Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-Caccia moderni: differenze tra le versioni

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L'Aircrew Synthetic Training Aids (ASTA) è un complesso progetto di simulazione relativo al nuovo programma EFA (Eurofighter Aircraft). Il sistema ASTA si compone di varie parti tra cui uno o più simulatori di volo linkabili tra loro, una complessa IS (Instructor Station) per la conduzione della missione, un complesso sistema di replay della missione per il debriefing della stessa, un sistema LPSG (Lesson Planner and Scenario Generator) con il compito della creazione delle missioni e dell'eventuale inserimento di "dottrine" e/o "regole" da assegnare alle varie entità da caricare nell'esercizio in modo da ottenere una Intelligenza artificiale nonché da altri sistemi di supporto alla simulazione. Caratteristica principale del complesso sistema ASTA è il fatto che la maggior parte della simulazione è una effettiva implementazione di vero hardware e vero software dell'aeroplano Eurofighter. Ciò rende la simulazione fedelissima alla realtà in confronto ad altri simulatori della stessa generazione i quali emulano il comportamento dell'aeroplano.
 
====La crescita dell'avionica<ref>Ferretti, Riccardo, PD mar 2009</ref>====
Progettato primariamente per il combattimento aereo a breve raggio, l'EF-2000 è anche un velivolo potente e sempre più complesso. La capacità di andare in 'supercruise', o la ridotta traccia radar (si parla di 0,5 m2 di RCS, ovvero un decimo rispetto ad un normale caccia), sono dei 'bonus' più che degli obiettivi. Anche se è difficile prendere per buone le affermazioni che vedrebbero la RCS dell'EF-2000 addirittura inferiore a quella del più piccolo, e decisamente meglio raccordato (si pensi solo alle prese d'aria, uno dei punti di maggiore riflettività radar) Rafaele. La crescita avionica è stata invero lenta e penosa, con continui ripensamenti. Gli aerei della Tranche 1 di fatto, per come sono stati impostati, sono privi di capacità operative vere e proprie: hanno solo il radar. Questo almeno per quello che riguarda la Tranche 1, i cui Block 1, 1B e 1C, leggermente modificati tra di loro, sono tutti biposto e tutti privi di DASS (Defensive Aids Sub-System) e con il radar ECR-90 Captor in versione iniziale. Tuttavia hanno modo di usare AIM-120, AMRAAM, AIM-9L e allora sono stati impiegati almeno come addestratori. In tutto questi Batch 1 sono stati consegnati in 31 esemplari: 6 per l'AM, 11 per la RAF, 8 per LW e 5 per l'E. de l'A. Il Batch 2 Block 2, 47 in consegna dal 2004, si è raggiunta la Full IOC, con il sistema missilistico Iris-T, e la 'fusion' tra radar, data-link MIDS e IFF, nonché la versione iniziale del DASS con tanto di dispenser di chaff e flare, l'MLS (Micro-wave Landing System), autopilota e, direttamente dal passato, il DVI a comando vocale. Con i Block 2 si è raggiunta la maturità per l'impiego in servizi d'allarme. Ma per ottenere la piena capacità è stato necessario attendere 38 aerei del Block 2B, consegnati dal 2005; poi è stata la volta del Block 5, con nuovo SW per farne, finalmente, un sistema totalmente efficiente, anche per l'attacco al suolo. Nel frattempo sono stati impiegati i nuovi computer Selex NESCAC, più veloci. Il Block 5 è stato consegnato nel 2007 e ha il DASS a piena potenza (chiamato Praetorian) con tanto di MAWS per l'allarme missili, ma solo gli aerei britannici hanno anche il LWR per detectare i laser. Infine il block 5 ha ricevuto l'IRST Pirate (Passive IR Airborne Track Equipment), che non è però presente sulle macchine della LW, già però equipaggiate con un modello iniziale di TRD (decoy trainato). E' possibile usare gli AIM-120C-5, bombe GBU-10 e 16, e pod Litening III (per la sola RAF).
 
Il Block 5, quindi ha una notevole crescita di prestazioni, ma ne sono stati costruiti solo 21: 7 per la RAF, 7 per LW, 5 per l'AM e 2 per l'E de l'A, oltre a 6 Block 5A per l'Austria. Molto importanti i computer di bordo, passati dall'originario SCAC e NSCAC, all'ESCAC+NSCAC, all'integrazione nel NESCAC, capace di gestire carichi e armi di vario genere. Il Block 8 e 10, della Tranche 2, hannola possibilità (appena approntato l'appostito SW) di usare lo Storm Shadow o il Taurus, o ancora il Brimstone e il Meteor. Non mancano ovviamente i retrofit per aggiornare gli aerei meno recenti, con programmi come il P1E, da concludersi come sviluppo entro il 2011 e da seguire dalla P2E. Tra i sistemi più avanzati vi è il DASS, concepito per dare all'aereo una situation awarness ben superiore rispetto ai vecchi caccia, e anche a quelli attuali. Tra i suoi sistemi vi è un RWR/ESM capace di localizzare emissioni ostili ad oltre 100 km, con antenne all'estremità dell'ala sinistra e nella fusoliera. Esso è attualmente guidato da Selex Galileo, Elettronica, Indra e Eads. Vi è la capacità ECM contro queste emittenti con frequenze tra 100 Mhz e 10 GHz, con il trasmettitore sul pod dell'ala sinistra; i caccia italiani hanno anche un sistema Crosseye dell'Elettronica, un ingannatore ECM sull'estremità alare destra; i britannici hanno 2 decoy trainati con collegamento in fibra ottica, e impiegabili anche in supersonico. I velivoli italiani non hanno i decoy, ma potrebbero averne se richiesto, solo che la soluzione non convince molto. Il MAWS ha un radar MMW della BAe Systems, in un apposito 'pungiglione', l'LWR della Selex è installato per gli aerei RAF con tre sensori sui lati della fusoliera e sul ventre.
 
Il radar è il CAPTOR, da 8-12 GHz, con IFF in banda S (il radar lavora in banda X), antenna cresciuta a 70 cm di diametro e potenza d'emissione doppia rispetto all'APG-65, con portata di oltre 150 km e angolo d'osservazione di 140° complessivi, capacità di seguire 20 bersagli e di attaccarne 6, modalità SAR con precisione di 0,3 m e mappatura con 1 m di precisione; vi sono 3 canali separati che garantiscono in contemporanea altrettanti 'mode', per esempio uno aria-aria e uno aria-terra, con il terzo canale in cerca di jamming o annullante le interferenze. Dal marzo 2007 si sta pensando ad un'antenna AESA, di cui un esemplare è in prova, con 1.400 moduli. Il sistema eliminerebbe i veloci attuatori meccanici attualmente esistenti (4 in tutto), e consentirebbe una maggiore flessibilità operativa. Il PIRATE è diventato una specie di IRST/FLIR combinato, con Selex, Thales UK e la Technobit spagnola coinvolte. Ha unacamera CCD che è riuscita, nuovamente (dopo aver cestinato l'idea nel 1993 circa) ad ottenere una doppia banda, 3-5 micron e 8-11, con processamento del segnale a 24 milioni di px al secondo e invio delle immagini al sistema di 'data fusion' dell'aereo. La distanza massima di scoperta, nonostante le piccole dimensioni, può arrivare a 150 km, con identificazione degli aerei a 40 km. Con nuovi algoritmi si potrebbe anche introdurre a tutti gli effetti una capacità aria-superficie, già presente come aiuto alla navigazione; le immagini sono sull'HUD e sull'HMS (altra 're-entry' dopo i tagli del '93). Esiste anche la capacità di gestire i dati scambiati tra formazioni fino a 8 aerei formando una specie di mini-AWACS virtuale, grazie al sistema MIDS con standard Link 16 NATO. Se si considera che per esempio, l'F-22 non ha mai avuto un IRST, questo dà l'idea. Del resto, se l'F-22 e il Gripen non hanno un sistema IRST, il Rafaele, EF-2000 e i caccia russi ne hanno, così come del resto il Super Tomcat americano aveva un potente sistema TV e IRST.
 
====Armi====