretta a tre tubi di lancio del missile ZT-3 Swift. Questo sembra, e di fatto, è, un missile TOW, ma con un particolare tipo di guida: laser, ma non semiattiva o su fascio, ma per trasmettere i comandi al missile, al posto del sistema di filoguida. La portata è di 3 km e la capacità perforante di 650 mm. Il Ratel porta 12 missili, più i 3 pronti al lancio. E' lo stesso missile che equipaggia anche il Rooivalk, l'elicottero cannoniera, e può essere lanciato con affusti leggeri a tripode o da veicoli leggeri 4x2 Mamba (mezzi con capacità di resistere alle mine).
Quanto agli APC veri e propri, il '''Buffel''' sarebbe rimasto il mezzo standard per la fanteria; si tratta di un grosso mezzo 4x4 dalla sagoma molto alta e con lo scafo con fondo a V per deviare lo scoppio delle mine controcarro. E' funzionale, ma dalla sagoma molto alta per un efficace impiego tattico. Tuttavia, all'epoca non c'era di meglio per la protezione antimina, in cui i Sudafricani erano già specializzati.
▲Un altro veicolo notevole è il pesante IFV Ratel, da 19 t, il primo IFV (decisamente antesignano in tal senso) ruotato, in servizio dal 1978. Questi mezzi si dimostrarono molto utili nelle operazioni contro la SWAPO e poi in Angola. Alcuni di questi, nell'operazione Askari (1983) percorsero in poche settimane oltre 5.000 km senza problemi seri. Anche se l'esercito voleva un nuovo IFV dopo il 2000, per far restare i Ratel all'altezza vennero studiati sistemi migliorati per la versione Mk III, per risolvere l'unico serio inconveniente del grosso mezzo sudafricano 6x6, quello del surriscaldamento del motore. I Ratel e le Rooikat sono indubbiamente una forza mobile e altamente temibile quando operano insieme, mentre gli Olifant sono troppo lenti per le operazioni più rapide. I Rooikat sono ideali per questo scopo, unendo potenza di fuoco a mobilità; ma mentre nel caso delle Centauro si è pensato a questi mezzi per operare in Europa, dove tali spazi non vi sono e dove in genere si pensa a carri armati pesanti piuttosto che a blindati ruotati (specie negli anni '80), i Rooikat sono esattamente quello che serve per le esigenze sudafricane, sebbene arrivati troppo tardi per combattere contro i nemici di confine. I Ratel sono armati con vari tipi di armi, tra cui la torretta da 12,7 mm per i mezzi comando, quella da 20 mm per i veicoli normali (che hanno anche protezione frontale compatibile con l'armamento), che consente di superare gli equivalenti blindati sovietici (del resto anfibi, cosa che in Africa non conta nulla, e ben più leggeri, pensati per compiti e scenari ben diversi); per il supporto di fuoco 'volante' i Ratel avevano ricevuto anche la torre dell'Eland da 90 mm, il che si dimostrò molto utile almeno a distanza ravvicinata (ma il cannone, a media velocità, non era così performante sulle distanze tipiche di ingaggio di un carro armato; se la piccola Eland poteva sperare di non essere vista, il grosso Ratel sarebbe stato in guai seri).
====Fanteria====
Per le armi individuali, c'erano in arrivo due lanciarazzi portatili, uno come arma di plotone e uno per arma individuale; i cannoni SR da 106 mm sarebbero rimasti in servizio per la loro utilità come sistemi d'impiego generale, tanto da meritare l'aggiornamento con un TL e un sistema IL di visione notturna, magari in futuro anche un proiettile HEAT di nuovo tipo (in tandem?). Le armi leggere vedevano anche la nuova SS-77, una mitragliatrice leggera per sostituire la MAG-58, e un nuovo lanciagranate a sei colpi da 40 mm (a revolver) per sostituire quelli a canna singola ( altro campo in cui i Sudafricani erano già molto avanti). L'arma di squadra SS-77, il cui sviluppo iniziò nell'omonimo anno, è sempre da 7,62 perché questo calibro è considerato migliore alle lunghe distanze (in effetti, le mitragliatrici leggere da 5,56 non hanno convinto del tutto), specie se c'è da superare vegetazione fitta. La cadenza di tiro è di 650 c.min e la gittata di 1.200 m, alimentazione con nastri da 200 colpi in contenitori in plastica sigillata oppure con caricatori in PVC da 100 colpi, mentre i bossoli vengono espulsi verso il basso onde evitare bruciature all'operatore e vi sono altri accorgimenti per proteggere dalla polvere e verificare se l'arma è carica. Quanto al lanciagranate da 6 colpi, esso ha una gittata da 375 m utile, 150 contro obiettivi di piccole dimensioni, e spara 12 c.min, calcio pieghevole e mirino con apposito alzo da 25 metri, mentre il peso arriva è di 6,28 kg con i proiettili (anche di tipo fumogeno, lacrimogeno ecc.). Il fucile d'assalto era sempre l'ARMSCOR R-4 da 5,56 mm, arma robusta e convenzionale, simile a sistemi come l'AR-70.
====Artiglierie====
Armi ben più pesanti sono le artiglierie, in particolare la seconda generazione 'autarchica', che è il miglioramento della precedente. Si trattava del G-6 e del Bataleur. Il primo è la versione su veicolo del pezzo trainato G-5 a lunghissima gittata; esso è stato collaudato in Angola nel 1987, durante l'assedio a Cuito Cuanavale, la grande base aerea e terrestre del governo angolano. Quei pochi mezzi di preserie si diedero davvero molto da fare, sparando ciascuno 60 colpi al giorno per 19 giorni consecutivi e perorrendo circa 5.50 0 km di cui un terzo nella savana, spesso usati come apripista per i veicoli più leggeri. L'affidabilità fu notevole, e vi furono solo due forature (su strada). Questo possente veicolo è un 6x6 che è senz'altro anche il più pesante tra i mezzi ruotati e corazzati: ben 37 tonnellate, superato solo dal sistema progettato per gli Irakeni da 203 mm, ancora più grosso ma non entrato in servizio (l'Al- Fao). Il motore da 410 kW è quindi necessario per mobilitare questo pachiderma, la cui sola torre pesa 9 tonnellate. In tutto arriva a 90 kmh su strada, 30-40 fuoristrada e 600 km di autonomia. E' un mezzo che all'epoca era simile solo al DANA cecoslovacco, ma con il doppio di gittata. Di fatto era un altro mezzo che anticipava il tempo in cui i cingolati sarebbero stati soppiantati dai più leggeri sistemi ruotati. Da notare che la sagoma complessiva era bassa, che gli assali erano uno davanti sterzante e due posteriori, e che il pilota aveva un'ampia visuale, essendo al centro del muso, con tre blindovetri e altrettanti pannelli blindati sollevabili all'occorrenza. Il pilota era appena superiore in altezza alla ruota anteriore; il motore era dietro di lui, a destra.
Il cannone da 155/45 ha freno di bocca ed estrattore di fumi, l'alzo è di -5/+75°, ma notare bene, la torre non è brandeggiabile per 360° ma solo per 80. Questo non è poi un grande problema, data la mobilità del mezzo e sopratutto per la gittata: sparando nella condizione più sfavorevole, da livello del mare, si raggiungono i 30.000 m, ma con i proiettili 'base bleed' si raggiungono i 39 km , e a quote di sparo maggiori (meno densità dell'aria) anche i 43.000 metri. Per il resto il veicolo ha una portata minima per il tiro indiretto di 3 km, e spara 4 c.min, anche più se con caricamento automatizzato, disponibile per gli esemplari più recenti. A bordo vi sono poi un gran numero di proiettili, ben 47 più 50 cariche di lancio; dei colpi, tutti nello scafo,16 sono nella parte anteriore e gli altri in quella posteriore. Le granate possono essere HE, fumogene, illuminanti, HE-BB, al fosforo. La HE pesa 45,5 kg di cui ben 8,7 sono di RDX e TNT, con un involucro capace di produrre 3.032-4.756 schegge; il BB pesa 47 kg, il fumogeno 45,7 kg di cui 10,9 di carico (fumo bianco, rosso o blu), l'Il pesa 45,7 kg e illumina con 1,65 mln di candele per 90 secondi; il proiettile al fosforo pesa47,7 kg di cui 7,6 di carico.
In futuro erano previsti gli sviluppi di proiettili ICM (a submunizioni), mentre per i mortai da 120 si voleva un proiettile a guida laser. Da segnalare anche il mortaio da 81 mm della ARMSCOR.
Quanto al BATALEUR, questo è un possente lanciarazzi che rispetto al più piccolo Valkiri (su scafo UNIMOG, 24 tubi di lancio da 127 mm rapidamente copribili per non dare nell'occhio), che entrò in servizio nel 1981 come antidoto ai BM-21, superati di pochissimo in gittata (22 vs 20,5 km). In questo caso vi è uno chassis 6x6 del SAMIL-100 da 10 tonnellate (di carico). Esso è protetto contro le mine e porta non più 24 ma 40 razzi. Ha anche protezione contro le armi leggere e porta a bordo 5 uomini d'equipaggio, e nondimeno, pur se con un peso molto superiore, con maggiore mobilità rispetto al Valkiri. Il lanciatore può essere cambiato in 4 ore. Il mezzo arriva a 88 kmh, autonomia di 800 km; spara 40 razzi in altrettanti secondi, per un totale di 2.400 kg. Ogni razzo ha 8.500 sferette in acciaio, che saturano ben 1.500 metri quadri; la precisione è rimarchevole, per cui oltre ad avere un raggio utile di circa 70 metri, ogni razzo colpisce con una precisione di 290x200 m (direzionexdistanza) alla massima gittata, mentre la portata minima è di 7,5 km. Per ottenere effetti antipersonale ancora più micidiali, esiste la possibilità di mettere spolette di prossimità sui razzi per farli esplodere ad una certa distanza da terra.
▲Per ottenere una maggiore potenza di fuoco, è stato adottato il Ratel con torretta a tre tubi di lancio del missile ZT-3 Swift. Questo sembra, e di fatto, è, un missile TOW, ma con un particolare tipo di guida: laser, ma non semiattiva o su fascio, ma per trasmettere i comandi al missile, al posto del sistema di filoguida. La portata è di 3 km e la capacità perforante di 650 mm. Il Ratel porta 12 missili, più i 3 pronti al lancio. E' lo stesso missile che equipaggia anche il Rooivalk, l'elicottero cannoniera, e può essere lanciato con affusti leggeri a tripode o da veicoli leggeri 4x2 Mamba (mezzi con capacità di resistere alle mine). Quanto agli APC veri e propri, il Buffel sarebbe rimasto il mezzo standard per la fanteria; si tratta di un grosso mezzo 4x4 dalla sagoma molto alta e con lo scafo con fondo a V per deviare lo scoppio delle mine controcarro. E' funzionale, ma dalla sagoma molto alta per un efficace impiego tattico. Tuttavia, all'epoca non c'era di meglio per la protezione antimina, in cui i Sudafricani erano già specializzati.
== Note ==
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