Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq: differenze tra le versioni

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Già terra di civiltà da oltre 5.000 anni a questa parte, l'odierno Irak è l'erede diretto di una lunghissima tradizione culturale, ma purtroppo, anche della difficoltà che da tempo immemorabile questa terra pone in termini di governabilità. Nell'ultimo secolo ha visto innumerevoli, usualmente violenti, colpi di stato e rivoluzioni, mentre la sua ricchezza di materie prime e di acqua non ha impedito di precipitare negli ultimi decenni in una gravissima crisi politica, con guerre disastrose. Il territorio irakeno non è praticamente difendibile da un invasore, non più che ai tempi dell'arrivo dei Mongoli nel XIII secolo. Vaste pianure senza praticamente passi o gole obbligate impediscono una efficace difesa dei lunghi confini, mentre le conseguenze della suddivisione post-coloniale non hanno fatto altro che aggravare le tensioni con i vicini, per non parlare della questione kurda, mai risolta nemmeno con la forza. Come se non bastasse, la gente di queste terre ''ha fama di ingovernabilitità'' da tempi immemorabili, e questo non ha agevolato la nascita di un governo democratico, ma piuttosto di autocrazie di tipo militare e rigidamente attaccate al proprio potere. L'ultimo Rais è, come noto, Saddam Hussein. Anche con lui la storia si è ripetuta: la politica aggressiva verso l'esterno, che ha portato vittorie con occupazioni di altri territori, sconfitte che hanno portato ad occupazioni straniere.
 
===Gli inizi<ref>Bignozzi, Giorgio: ''Crisi del Golfo, 50 anni fa'', JP-4, feb 1991 p.86-92</ref>===
===Gli inizi===
La terra dei Due fiumi è assurta a stato indipendente prima della Seconda guerra mondiale, all'epoca della quale aveva già proprie forze armate, e in particolare era nota l'aviazione irakena. Infatti, il potenziamento aveva interessato l'acquisto di diverse macchine italiane, americane e inglesi.
 
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Nel dopoguerra le forze terrestri irakene vennero potenziate notevolmente, e presto vennero equipaggiate con materiale sovietico.
 
==1948<ref>Aerei</ref>==
RIAF (Royal Iraqui Air Force)
* 6 Hawker Bhagdad Fury (3 girati all'Egitto)
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* Alcuni Auster AOP
 
==1961: crisi con il Kuwait<ref>ACIG Journal</ref>==
Sotto controllo britannico dal 1899, il Kuwait rimase formalmente nell'Impero ottomano fino al 1918, e infine nel 1961 divenne indipendente con l'Emiro al-Sabah, ma il 25 giugno il dittatore irakeno dell'epoca Ad al-Quarim Quassem dichiarò che il Kuwait era territorio irakeno. Ma all'epoca non c'erano molte forze disponibili per rinforzare tale volontà di 'liberare gli abitanti del Kuwait'. L'Aviazione irakena nel '61 era reduce dal colpo di stato del 14 luglio 1958, in cui il re Feisal III e altri personaggi, tra cui il Primo ministro della Giordania, vennero uccisi dal colpo di stato ordito di al-Rashid e molti alti ufficiali, com il comandante Razzak dell'aviazione irakena, vennero imprigionati per anni. L'Aviazione era stata rinforzata durante gli anni '50 con mezzi quali 12 Vampire FB.Mk 52 e 6 T.Mk 55 e 19 Venom FB.Mk.1 e 50, e infine 15 Hunter F.Mk.6, questi ultimi forniti grazie all'aiuto finanziario britannico, e persino 5 F-86 appena prima del colpo di stato, per il quale questi -i primi e unici caccia americani per gli Irakeni- finirono per non entrare mai in servizio. In seguito questi caccia vennero rimandati negli USA. Così i caccia inglesi erano gli unici disponibili, in particolare i Venom FB.52 entrati in servizio dal '53 con il No.5 Sqn di al-Rashid AB, vicino a Baghdad. I Venom FB.1 e 5 vennero forniti nel '54 e nel '56 con il No.6 di Habbaniyah (poi Talmuz), dove erano presenti anche i reparti inglesi fino al '58. Quassem era vicino alla politica sovietica, all'epoca vista largamente come alternativa al colonialismo occidentale, tanto che nel '58 giunsero i primi 14 MiG-17F che giunsero per il No.5 Sqn allorché il No.1 volava ancora con i vecchi caccia Fury FB.11. Nel contempo il No.3 era dotato di aerei Il-14, Mi-1 e 4, e Dragonfly, il tutto per compiti di trasporto. Il No.5 ebbe i MiG e i suoi Venom al No.6. A quel punto gli squadroni erano armati con Venom (No.5), Hunter (No.4), MiG-17(No.6), No.7 (Fury). Gli Hunter F.Mk.6 erano ex-RAF, mentre il MiG-17F
 
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==1967<ref>Aerei giu 1991</ref>==
 
IrAF:
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* 12 Tupolev Tu-16 'Badger'
 
===1984 circa<ref>Armi da guerra n.71</ref>===
Dopo circa 4 anni di guerra, l'Irak e l'Iran erano agli angoli di un ring insanguinato, stanche e indebolite da una guerra ferocissima, che esattamente come la Prima guerra mondiale iniziò con avanzate rapide ed effimeri successi, solo per terminare in una guerra di logoramento inefficiente ed inutile, nonostante, si badi bene, che l'arma che avrebbe dovuto superare l'impasse, ovverosia il carro armato, era stata nel frattempo inventata. Eppure, sul territorio senza copertura, un nuovo nemico era in grado anche di neutralizzare il carro, ovvero il cacciabombardiere tattico, o più semplicemente, i campi minati.
 
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===La crisi con il Kuwait atto secondo: l'invasione del 1990<ref>Acig Journal</ref>===
Ma la crisi successiva, nel 1990, gli Irakeni avevano ben altre intenzioni. Il Kuwait, circa 1,6 milioni di abitanti e 14.000 km2, era diventato uno sceiccato indipendente della famiglia Al-Sabbath, ma la sua gestione politica era britannica fin dal tardo '800 e nel '61 il Kuwait divenne indipendente a tutti gli effetti, ma appena una settimana dopo l'Irak era già a dichiarare il Kuwait come sua 25ima provincia. D'altro canto il Kuwait era proprio messo apposta lì, per ridurre quasi a niente l'accesso al mare di Baghdad. Nel frattempo la scoperta di abbondante petrolio lo aveva reso ricco e questo sollecitò l'intervento britannico quando gli irakeni lo minacciarono di annessione.
 
Dopo la crisi i britannici cominciarono a fornire armi ai Kuwaitiani, non molto, ma pur sempre 4 elicotteri Whirlwind e 6 Jet Provost T.51 e poi, nel '69, 11 Hunter F.57 e poi i possenti Lighting F.53 multiruolo, che però erano inefficaci se usati da una forza aerea del genere, così poco organizzata ed efficiente. Così l'assistenza britannica fu sempre utile per mantenerli in efficienza. In tutto 12 .Mk.53 e due T.55, ma nel '68 i ben più ragionevoli Strikemaster Mk.83 aiutarono finalmente i Kuwaitiani ad avere una maggiore preparazione aerea per la loro aviazione. Di fatto, l'affare Lighting fu un fallimento per i britannici. Dopo che questi quasi obbligarono Sauditi e Kuwaitiani a comprare i loro aerei bisonici, con l'obiettivo di ottenere i soldi per finanziare i 50 F-111K, di fatto successe che poi, per mantenere efficienti gli aerei i britannici si dovettero impegnare spendendo soldi e così assistendo gli arabi del Golfo finirono per annullare i guadagni ottenuti. Quanto ai rapporti con gli Irakeni, questi furono molto difficili anche negli anni successivi, tanto che nel marzo del '73 vi furono dei conflitti di frontiera perché gli Irakeni volevano maggiore spazio per la loro base navale di Omm ol-Qasr, cogestita coi sovietici. Anche per questo i Kuwaitiani ordinarono nel '74 18 Mirage F.1CK e due BK, più 24 SA.342K Gazelle e 30 A-4KU (più 6 TA-4KU) e missili HAWK. I primi A-4 Kuwaitiani , autorizzati il 20 gennaio 1975 dal governo americano, con motori potenziati ma senza sistemi eletrronici avanzati come quelli per armi nucleari, missili Walleye e Shrike. Essi volarono il 14 dicembre 1976 e poi consegnati tramite la Gran Bretagna e poi con due squadroni servirono nella KAF, ma nel 1984 erano talmente poco usati che si voleva anche venderli. I 'serial' erano 500-530.
 
I primi Mirage F.1 ebbero i primi serials 701-718 consegnati nel 1977-79 e poi i BK erano i 771-772; assieme vennero consegnati i missili R.530 e R.550, poi aggiornati negli anni '80 allo standard F.1CK-2 con i missili Super R.530F e infine attorno al 1980 erano stati persino aggiornati con i Super R.530D come l'ultimo lotto di Mirage F.1 irakeni. Altri aerei vennero consegnati nel 1983, 13 più 4 BK e 6 AS.332F Puma con i missili Exocet. Scartati degli Alpha Jet costruiti in Egitto, chiesero 12 Hawk T.Mk 64 e poi aumentarono i rapporti di cooperazione con gli USA, tanto da ordinare nel 1989 32 F-18C e 8 D. I Mirage F.1CK-2 vennero anche muniti di missili Magic Mk.2 nei tardi anni '80, di cui pare che gli Irakeni avrebbero catturato 50 esemplari, cosa che causò qualche preoccupazione per gli americani, visto che i Mirage Irakeni avevano a loro volta tale armi ma nella versione Mk.1, e che gli Irakeni ebbero cura di catturare i Mirage F.1 Kuwaitiani e metterli poi in servizio per la propria aviazione. Nonostante tutti gli aggiornamenti, il sistema militare del Kuwait era inteso più che altro per la difesa della famiglia reale.
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===La storia della IrAF<ref>Acig Journal</ref>===
Ecco la tribolata storia della IrAF, nome internazionale dell'Aviazione irakena. Veterana di molte guerre e soggetta a purghe e danni causati dal regime politico nei vari anni dominanti, fino a dover affrontare la più grande coalizione di Stati del dopoguerra, contro i quali non ha avuto praticamente possibilità di successo.
 
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===La rinascita dell'Aviazione<ref>A&D giu 2006</ref>===
Anche se l'esercito rappresenta grossomodo il 95% dello sforzo totale, non va dimenticato il ruolo degli altri servizi. Il 17 aprile 2004 l'autorità provvisoria della Coalizione autorizzò la formazione della nuova aviazione irakena, anche se non erano previsti aerei da combattimento, inclusi i tanti lasciati dalla vecchia Al Selah Al Giaiu Al Iraqy. Di fatto era al solito prevista, come per l'Esercito, solo una funzione di polizia aerea. In ogni caso, era prevista la consegna di 6 C-130, sia pure della vecchia versione B ex-aviazione giordana e modello E ex-USAF; in aggiunta vennero previsti 16 UH-1H ex-giordani e 18 aerei di sorveglianza dei confini; sono poi seguiti 4 aerei Comp Air 7SL dal governo degli Emirati, che poi avrebbe aumentato di altri 4, più 4 AB-206B. I velivoli leggeri sono diventati poi due SB7L-360 australiani, sempre di provenienza giordana, dove erano stati costruiti su licenza, 2 SAMA CH-2000 presi in carico nel 2005 dal No.70 Sqn. Altri sono stati consegnati al ritmo di 2 al mese per un totale di 8. In seguito arrivarono altri 8 aerei analoghi per il No.2 Sqn. In seguito sarebbero stati questi aerei ultraleggeri con cabina chiusa ad equipaggiare la nuova aviazione nei compiti di ricognizione leggera; il primo è stato immatricolato YI-101. La Giordania nel frattempo si è incaricata di formare i primi 100 allievi nella sua accademia aerea. Nel novembre del 2004 sono arriati 4 Comp Air 7SL a turboelica, dono degli Emirati, più altri tre arrivati dopo, il tutto per il No.3 sqn che divenne operativo il 10 aprile 2005. Uno andò presto distrutto uccidendo un militare amricano e 4 americani. Quanto agli Hercules, due C-130B matricola 340 e 341 ex-Giordani erano talmente derelitti che di fatto non hanno avuto impiego, almeno non subito, tanto che non sono stati nemmeno consegnati almeno fino al 2006. Così sono arrivati 3 C-130E ricondizionati, codici YI-301, 302 e 303. I Giordani avrebbero ricevuto gli Huey di rimpiazzo ai 18 forniti all'Irak, con consegne dal 1 febbraio 2005, per i No.2 e 4 Sqn della Taji AB, anche se non era ancora confermato al 2006 questa destinazione finale. Nella primavera del 2005 sono arrivati i 4 AB.206 per il No.3; ben più potenti i 5 Mi-171 ex-polacchi; sono Mi-8MT armati, ricostruiti; le richieste originarie erano per 24 Mi-17 e 20 PZL Swindnik W-3, anche se nel 2006 non era chiaro se fossero stati consegnati, anche se i Polacchi erano intenzionati a lasciare in Irak i loro W-3<ref>A&D giu 2006</ref>.