Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Danimarca: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 292:
 
Quanto ai materiali, la commissione parlamentare aveva prodotto un memorandum presentato nel '96. All'epoca la Danimarca aveva una spesa pari al 2% del PIL per il settore militare, ma era necessario ridurre in futuro certo non senza problemi per uno strumento militare già modesto, per quanto moderno. Tra le prime misure, l'ammodernamento delle fregate leggere, l'acquisto di drones per la caccia alle mine e lo studio per realizzare e comprare in 3 esemplari i sottomarini Viking, adesso abbandonati (anche dalla Svezia, che procede con un progetto chiamato A.26).
 
Nel 1999 venne approvato un programma pluriennale che prevedeva entro il 2011 di ritirare 17 navi tra cui le unità missilistiche e i posamine Falster, 2 delle prime cedute alla Lituania nel 2007. La sostituzione era con sei grandi unità multifunzione, ma poi nel 2004 la decisione è stata cambiata, e oltre alla dismissione del programma per i sottomarini, si è cambiato il destino delle ultime 3 navi della classe multifunzione.
 
Questa è diventata nota come 'Absalon', esponente maggiore della tecnologia Stanflex di cui le Thetis erano il modello 2000 mentre le Flyvefisken il modello 300. Le Absalon sono il modello 3000 (tonnellate). La Absalon è entrata in servizio il 19 ottobre 2004 e la Ebsern Snare il 18 aprile 2005. Anche se sono state presto mandate in esercitazione e a farsi ammirare alle riviste navali, hanno ricevuto tuttavia il loro armamento solo dopo il 2006.
 
Queste navi sono state realizzate dai cantieri Odense. S. di Lindo con contratto dell'ottobre 2001 dal valore di 355 mln di dollari, senza contare però sensori e armi; costruite in 11 moduli poi assemblati, si presentano come grosse navi stealth, lunghe 137 m, larghe 19,5 con immersione di 6,3 m e una stazza di 6.300 t a pieno carico. Nonostante siano stati adottati criteri civili per ridurre i costi di costruzione, la robustezza è molto elevata e così la resistenza balistica, alle esplosioni e NBC secondo gli standard NATO; la costruzione è in acciaio. 2 motori MTU 20V800 con oltre 22.000 hp consentono 23 nodi di velocità grazie a due eliche quadripala a passo variabile, 9.000 nm a 15 nodi e 28 giorni di autonomia in mare. Le unità sembrano delle grosse fregate tipo 'Lafayette', con le sovrastrutture continue con lo scafo e senza aperture inutili, per ridurre la RCS. La dotazione di sistemi elettronici è assai ricca, le armi sono in container d'acciaio lunghi 3 m, , alti 2,5 e larghi 3,5. Essi sono gli stessi usati dalle altre classi. Vi sono almeno 2 contenitori sempre a bordo, ma è possibile installarne ben 5, ciascuno dei quali potrebbe avere 4 missili Harpoon block II o 12 Sea Sparrow ESSM, quindi il massimo è di tutto rispetto. A prua si nota la torre Mk 45 Mod 4 a lunga gittata, anche se il programma per il proiettile da oltre 100 km ERGM è stato cancellato nel marzo del 2008. Una novità sono anche i CIWS Millennium da 35 mm, uno a prua dietro il cannone e uno a poppa sopra l'hangar, entrambi a canna singola e con una copertura stealth. Vi sono anche due lanciasiluri tripli da 324 mm per MU-90, fino a 7 M2, due lanciatori binati Stinger e fino a 300 mine scaricabili dai portelloni. Inoltre vi sono predisposizioni per due elicotteri EH-101. A parte la limitata velocità, per il resto sono quindi navi di tutto rispetto. La loro dotazione di sensori, sistemata su tre diversi alberi, tutti piuttosto bassi, tra plancia e sovrastruttura prodiera, è concentrata in un radar di scoperta aerea e superficie SMART-S Mk 2, di produzione Thales, banda E e F; vi sono poi tra 2 e 4 radar Saab Tech Flexfire e Ceros 200 Mk 3; radar di navigazione e scoperta in superficie, sonar ASU-94 di Atlas Elektronik e predisposizione per un sonar rimorchiato. Poi vi sono sistemi ECM EDOES-3701 TRESM, 4 lanciatori Terma DL-12T a 12 canne da 130 mm e due DL-6T a sei canne; previsti un sistema COMINT e un allarme laser. Il sistema C4I è ad architettura aperta, prodotto dalla Terma e previsto per l'aggiornamento anche delle Stanflex-300.
 
Ma queste navi non sono solo pattugliatori, fregate e posamine, ma anche navi anfibie. I due EH-101 sono ospitati in un hangar doppio ben attrezzato; vi sono poi un ponte da 850 m2 che può accogliere anche un CH-47, e sopratutto il ponte di carico interno, da 915 m2, capace di accogliere fino a 54 mezzi o 10 carri Leopard 2 da ben 62 t nelle ultime edizioni, o ancora 1.700 t di rifornimenti. Si tratta di una vera nave logistica e da sbarco, con una rampa poppiera per la messa a mare di due SRC-90 svedesi, battelli di pattugliamento e sbarco da 37 nodi e 9 t, di cui 2 di equipaggiamento oppure 10 soldati. L'equipaggio è di 100 elementi, ma in aggiunta si possono ospitare 70 di uno staff di comando oppure 130 soldati e un ospedale mobile trasportato in 25 contenitori modulari. Insomma, un tipo di nave che, facendo di necessità virtù, ha raggiunto una polivalenza senza precedenti, il tutto integrato in uno scafo e sovrastrutture ben disegnate, stealth eppure dall'aspetto assai più imponente e minaccioso, oltre che più grande di quello che sono in realtà. Anche per via dell'albero sopra la plancia, molto ben raccordato al resto del torrione da cui si protende.
 
Ben più piccole sono le 3 'Niels Juel' da 1.300 t ed entrate in servizio nel 1980-82, unità usate anche nel Golfo nel 1991 e nel 2003. Sono capaci di arrivare a 30 nodi; negli anni '90 hanno ricevuto aggiornamenti ai lanciamissili Harpoon (forse al Block II, capace anche di attacchi al suolo), al cannone (forse con il kit per aumentarne la cadenza di tiro ad oltre 100 c.min, come hanno fatto i Tedeschi), la sostituzione del lanciamissili classico a 8 colpi per i Sea Sparrow con due Mk 41 a lancio verticale, sempre a poppa, per ESSM; radar EADS TRS-3D al posto dell'ASW-5; il radar è sempre ospitato in un albero inusitatamente alto dietro la plancia, per ottenere un valido settore d'osservazione con un grande albero, piuttosto snello ma non esile, che lo sostiene.
 
Nel 1989 si è cambiato parecchio dell'impostazione della Marina con il rimpiazzo delle fregate P.SKRAM e le corvette FYLLA con le 7 nuove Stanflex: le 4 'Thetis' del 1991-93, e le 14 Flyvefisken da 300 t, del 1989-97.
 
Queste ultime, progettate dal 1985, sono un modello di polivalenza effettiva e di elevato valore: navi da 54 m in GRP, pesanti 450 t a pieno carico, propulse ad oltre 30 nodi da una LM500 e un diesel MTU 16V in configurazione CODAG, possono diventare un pò di tutto. Navi d'attacco missilistico, difesa aerea, pattugliamento antinquinamento, ASW, e altro ancora, grazie al sistema delle armi e sistemi su container standard; per i compiti contraerei vi sono 6 missili su lanciatori Mk41; vi sono anche lanciasiluri da 533 mm per armi svedesi FFV 613, probabilmente per compiti ASW piuttosto che antinave. Per compiti antimine sei navi possono essere equipaggiate con sonar TSM-2054 e ROV Double Eagle nonché guidare 4 drones di superficie. I 4 punti d'assemblaggio hanno la capacità di ricevere fino a 10 moduli d'armamento e di altro tipo, come quelli anti-inquinamento. Radar Terma Scanter di scoperta navale, o aeronavale TSR-3D per le 7 della 2a serie (le navi della prima avevano un AWS-6 2D), radar Celsius Tech 9LV-200 di controllo tiro, sistema optronico 9LV, sonar a scafo CTS--36 ad alta frequenza, sistema IBIS-43 di controllo, appena 24-35 membri dell'equipaggio. E' possibile anche usare un TSM Salmon rimorchiato e filabile per la scoperta sonar dei bersagli in profondità.
 
I tagli alla Difesa hanno fatto sì che queste unità, provviste anche di un sistema C3I di bordo sofisticato, siano state tuttavia ridotte: dal 2004 due sono state vendute alla Lituania, una messa in riserva e una come nave sperimentale.
 
La realizzazione delle Stanflex 2000 è stata fatta nel 1988-93 dopo essere state progettate nel 1987 sulla falsariga delle precedenti. Esse sono le 'Thetis', unità da 3500 t e 20 nodi, motori economici per assicurare 8.000 nm di autonomia (3 diesel), scafo da 112 m rinforzato per operare nei ghiacci. Hanno normalmente solo un cannone da 76 mm (che però è il potente Super Rapido e non i precedenti 'Compatto'), due armi da 20 mm, il ponte di volo per elicotteri. I loro sistemi di bordo eccedono però il compito di pattugliatori: tra l'altro c'é un radar di scoperta navale, radar aeronavale, sistema direzione tiro, ECM con lanciatori Sea Gnat, sonare Salmon; così non stupisce che in caso di guerra possano anche essere armate in tre posizioni con in soliti container per i vari carichi d'armi.
 
Per i compiti meno difficili, il pattugliamento delle acque della Groenlandia, i tre 'Agdlek' costruiti oltre 30 anni fa hanno due armi da 20 e stazzano 330 t, ma messe in riserva entro il 2008; anche per 9 vedette da 155 t del 1968-73 la carriera è giunta praticamente alla fine. Oramai è sopratutto la Guardia Nazionale Costiera con la sua sezione marina che cura la sorveglianza. Nata fin dal 1848 con i Corpi Volontari, aboliti nel '37, risorsero nel '48 come Guardia Nazionale Danese. Reclutamento volontario, armi detenute a domicilio, donne presenti dal 1989, nel 2001 vi sono state riforme per consentirne anche l'impiego oltremare se necessario. La GN ha 56.000 elementi di cui 9.000 donne, ha un comando sia civile che militare e la ripartizione in 3 settori navale, terrestre e aereo. Vi sono anche 800 civili impiegati, l'addestramento è curato da militari di carriera e comprende 200 ore iniziali e poi circa una settimana l'anno. La sezione navale ha 2 distretti con 39 flottiglie, comandate da tenenti di vascello, e 4.000 effettivi. Le flottiglie hanno 100-150 fucilieri e navi leggere. Tra le navi più moderne le Aldebaran, MHV-800. da 83 t in acciaio, 18 navi moderne ma limitate da una velocità di appena 13 nodi; costruite nel 1991-2002, hanno armi da 12,7 o anche predisposizioni per quelle da 20 mm. Vi sono anche parecchie altre classi, come le 11MHV-900 da 87 t.
 
Le STANFLEX 300 hanno sostituito anche le ultime navi per la guerra di mine come le 8 'Sund', ritirati entro il 1999, mentre i posamine Falster e Lindormen sono stati tolti dal servizio nel 2000-2004. Con le Stanflex configurate per compiti di caccia-mine (e posamine, con la possibilità di rilascire fino a 60 ordigni) sono stati anche comprati 12 piccoli natanti da 32 e anche 125 t, sono teleguidabili in alternativa all'equipaggio di 3 elementi e costruiti in materiali compositi, con sistemi di dragaggio. Sono stati comprati nel 1991-99.
 
Infine poche navi ausiliarie comprendono 3 rompighiaccio di cui 2 con piattaforma per elicotteri, fino al '96 parte del Ministero dell'Industria; idem per le due navi anti-inquinamento. Vi è poi una nave portamunizioni da 460 t e lo yacht reale realizzato nel '32, da 1.200 t. Le navi anfibie non fanno parte della marina, ma di volta in volta vengono noleggiate navi Ro-ro (traghetti) commerciali, anche di oltre 20.000 t di dislocamento.
 
L'Aviazione navale nacque già nel 1911 (il 14 dicembre, per l'esattezza), e nel 1940 aveva un gruppo da caccia, uno d'attacco e uno di ricognitori per un totale di circa 60 velivoli. Nel '50 venne accorpata con l'aviazione dell'Esercito e divenne l'Aeronautica. Nel '62 questa ebbe un reparto navale, l'Eskadrille-722 con 5 Alouette III per compiti SAR. A Vaerlose, nel '77, venne ricostuito infine il servizio aeronavale e nel 1982 8 Lynx rimpiazzarono i vecchi Alouette, con 200 effettivi. Data la perdita di 3 elicotteri, vennero rimpiazzati da 3 macchine Lynx 90A di sconda mano, ma nel 1999-2004 i piccoli ed efficienti elicotteri sono stati aggiornati dalla Westland con un contratto da 32 mln di dollari e così sono diventati Super Lynx 1000 con motori e avionica nuovi. Poi, nel 2003, sono stati mandati in carico allo Stormo elicotteri dell'Aeronautica a Karup, un'unità interforze che ha anche i Fennec. Nel frattempo l'Eskadrille 722 ha tolto dal servizio anche gli aerei da pattugliamento, i 3 Gulfstream III e 8 Sea King S-61A, rimpiazzati nel tempo con ben 14 EH-101. Questi sono stati ordinati nel 2001 di cui 8 SAR e 6 da trasporto. Il primo è diventato operativo nel 2007. Non ve ne sono di ASW o AEW, ma in ogni caso sono imbarcabili sulle 'Thetis', sulle Absalon e sulle future navi AAW. Queste sono il programma più importante, quello delle 3 'I.Huitfeldt'. La costruzione della capoclasse di tre navi è iniziata nel 2007 con varo nel maggio del 2009, consegna nel 2010 e operatività piena nel 2011. Navi da 6.200 t, 138 x 20 m, simili e derivate dalle Absalon, hanno capacità AAW notevoli e come motori, si permettono 28 nodi pur avendo solo dei diesel (ma si tratta degli MTU 8000, 4 unità). Avranno radar SMART-L e 4 moduli per lanciare fino a 24 ESSM e 32 SM-2; poi vi saranno il cannone da 127 Mk 45, 1 o 2 Millennium, 8 Harpoon, 2 lanciasiluri binati MU-90, 2 lanciatori Stinger e varie armi da 12,7 mm. Vi saranno anche radar Thales APAR e sonar Atlas Elektronik DSQS-24 a media frequenza, oltre ad altri sistemi di tiro, ECM ed elaborazione dati. Infine c'é la piattaforma per un elicottero. Partendo da una nave multifunzione, nemmeno particolarmente adatta a combattimenti di prima linea, anche se eccellentemente flessibile, si è giunti così ad una vera fregata antiaereei, che tra l'altro continua ad essere inusitatamente larga e pesante per la sua lunghezza, retaggio del suo massiccio scafo, d'altro canto pensato certo anche per operare in mari almeno parzialmente ghiacciati. Senza alcuni componenti come i cannoni, da finanziarsi successivamente, queste navi, quasi pari al meglio delle altre numerose fregate europee (unità norvegesi AEGIS, Horizon, LCF, Type 45, F-100), riescono anche a costare una cifra ragionevole, 800 mln stimati per le 3 navi da realizzare nei prossimi anni. La vita utile è stimata in 35 anni e l'equipaggio, grazie all'automazione, è ridotto ad appena 100 + 60 effettivi.
 
Vi sono anche in realizzazione 2 OPV 'Rasmussen' da 1.700 t, armati con sole armi da 12,7 mm e piattaforma per elicotteri. Hanno appena 18 persone, aumentabili a 43 se necessario. Vi sono poi 6 nuovi cacciamine pilotati o teleguidati 'Holm' da 100 t e 10 membri d'equipaggi, e pattugliatori da 185 t 'Diana', anch'essi in introduzione. Tra le armi, i siluri MU-90 di cui nel 1999 vennero comprati per 25 mln di dollari. I lanciatori sono i B-515 italiani per gli Stanflex e gli Mk 32 americani per gli Absalon. Vi sono anche in acquisizione gli ESSM, 3 pezzi da 127 e altri materiali, mentre si vedrà se si può impedire la totale chiusura dell'era dei sottomarini.
 
Le navi in servizio sono:
*2 'Absalon'
*4 'Thetis'
*3 'Niels Juel'
*11 'Stanflex 300'
*2 Rasmussen
*3 Agdlek
*6 'Diana'
*6 'Barso'
*6 'Holm'
*6 MSF
*6 MRD
*1 nave reale 'Dannebrog'
*1 rompighiaccio
*2 rompighiaccio elicotteristici
*2 navi appoggio
*1 nave trasporto
 
 
Quanto ai sottomarini, essi sono spariti con l'approvazione del programma navale da parte del parlamento per gli anni 2005-09, con la radiazione dei due ultimi sottomarini del tipo 207 ex-norvegesi, comprati nel 1986, l'S-322 e 324, mentre il Nacken è stato restituito alla Svezia dopo essere stato affittato nel 2001 come S-325. Tutto è successo entro la fine del 2004, e già il 1 gennaio di quell'anno i due ultimi U-205 'Narhvalen' erano stati radiati dopo essere stati posti in riserva dal 2002. Il Saelen, uno degli U-207 ex-norvegesi, era stato fatto rientrare dal Golfo a seguito di un'avaria ai motori, issato a bordo di una nave speciale e venne anch'esso radiato nel capodanno del 2004. Così si è chiusa, almeno per il momento, la carriera dei sottomarini danesi, 31 navi entrate in servizio dal 1909 in poi.