Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-2: differenze tra le versioni

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L'Ucraina aveva quindi mezzi interessanti da offrire, e più evoluti di quelli russi, grazie anche ad un motore potente, ma dai consumi ridotti (500 km di autonomia su strada); gli Indiani all'epoca ebbero molto di che preoccuparsi, perché nel loro esercito i famosi Arjun non ne volevano sapere di diventare operativi, mentre i T-72 erano invecchiati rispetto ai nuovi carri pakistani; alla fine dovettero ordinare il prima possibile i carri T-90S, che vennero consegnati, sia pure con vari inconvenienti, diventando i principali corazzati indiani. I T-64 e T-80 dell'Esercito Ucraino all'epoca erano rispettivamente 3.200 (dei 13.500 prodotti) e 320, su di un totale di 4.063 mezzi disponibili, di cui appena 1.300 erano T-72. Questo dà l'idea della polarizzazione (si potrebbe dire 'pulizia etnica', se applicata alla popolazione umana) provocata dalla divisione dell'URSS; naturalmente, per la stessa ragione i russi avevano quasi esclusivamente T-72 e T-90.
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Tra i carri armati di maggiore interesse in Ucraina, venne presentato nel 2001 il KERN-1.120 è un altro prodotto del KP KhKBM<ref>RID ott 2001</ref>. Questo carro è stato presentato con anto di cannone da 120 mm di tipo NATO, ma pur sempre con caricamento automatico, oltre che ovviamente, con sistema di tipo avanzato di visione e stabilizzazione, altrimenti tale modifica non avrebbe avuto particolare pregio. Sebbene sia ancora un veicolo simile al T-84, con la sua bassa sagoma, esso ha un sistema di caricamento compatto nella torretta, cosa del resto indispensabile per non dover riprogettare le munizioni del pezzo da 120 NATO, che è a bossolo fisso assieme al proiettile e non un 'due pezzi' carica +proiettile. Per assicurare l'equipaggio da esplosioni, è anche presente una paratia anti-esplosione, un pò come nell'Abrams, assieme agli indispensabili (in quest'ottica di controllo dell'energia delle munizioni) due pannelli sul tetto, che aprendosi consentono ai gas di uscire dal mezzo con minimi danni. Vi è la solita corazzatura passiva stratificata più elementi ERA, parzialmente modulare, e un pannello di kevlar interno in funzione anti-schegge, oltre all'impianto NBC a sovrappressione più filtraggio aria. Completa la protezione il sistema antincendio automatico o manuale. Vi è un apparato di autoprotezione con allarme laser, granate fumogene speciali, e IR Jammer. Ma per essere ancora più sicuri, il veicolo, oltre che di per sè, al solito, di forma sfuggente e bassa, è anche stato progettato per ridurre la segnatura IR grazie al materiale isolante del comparto motore e alle skirts laterali, che di per sè, come sempre, occultano efficacemente il treno di rotolamento, che con i sistemi IR è facile da vedere, e riducono sensibilmente la polvere sollevata durante il movimento. Anche il cannone ha vantaggi rispetto ai tipi sovietici precedenti, in particolare è possibile smontarne la canna senza troppi problemi. L'arma è lunga 50 calibri circa, e consente di sparare fino a 5 km di distanza con proiettili di standard NATO. Di questi vi sono 40 esemplari disponibili, di cui una quantità pari a quella del vecchio caricatore a giostrina Kasetska, ovvero 22 colpi, sono pronti al tiro. Gli altri sono in un deposito separato dal vano equipaggio. Il tutto lascia parecchio spazio dentro il vano di combattimento, e consente all'equipaggio di evitare la spiacevole sensazione di sedere, letteralmente, sopra una tonnellata di proiettili pronti ad esplodere quando il veicolo è colpito e penetrato (che, come si è visto in Irak, con le armi moderne e letali della NATO succede spesso). Per il resto vi sono la solita 7,62 mm e la 12,7 sul tetto, impiegabile con comando da dentro la torretta oppure manualmente. I sistemi di puntamento sono il mirino panoramico diurno e notturno del capocarro, che ha incorporato il telemetro laser, cosa insolita visto che in genere questo è presente solo sul periscopio del cannoniere, che qui ha anche il sistema laser di guida dei missili controcarri (evidentemente tipo Svir o Bastion adattati al 120 mm), il mirino ad immagine termica del cannoniere (separato da quello diurno-IL), con monitor del capocarro, e il mirino per quest'ultimo dedicato alla 12,7 mm della cupola. Il tutto è facilitato da un sistema MRS sulla parte superiore del cannone, provvisto anche di manicotto termico. La navigazione comprende anche sistemi GLONAS e GPS, per una precisione di 10 metri durante la navigazione. Il sistema è in grado di memorizzare 50 punti fissi e 10 tracciati di percorrenza pre-programmati, ed è interfacciato anche con apparati di navigazione. Per il movimento vero e proprio, il KERN-2.120 è dotato del 6TD-2, con potenza di 1.200 hp e policarburante (gasolio, benzina, cherosene in ogni proporzione o miscela); vi è un sistema di raffreddamento per operare anche con 55° di temperatura e i filtri d'aria permettono di percorrere 1.000 km o di funzionare per 35 ore prima del ricambio. Il rapporto potenza-peso di 25 hp per tonnellata consente di viaggiare a 70 kmh su strada, 45 su terreno vario, in retromarcia 34 kmh (uno in più degli M1 Abrams, tanto per citare un dato), e FADEC di controllo. I cingoli hanno pattini di gomma sostituibili con quelli d'acciaio per impiego su ghiaccio, oppure sono di tipo interamente metallico, ottimali per il movimento su terreno roccioso. Non manca infine una APU, per generare potenza senza accendere il costoso motore principale, limitando oltretutto al minimo la visibilità IR e il rumore. Sempre in tema di mobilità, il mezzo è capace di superare trincee di 2,85 m, gradini di 1 metro, ma sopratutto di superare 1,8 m di guado oppure, con preparazione, ben 5 metri con lo snorkel. Questa è una tipica specialità sovietica, ma non manca, in tal senso, nemmeno la lama apripista sotto la parte anteriore del mezzo, ripiegata in condizioni normali, ma capace di trasformare ogni carro russo o ucraino in un bulldozer, tanto da poter interrarsi, senza faticare con i badili o chiamare il genio, in 15-40 minuti, a seconda del tipo di terreno. Non mancano poi i sistemi di bonifica mine KMT-6 e 7, altro sistema diffuso (quello di trasformare i carri normali in spazzamine) per i sovietici, sia con i vomeri (il primo) che con i rulli (il secondo sistema).
 
Per contenere i costi è possibile anche usare il sistema di simulazione computerizzato del vano di combattimento e del conduttore e altri ausili didattici per un rapido apprendimento delle capacità del mezzo, che indubbiamente sono notevoli. In sostanza, si tratta di una sorta di ibrido tra carri occidentali e russi, molto più compatto e leggero dei primi, e al contempo più sicuro in caso di danni e più capace operativamente dei secondi, con un costo intermedio tra i due. Il peso, con tanto di 1.250 colpi da 7,62 e 450 da 12,7 mm, e le 10 lanciagranate, è di 48 tonnellate.<ref> RID ottobre 2001 p.79-81</ref>.
 
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All'epoca moderna, c'è stata maggiore chiarezza delle sorti di questi mezzi:
 
E' riportata la vendita, nel 2007, di 50 T-84 Yatagan al Bangladesh, o quanto meno la trattativa per la loro vendita all'Esercito.
 
Le versioni del T-84 sono state il modello base (aggiornamento del T-80UD), la T-84U con aggiornamento del precedente tramite varie modifiche come l'ERA K-5 e una APU; il T-84 Oplot, che ha la torretta con caricatore di tipo occidentale, ma con il calibro originale di 125 mm, mentre il KERN 2.120 è stato battezzato Yatagan, ovvero l'Oplot con cannone da 120 e la versione speciale dell'AT-11. E' stato presentato all'Esercito turco. Infine c'é il BMPT-84, una specie di mezzo da combattimento della fanteria, che si differenzia dal carro solo perché ha uno scafo allungato e ospita 5 soldati di fanteria. Oltre a questo potente mezzo, una specie di fusione tra carri e mezzi per la fanteria, è presente anche il BMU-84 gettapone e il BREM-84 per il recupero corazzati. LE dimensioni del T-84 sono 7,08 x 3,77 x 2,2 m.
 
==Mezzi della fanteria==