Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-1: differenze tra le versioni

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I primi Mk.1 avevano anche un'autonomia tutt'altro che soddisfacente. A causa della nebbia, su un aeroporto dell'Inghilterra meridionale dove era previsto l'atterraggio, 8 Hunter vennero deviati su di un secondo campo di volo, ma la digressione di 19 km causò la perdita per l'esaurimento di carburante di 6 apparecchi, che non erano stati in aria più di 40 minuti. Così l'Hunter Mk.1, con il suo Avon da 3.402 kg di spinta, e l'Mk.2, con il Sapphire da 3.600, vennero presto rimpiazzati sulle unità di prima linea dagli Mk.4-5, con serbatoi alari interni ed esterni, nonché con motori più efficienti. L'Mk.4, con l'Avon, venne dedicato all'attacco e schierato in Germania, mentre l'Mk.5, con il Sapphire, rimase in Gran Bretagna per la difesa aerea.
[[Immagine:Hawker Hunter F6 of No 229 OCU.jpg|350px380px|leftright|thumb|Un F.Mk 6 manovra disinvolto nell'alta atmosfera. L'Hunter andava bene in qualunque condizione di volo]]
Ma fu solo con l'Mk.6 del '54 (ma entrata in servizio solo nel '56), dotato di un Avon 200 da ben 4.500 kg di spinta, che si raggiunse la piena maturità, costituendo rapidamente 19 squadron. A causa di un'ennesima lunga messa a punto, si dovette attendere il 1957 per il T Mk.7 biposto, seguito dall'FGA Mk.9 da attacco al suolo con razzi e 4 serbatoi ausiliari (due da 1.065 litri e due da 4.551 litri) che ne incrementarono l'autonomia di trasferimento a valori inimmaginabili solo qualche anno prima.
 
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La causa più verosimile della vulnerabilità dimostrata dai robusti Hunter è quella della presenza del serbatoio sistemato attorno al motore. In effetti, nessuno si aspettava che gli Hunter si dimostrassero inferiori agli F-86. Un totale di 19 Hunter abbattuti venne reclamato dai piloti pakistani su F-86, poi ridotto a 12. Ancora nel 1971 i pakistani si attribuirono la distruzione (con tutte le armi, e forse anche con attacchi sugli aeroporti) di ben 32 Hunter, ma le loro affermazioni si sono dimostrate, come anche quelle indiane, assai sovrastimate. Gli Hunter sono noti anche per aver partecipato al golpe di Pinochet dell'ottobre 1973. La loro bella sagoma compare sinistramente nelle immagini del bombardamento del palazzo presidenziale.
 
[[Immagine:Gloster.javelin.xh903.arpJavelin_64Sqn_NAN3_60.jpg|350px|left|thumb|]]
Il '''Gloster Javelin''' è stato per certi versi il ‘super-Meteor’.
Dopo la guerra questo aereo venne sviluppato anche come caccia notturno dotato di radar e due uomini d'equipaggio. Da qui si partì per il progetto del Javelin, che tuttavia crebbe molto in termini di pesi e costi rispetto al predecessore/progenitore. La macchina andò in volo per la prima volta nel 1951 e si dimostrò subito un velivolo molto complesso e da sviluppare con molto impegno. Nondimeno, per sostituire i Meteor e i de Havilland DH.112 Venom da caccia notturna venne scelto rispetto al Havilland DH.110 Sea Vixen, relegato all'impiego navale.
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Il Javelin era pesante ai comandi e difficile da mantenere. Il suo ingresso in servizio era di alcuni anni successivo a quello del Northrop F-89 Scorpion o del'Avro Canada CF-100, ma esso non aggiungeva quasi nulla di nuovo, a parte la rinuncia preventiva ai razzi aria-aria. Somigliava per certi aspetti al Saab 32 Lansen ma non aveva la stessa versatilità, mentre rispetto ai cugini americani non disponeva di armamento nucleare né era dotato di prestazioni del tutto accettabili rapportato al tempo in cui apparve.
 
Impiegato nella guerra in Malesia, tra Indonesia e Regno Unito, riuscì ad abbattere uno dei primi Lockheed C-130 Hercules, che operava con i colori indonesiani, mentre non ebbe successo nel contrastare i Mustang dell'aviazione da caccia nemica. Così terminò in maniera piuttosto grigia l'epopea della Gloster nel campo dei caccia ad alte prestazioni.
 
[[Immagine:Swift2.jpg|350px|left|]]
Il '''Supermarine Swift''' venne costruito dalla Supermarine, industria aeronautica famosa per il celebre Spitfire. Anche questo velivolo, in ogni caso, non sfuggì alla regola che i costruttori britannici dell'epoca seguivano, per una ragione o per l'altra. La Gloster pensò al suo Javelin come un'estrema evoluzione del concetto intrapreso con i Meteor da caccia notturna (anche se, onestamente, erano apparecchi molto diversi), la D.H. fabbricò prodotti evolutivi del Vampire fino ad arrivare al Sea Vixen, la Supermarine trasse lo Swift dall'evoluzione del molto più semplice Attacker, di cui conservava l'impostazione con fusoliera 'a sigaro' e ala sottile, sebbene a freccia. Del resto anche la Hawker trasse l'Hunter dall'evoluzione del concetto propriamente sviluppato con il Sea Hawk, anche qui con motore potenziato e ala a freccia, ma in questo caso il successo fu pieno. Questo differentemente da quanto accadde allo Swift, erede della gloriosa dinastia degli Spitfire, e antenato dell'ancora più grande Scimitar. Aereo ad alte prestazioni, lo Swift rivelò numerosissimi difetti e quando questi vennero corretti non era più in grado di competere con l'Hawker Hunter, cosa che sancì la sorprendente e definitiva vittoria della Hawker sulla Supermarine. Lo sviluppo non ebbe particolari problemi, differentemente dall'Hunter e addirittura il 24 settembre 1953 Mike Lithgow pilotò lo Swift Mk.4 a 1183.5 kmh, ottenendo un nuovo primato di velocità mondiale, volando per la cronaca su di un circuito chiuso a Idris, Libia (altri tempi..). Ma durò poco: qualche giorno più tardi lo batté l'F4D-1 Skyray americano. Le consegne iniziarono nel '54, in febbraio. Venne acquisito l'F.Mk 1 e 2, nel 56imo Squadron. In seguito ad esperienze tutt'altro che positive, gli aerei vennero tosto rimpiazzati, la maggior parte andò direttamente alle scuole o nei depositi di riserva. Erano poco versatili, e poco controllabili. Di punto in bianco la speranza posta dalla Supermarine in questo aereo da caccia come degno emulo dello Spitifire svanì e l'Hunter dilagò letteralmente nei reparti della RAF. La Supermarine ebbe però ancora un asso nella manica: dopo le versioni Mk 1 , 2 e 3 da caccia e poi il prototipo velocistico Mk.4, arrivò l'FR.Mk 5, un caccia ricognitore che vinse anche i concorsi NATO del '57 e '58 per un apparecchio da ricognizione tattica. Aveva un potente motore, un buon raggio d'azione ed era scevro di difetti rispetto ai primi tipi. Nondimeno, ebbe servizio solo con il 2 e il 79 sqn. basati in Germania, iniziando con il 2° nel '56 e restando in servizio fino al '61, quando venne rimpiazzato proprio dal rivale Hunter FR.Mk 10. Infine vennero prodotti 1 prototipo e 12 esemplari di serie dell'F.Mk 7, che vennero di fatto utilizzati solo per esperimenti, come quelli vertenti sul complicato missile AAM Fairey Fireflash, e poi, negli anni '60, in test sulle frenate con piste bagnate. Un pò misera come fine per il caccia transonico della Supermarine.
 
Lo Swift aveva un motore potente grazie al postbruciatore, che al prezzo di un elevato consumo dava alla macchina un'elevatissima accelerazione e velocità di salita. Il suo nome ("Rondone") era giustificato non solo dalla velocità ma anche dalla sagoma, con ali a freccia a larga corda. Ma il suo insuccesso fu clamoroso, e solo 175 esemplari (meno di un decimo degli Hunter) vennero completati, volando solo per un breve periodo alla metà degli anni '50; la maggior parte venne passata direttamente ai depositi e alle scuole.
 
L'unico tipo di Swift che ebbe modo di funzionare era la versione caccia-ricognitore, che usava la sua utile velocità a bassa quota per sfuggire alla contraerea nemica. Non ebbe modo, però, di contrastare il successo dell'Hunter e di evitare la caduta in disgrazia della Supermarine, forse rimasta troppo legata allo Spitfire per stare al passo dei tempi. In effetti lo Swift, con la sua forma massiccia e tozza ricordava un poco il Supermarine Attacker, un jet con l'ala dello Spiteful, di poco successo anche se sulla carta capace di competere con il Sea Hawk. La filosofia verrà importata anche con il successivo e grosso Supermarine Scimitar, un caccia della Fleet Air Arm, potente ma privo di un sistema d'arma moderno e ben presto dimenticato.
 
'''Supermarine Swift FR.5'''
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*Velocità massima: 1102 km/h, autonomia 1.014 km
*Tangenza: 13.960 m
*Armamento: 2 Aden da 30 mm
 
===La seconda generazione: supersonici e VSTOL===