Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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Dato che la protezione del mezzo è stata accordata alle necessità del dopo-Guerra fredda, quindi cercando di ridurre le perdite umane anche se questo significa mezzi più pesanti e costosi, quindi meno numerosi (ma per gli eserciti moderni vanno bene), il PUMA ha avuto una forte protezione, con la resistenza al 14,5 mm sui 360° e al 30 frontalmente, ma con la possibilità di aumentare la protezione fino a proteggere il mezzo con 8 t di corazze laterali e un tetto resistente alle submunizioni. Inoltre, cosa che ben difficilmente può essere fatta persino sui carri armati modificati appositamente come IFV, fin da subito è stato possibile pensare alla protezione anti-mine, anche da 10 kg sotto lo scafo e di tipo autoforgiante. I sistemi elettronici sono l'EADS-KM MUSS, con un sistema allarme laser MILTAS (con sensibilità fino a 1,65 micron di lunghezza d'onda) e un sistema AN-AAR-60 nel campo UV. La copertura dei 4 sensori è di 95° in direzione e 70° in alzo, il tutto controllato da un computer con processore AMD da 266 MhZ e 64 MB di RAM. Adesso può far sorridere, ma fino a qualche anno fa queste erano prestazioni tipiche di un PC, e poi non è facile militarizzare un processore. In ogni caso è facile che poi il sistema venga aggiornato ulteriormente. Esso controlla anche un sistema di disturbo IR con capacità di ruoare su 360° e 8 lanciagranate fumogeni, anche questi rotanti, capaci di fornire una barriera nel settore laser-IR-visibile.
 
L'armamento comprende l'MK-30-2 con munizioni 30x173 mm come quelle del GAU-8 dell'A-10 e del Goalkeeper. Essa sostituisce l'arma bicalibro da 35x288 e 50x330 mm, per ottenere un migliore bilanciamento tra prestazioni e costi nonostante che Giappone e Olanda abbiano scelto il 35 mm e Svezia e Cora il 40x365R. La Mauser MK 30 Mode F (il più recente) ha doppia alimentazione (APDS e HE-Frag), con un sistema a sottrazione di gas che è indipendente dal movimento dell'otturatore; pesa 173,2 kg anziché 161 dei tipi precedenti ed è lunga 3,307 m di cui 2,522 m della canna. La cadenza max è 800 c.min, ma per l'applicazione sul PUMA si sono scelti appena 200 c.min, a beneficio della scorta di proiettili e della vita utile della canna. L'alzo è limitato a 45° per cui non è una torretta particolarmente pensata per il tiro a.a., al limite anti-elicottero. La munizione ABM esplode in aria secondo quanto programmato con l'uso di tre solenoidi all'uscita della b.d.f., si attiva a 60 m e si autodistrugge a 4.000, 8,19 sec dopo.La differenza tra le munizioni normali HE-FRAG e queste è che dagli anni '90 hanno cominciato ad apparire proiettili che esplodono non per spoletta a contatto o di prossimità, ma per programmazione al millisecondo. Questo significa, per esempio, che è possibile ingaggiare un avversario (fanteria) nascosto da un muro senza usare le APDS, ma facendogli esplodere sopra i proiettili di questo tipo, nati dal concetto svizzero HAEAD (in origine per armi da 35 mm). Dentro questo proiettile vi sono 135 cilindretti da 1,5 gr in tungsteno. Il proiettile, da 1.080 m.sec, raggiunge 2 km in appena 2,71 secondi (per poi decadere rapidamente, visto che gli occorrono ben 5,5 sec per farne altri 2). E' utile anche contro gli elicotteri. Accanto al proiettile di questo tipo, il PCM 308, esiste anche l'APFSDS-T del tipo PMC 287, sempre di produzione svizzera, capace di ben 1.385 m.sec, una velocità molto superiore a quella dei normali colpi di cannone leggero, essendo questo un proiettile molto sofisticato con rapporto diametro-spessore di 13,5: 1. Questo valore è almeno il doppio dei tipi precedenti e compete con quanto era possibile fare con i cannoni da 105 mm fino ad una ventina d'anni fa. Il risultato è la perforazione del bersaglio standard NATO costituito da una piastra da 55 mm a 60° a 1 km. Non è chiaro se l'inclinazione è misurata sull'orizzontale (con un aumento di spessore virtuale del 15%) oppure dall'asse verticale (in tal caso sarebbe il 100%): in tal caso, con 110 mm perforati a tale distanza senza proiettili all'uranio ma solo al tungsteno, sarebbe sufficiente per perforare i fianchi di un carro armato, anche di tipo moderno, come di perforare il frontale di un vecchio T-34/85. In tutto vi sono 120 ABM e 80 APFSDS-T pronti al tiro più altri 200 di riserva. La mtg coassiale non è più l'arma da 7,62 mm standard, ma la meno potente mitragliatrice da 5,56 mm, la MG-4, 750 c.min e 1.000 cp. di pronto impiego+ altrettanti di riserva. Non è un'arma molto potente, ma ha lo stesso tipo di munizioni della squadra di fanteria e forse per questo è stata preferita alla MG-3 precedente. Sulla parte destra della torretta sarà possibile anche installare, se fosse necessario, anche un lanciamissili binato SPIKE LR. 8 lanciagranate sono sistemati nella parte posteriore della torretta, nel posto meno esposto a danneggiamenti dal fuoco nemico. Per tiro ravvicinato, vi sono anche un lanciagranate da 76 mm SKWA a 6 colpi, gittata 25-75 m con munizioni HE-FRAG per evitare assalti ravvicinati: anche perché il nuovo mezzo non consente ai fanti di sparare da dentro il veicolo né di vedere agevolmente tutt'attorno. Da questo punto di vista il vecchio Marder era meglio, ma l'esigenza di protezione ha annullato gli 'slot' per vedere e sparare. Solo il portellone posteriore, parzialmente aperto, consente di tenere sotto controllo la situazione ed eventualmente di combattere, ma si tratta di un ripiego e anche piuttosto pericoloso.
L'armamento comprende l'MK-30-2 con munizioni 30x173 mm come quelle del GAU-8 dell'A-10 e del Goalkeeper. Essa sostituisce l'arma bicalibro da 35x288 e 50x330 mm, per ottenere un migliore bilanciamento tra prestazioni e costi nonostante che Giappone e Olanda abbiano scelto il 35 mm e Svezia e Cora il 40x365R.
 
 
I sistemi di controllo del tiro sono modernissimi e tali da mettere il PUMA in una categoria a sé, almeno per il momento. Al suo interno vi è persino un sistema a fibra ottica che consente di vedere in vari schermi quello che riportano i sensori (è il Video Matrix), più il Can Bus per il dialogo tra i sottosistemi e anche l'implementazione di nuovi apparati senza praticamente modifiche. IL capocarro ha 5 iposcopi e schermi touch-screen per riportare le immagini del periscopio panoramico, che ruota indipendentemente osservando i 360° con copertura -15/+45°; è stabilizzato, con tre ingrandimenti, campo visivo tra 22,2x16,7° e 2,8°x2,1°, 6 Mpx di risluzione diurna, camera termica ATTICA notturna di terza generazione da 384x288 px, t.l. LDM 48, 2 camere CCD. Il tutto nella struttura corazzata sopra la torre, a sinistra del cannone. I tedeschi erano stati antisignani con i periscopi PERI di sistemi di visione in posizione nettamente dominante sulla torretta, ma questo è un sistema di nuova generazione, più simile ad un sistema aereo o navale che uno per mezzi terrestri. Quanto al puntatore, ha un sistema stabilizzato sempre entro 40 mrad, il WAO, stessi ingrandimenti (ovvero fino a 8x). Il guidatore ha 3 iposcopi e uno schermo per la marcia all'indietro; i fanti hano 4 telecamere, 2 iposcopi, un sistema periscopico rotante e 2 LLTV, più due display per vedere quello le immagini termiche dei sensori principali. Da notare che, dato il disassamento della torre a sinistra, su questo lato siedono solo due fanti mentre gli altri 4 sono su quello destro.
 
Il PUMA è quindi stato concepito sulla stessa linea di condotta del MARDER. La protezione, persino nella classe A (31 t) è superiore a quella di ogni altro mezzo della classe (come del resto il peso); non sono note le caratteristiche dei package di protezione, ma sono anni che oramai si è smesso di misurare quest'ultima in mm di acciaio e gradi di inclinazione. Inoltre i package sono aggiornabili o sostituibili a seconda della necessità. Tutto questo ha un costo, mentre il mezzo trasporta appena 6 fanti che quindi hanno circa 6,5 t ciascuno disponibili, contro 1,2 dell'M113. Il costo del Marder era a suo tempo il maggiore della categoria; lo è anche nel caso del PUMA, che vale 7 mln di euro al mezzo. Il peso poi rende impossibile trasportarlo da un C-130, che è ancora il trasporto più diffuso. Sarebbe quindi opportuno un veicolo meno pesante e impegnativo, ma sempra che di fatto i nuovi mezzi per la fanteria ora come ora sono costituiti o da grossi 'gipponi' ruotati, oppure da cingolati di grosse dimensioni e pesi sufficienti per sostenere battaglie ad alta intensità e operazioni in ambiente urbano, dove sotto a qualunque tombino può essere in agguato un tiratore di RPG o una mina improvvisata (IED) ma di grande potenza distruttiva.
 
===Gli Alpini (al 2003)<ref>Barone, Enrico: ''Gli Alpini Tedeschi'', RID Dic 2003</ref>===