Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Etiopia: differenze tra le versioni

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Ma la prova peggiore che l'Etiopia dovette affrontare era un altro lascito del colonialismo. Gli Italiani avevano occupato l'Eritrea fin dal 1882, dandogli così una storia diversa rispetto alla gente degli altopiani. I britannici occuparono il territorio nel '41, e già dopo la guerra vi furono delle rivolte contro il loro controllo. Così nel 1950-52, nonostante la coeva emergenza malese e quella coreana, c'erano 5 squadroni della RAF a cercare di fermare la guerriglia, sempre più aggressiva. Nel '52 l'ONU decise la federazione tra Etiopia e Eritrea, i britannici se ne andarono senza particolari rimpianti da quella terra arida e inospitale. Ma le cose non finirono bene. L'Etiopia era una federazione con 9 province e il distretto di Addis Abeba, ma di fatto era governata in maniera brutale e medioevale dall'imperatore Selassie. Nel '62 venne fatto un passo ulteriore, annettendo l'Eritrea. Il timore era che se questa diventava indipendente, l'Etiopia avrebbe perso l'accesso al Mar Rosso. Ma gli Eritrei in reazione organizzarono l'ELF, il Fronte di Liberazione Eritreo, costituito al Cairo e con sentimenti socialisti; questi ultimi causarono ulteriori divisioni, formando le Forze di liberazione eritree, o EPLF (nelle dizioni inglesi e quindi internazionali), supportata da Irak, Libia, Siria e al-Fatha, l'organizzazione della liberazione per la Palestina. Già alla fine degli anni '60 c'erano 22.000 guerriglieri di entrambe le organizzazioni in Eritrea, specie nelle zone di Tessenei, Bara e Keren, supportati dai Sauditi, Sudanesi e Kuwaitiani. Questi guerriglieri erano decisamente efficienti, causando agli sfortunati soldati di Selassie perdite già pesanti. Nel 1970 la guerriglia era diventata unificata nell'EPLF e forte a sufficienza per organizzare grosse operazioni di terra. I soldati etiopi subirono perdite terribili, con circa 1.000 vittime. Era una guerra vera, che causò la dichiarazione dello Stato d'Emergenza in Eritrea, spiegando lo squadrone di F-5A, quello di T-28D e almeno due Camberra ad Asmara. Iniziarono i bombardamenti sulle basi della guerriglia, con largo uso delle micidiali armi al napalm. A suo tempo, assieme agli F-86F, vennero forniti anche 6 T-28D Trojan per addestramento, ma presto impiegati dal 16° squadrone in azioni COIN fino a quando cessarono le operazioni nel 1980, all'epoca accompagnati anche da 2 F-5B e alcuni Cessna 301. In seguito l'unità ebbe L-39ZO e MiG-21. Naturalmente l'EPLF non rimase inerte di fronte a questi attacchi. Al 1974 dichiarava 7 aerei abbattuti dalla contraerea, più quelli distrutti per incidenti o per attacchi al suolo. Le poche forze aeree non servirono molto, se l'Asmara, 250.000 abitanti all'epoca e la seconda città etiope, quasi cadde in mano alla guerriglia nel gennaio 1975. Il 13 settembre venne attaccata anche la base americana di Kagnew, uccidendo 9 tra americani e soldati etiopi.
 
Così non poteva andare avanti a lungo, e già il 12 settembre 1974 Selassie era stato deposto e imprigionato dai militari, tra i quali emerse Mengistu e la sua Dergue (comitato) , retto da lui e da Atnafu Abate, resistendo ad un nuovo colpo di stato il 23 novembre successivo. Ma la situazione in Eritrea non era cambiata e il supporto popolare scemava già nel '76; mentre Selassie venne fucilato nel '75, per risolvere l'impasse gli Etiopi, rimasti praticamente soli di fronte alla virulenza dei guerriglieri eritrei e alla povertà del Paese, scelsero a quel punto (tramite l'organo direttivo, la Dergue appunto) la via del Marxismo, con la nazionalizzazione delle terre e la creazione del Partito Rivoluzionario Popolare e la Repubblica Democratica del Congo. VI furono però molte resistenze di fronte a questo cambiamento verso sinistra della rivoluzione, resistenze con battaglie metropolitane e supporto esterno da parte del Sudan, uno dei vecchi problemi dell'Etiopia. Ma la Dergue con i suoi 140 membri decise di supportare Mengistu. Vi fu un altro colpo di stato che vide quest'ultimo diventare il solo leader, deponendo il presidente nominale Bante. Castro approvò questa mossa del 3 febbraio, Mengistu diventù anche il leader dell'EPRP dovendo però lottare contro un gruppo Marxista chiamato MEISON, fino alla vittoria definitiva di Mengistu nel '77. Nel maggio Mengistu siglò 13 accordi di cooperazione con i Sovietici.
 
Ma mentre tornava via Tripoli, ricevette una brutta notizia: la Somalia di Siad Barre aveva invaso l'Eritrea. Gli Etiopi avevano chiesto aiuto agli americani, ma senza grossi risultati, anzi Carter accusò il regime militare etiope di violazioni dei diritti umani. Anche per questo l'Etiopia divenne poco alla volta filo-sovietica. Nel frattempo, nel '75 l'EPLF arrivava ad oltre 30.000 guerriglieri, capaci di operare anche oltre il confine con l'Etiopia. Anche perché nel frattempo vi era stata un'ulteriore sollevazione popolare nel Tigrai contro il governo centrale, guidata dal Fronte Rivoluzionario democratico popolare o EPDRF.
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- Helicopter Squadron, Addis Ababa Army Airfield,almeno UH-1Bs (serials EA.40 -EA.45)
 
 
===La campagna d'Eritrea, 1978-91<ref> Cooper, Tom: