Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Etiopia: differenze tra le versioni

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===La seconda guerra tra Etiopia ed Eritrea<ref>Tom Cooper & Jonathan Kyz, ''II Ethiopian Eritrean War, 1998 - 2000'', Acig Journal</ref>===
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Per riprendere la situazione in maniera pacifica, l'ONU indisse un referendum nel 1991 e l'Etiopia dovette ritirarsi dall'Eritrea, che dichiarò l'indipendenza ufficialmente il 24 maggio del 1993. La capitale era Asmara, prima un'importante base aerea etiope. Ma la politica non risolse tutti i problemi lasciati da venti anni di guerra; quel che è peggio, oltre ai profughi, c'era anche la carestia e la fame da combattere, il tutto assai trascurato dalla comunità internazionale, piuttosto preoccupata, invece, della Somalia. Il fatto che in mano eritrea restavano i porti del Mar Rosso aiutò a riprendersi un pò, ma l'ostilità con gli Etiopi restava. Ora i due movimenti di resistenza anti-Mengistu erano al governo e non si accordarono sulla questione dei confini. Anche qui c'era di mezzo l'eredità colonialista europea: l'accordo del 1903 tra Italia e Menelik II non venne riconosciuto dagli Etiopi, che avevano il grande problema di dover pagare dazio agli Eritrei per far transitare le loro povere esportazioni e importazioni verso il Mar Rosso. Questo comportava un rischio altissimo di strangolamento per Addis Abeba, che al contempo era, come risorse umane, più forte. Ricominciare a ricostruire le proprie F.A. divenne quasi naturale, nonostante la povertà di entrambi i contendenti. L'Eritrea formò anche la sua ERAF con piloti addestrati sui vecchi aerei etiopici di Debre Zeit, ovvero SF-260TP e L-39ZO, già pronti nel 1993. Per i nuovi aerei vennero comprati i finlandesi Redigo, poi trasporti leggeri Y-12, sempre 4 come gli addestratori; vennero anche recuperati in buone condizionini 8 MiG-21, 9 T-33, 2 Mi-8 ma tutti, eccetto questi ultimi vennero a quanto pare ridati indietro all'Etiopia. Come caccia, vennero comprati nel 1996 6 MB.339FD armati, simili al modello C. Con questi venne formata la prima unità da combattimento dell'ERAF l'anno successivo. Diversi piloti ex-Etiopi presero parte alla nuova aviazione.