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E' riportata la vendita, nel 2007, di 50 T-84 Yatagan al Bangladesh, o quanto meno la trattativa per la loro vendita all'Esercito.
Le versioni del T-84,
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Del resto, all'epoca era possibile vedere soluzioni non tanto dissimili applicate persino ai vecchi T-55. Ad Omsk, sempre nel 2001<ref>Bigatti, Claudi: ''Omsk 2001'', RID ott 2001</ref>, vennero presentati almeno due tipi di T-55, oltre ai T-90 e T-80UM-1. I T-55 sono interessanti: uno con la sostituzione del motore di vecchio tipo con il più moderno V-55 da 62'h p e nuovo FCS e comunicazione, più ERA e missili 9K116 Bastion (AT-10 per la Nato). L'altro tipo, sempre proposto dalla KTBM, è invece un super-T-55 in ogni senso. La torretta è rimpiazzata da una nuova, armata con il cannone da 125 mm; conseguentemente lo scafo è più pesante, ma sopratutto si trova a gestire un sistema ben più pesante e allora è stato allungato con sei ruote per lato anziché 5; per questo è stato installato un motore da 690 hp, per non ridurre troppo la mobilità. Infatti, con le modifiche a corazza e torretta, il nuovo mezzo arriva a 44 tonnellate, pur conservando una velocità di 50 kmh e un'autonomia di 500 km su strada. La torretta è particolarmente pesante, perché incorpora un sistema di caricamento automatico con le munizioni nella controcarena, proprio come nel KERN ucraino, ma in questo caso è ancora più difficile, perché si tratta di proiettili da 125 mm di calibro.
Che la mobilità sia molto migliorata nel caso dei mezzi russi, è del resto comprovato da quelle prestazioni da 'jet di terra' dei carri serie 80 e anche il pesante T-90. Quest'ultimo, nel tipo T-90S, pesa 46,5 t ma con il motore da 1.000 hp riesce a ben figurare nelle prove dinamiche, che sono abitualmente eseguite nei percorsi cross-country sia in Russia che in Medio Oriente, durante le manifestazioni. I migliori restano ovviamente i T-80, con il motore a turbina assetato ma spettacolare nelle accelerazioni. Sempre nel 2001 ad Omsk era stato presentato anche il TOS-1 Buratino, che è uno scafo di T-72 con un lanciarazzi a 30 colpi calibro 220 mm, che sono a corta gittata ed elevato calibro, come i tipi sovietici della II GM. Portano o testate incendiarie con portata di 3,5 km oppure FAE da 2,7 km. In entrambi i casi si tratta di armi micidiali. E' una specie di arma segreta, del resto però già in Afghanistan si erano sparse voci che i sovietici usassero armi FAE (nessuna meraviglia, visto che gli Americani le avevano ampiamente usate in Vietnam), ma l'adozione di questo sistema corazzato è avvenuta solo nel 1995, con produzione di serie partita ancora dopo, nel 1996; la sua esistenza è stata però svelata solo nel 2001, per ragioni di export.
Sempre ad Omsk venne presentato quell'anno il DPM su scafo T-55, con funzione di mezzo da esplorazione pesante. Privo di torretta, a parte la NVST da 12,7 mm comandabile da dentro il mezzo, ha peso di 3,79 t e 50 kmh di velocità; infatti è pesantemente corazzato con mattonelle ERA di seconda generazione e corazze passive varie. La KBTM ne ha presentato anche un altro tipo, armato con la torretta del BMP-2, almeno come armamento (ma necessiterebbe di protezione aggiuntiva), con arma da 30 mm e ATGM; questa è la BTR-T, una specie di APC pesante, anche se non molto comodo data la scarsa capacità di trasporto truppe e l'assenza di portelli inferiori di accesso. La Ural-vangonzadov ha presentato nell'occasione un mezzo analogo, ma su scafo T-72 e anche in questo caso vi sono 5 persone (4 nel DPM). Le armi sono costituite anche da due mtg da 7,62 e un lanciagranate da 30 mm. Essendo destinato a fornire protezione ravvicinata ai carri in ambiente urbano, è un mezzo molto particolare nella panoplia dei carri russi, e senz'altro figlio delle lezioni cecene. Infine c'era il carro BMR-3 su scafo T-90, usato per sminamento e sgombero ostacoli: ha un disturbatore elettronico per la detonazione delle mine radiocomandatee il sistema a rulli sminatori KMT-7. Anche questo è stato usato in Cecenia e senz'altro anticipatore di quanto sarà poi 'imparato' dagli americani in Irak.
Quanto ai 'pezzi forti', i carri T-80UM-1 Bars, con la loro arma da 125 mm potevano lanciare missili 9M119 da 5 km di gittata e mirare stabilmente con il veicolo in moto anche a 35 kmh su terreno vario, una differenza notevole rispetto ai vecchi carri sovietici. Erano presenti la turbina GTD-1250 e la APU ausiliaria, e il mezzo, con i suoi 1.250 hp (aumentabili, a rischio e pericolo dell'utente, a 1.400), di accelerare a 50 kmh in meno di 20 secondi, nonché di manovrare con una rapidità e potenza impressionanti, con i classici 'salti' nell'aria dai rialzi del terreno. Aveva anche miglioramenti nell'abitabilità, con un condizionatore d'aria che inviava un flusso raffreddato direttamente nelle postazioni degli occupanti anziché in maniera generica dentro il vano di combattimento (ma i primi T-72 avevano solo un ventilatore), e c'erano dei giubbotti raffreddati da speciali condizionatori di derivazione aeronautica. Forse la cosa più straordinaria era l'ARENA, il sistema antimissile costituito da un (grande) sensore a facce piane, su di una specie di torre, che comprendeva vari moduli. Una specie di CIWS capace di osservare tutto l'orizzonte e di continuo. Sebbene vulnerabile al tiro nemico, era cpace di offrire la localizzazione di razzi e missili tra i 70 e i 700 m.sec, e attivare munizioni a frammentazione dei moduli che coprivano il settore sotto attacco, distruggendole a circa 10 metri di distanza. Sebbene questo non consenta di fermare i proiettili dei cannoni, i missili controcarri con profilo d'attacco dall'alto e le munizioni SFW, è pur sempre un sistema che all'epoca non aveva paragoni. Inoltre era possibile usarlo manualmente come arma anti-personale. Il Drodz, simile ma più rozzo, ha 8 lanciatori di razzi con funzioni simili. Lo Shrota-1 è collegato a sistemi d'allarme laser e disturbare non solo il fascio di guida con una speciale cortina fumogena, ma anche di indicare la posizione della sorgente. Poi è in grado anche di fare disturbo attivo. Questo è possibile con l'uso di jammer IR, che sono efficaci contro i missili controcarri. Se i vecchi carri sovietici avevano un caratteristico proiettore alla destra del carro, qui ve ne sono due. Essi sono molto caratteristici, in quanto somigliano a una specie di occhi, posti simmetricamente ai lati del cannone. In realtà non servono per vedere (sono curiosamente simili ai sensori del robottino N.5, in 'Cortocircuito', un film che metteva in burla l'attualissima questione dei robot da combattimento, di cui un altro apparve nel film Cobra con Stallone, ma in maniera molto più drammatica: già negli anni '80 esistevano sistemi robotici in grado di combattere, e non solo come CIWS navali). Questi disturbatori IR consentono di rendere difficile la guida (non necessariamente impossibile) dei missili SACLOS di prima generazione. Ovviamente, vi sono limiti: uno è la direzione: essi non sono capaci se non di coprire la parte frontale e per fare diversamente, il carro deve ruotare la torre o muovere lo scafo (che è più rapido da farsi, specie se in movimento); un altro è che i missili SACLOS più recenti non hanno una fonte IR, ma UV, più difficile da disturbare. Infine, né i vecchi missili CLOS manuali né i tipi a guida IR o laser moderni ne sono afflitti. C'é anche da rilevare come, in battaglia, schegge e proiettili potrebbero facilmente distruggere questi 'occhi' elettronici: anche se la torretta ha resistenza balistica efficace, così non è per quello che ne sta al di fuori (vale anche per lo stesso cannone, ma è più difficile). In più esiste il problema del costo e della manutenzione, entrambi non trascurabili, e della riparazione dei danni in azione. Ma nonostante tutto, i russi sono dell'idea che valga la pena di provare: in effetti, con centinaia di migliaia di missili SACLOS come l'AT-3C, il TOW e il MILAN in giro, esistono concrete possibilità che possano salvare qualche vita e magari dissuadere qualche team controcarro dal lancio, temendo che possa essere deviato dall'obiettivo: una possibilità che causerebbe molti problemi ad un team di fanteria controcarri, visto che ricaricare richiede circa 30-40 secondi, mentre il carro armato ci metterebbe molto meno a disintegrare la postazione di lancio.
==Mezzi della fanteria==
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