Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Danimarca: differenze tra le versioni

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La piccola Danimarca, il più meridionale degli stati nordici della NATO, ha sviluppato nel dopoguerra un deterrente militare di tutto rispetto. Anche se le sue tradizioni erano relativamente importanti, in termini militari, di fatto la Danimarca arrivò praticamente disarmata nel XX secolo, forse non essendosi mai più ripresa dopo la distruzione della flotta da parte di Nelson a Copenaghen, distruzione preventiva per il sospetto di resa nei confronti di Napoleone. La Germania non dovette faticare molto ad occupare la Danimarca nel 1940: praticamente priva di difesa sia militare che geografica questa piccola nazione, estrema propaggine settentrionale della parte centrale dell'Europa, capitolò senza combattere.
 
==1985<ref>Armi da guerra 104</ref>==
Al culmine della Guerra fredda la Danimarca si presentava come una realtà di tutto rispetto in termini militari. La posizione di blocco che era in grado di esercitare nei confronti dell'accesso al Mar del Nord era di importanza difficilmente sottovalutabile, visto che questa possibilità avrebbe chiuso l'accesso al mare aperto nei confronti della Flotta sovietica del Mar Baltico. La sua importanza in termini terrestri, invece, era prossima allo zero data la sua posizione decentrata rispetto alle direttrici d'avanzata sovietiche. La Danimarca, all'epoca abitata da circa 5 milioni di anime era dotata di un piccolo esercito di pace che nel suo complesso comprendeva 31.000 uomini incluse tutte le F.A. Le riserve, sulle quali si contava per mettere in piedi il grosso dei reparti terrestri e anche navali, erano capaci di aumentare di parecchie volte tale ridotta consistenza numerica.
 
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===Kongelige Danske Flygvevaaben (Danish Air Force)===
Forte in tempo di pace di 75007.500 uomini di cui 15001.500 di leva, aveva 94009.400 riservisti e 1240012.400 elementi della Guardia nazionale dell'Aeronautica di cui 1800 donne.
 
I suoi reparti erano:
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Nell'insieme la marina danese era una piccola forza, specie in termini di personale, e operava attorno alla madrepatria e in Groenlandia, ma aveva una sorprendente capacità offensiva e di contrasto per le sue dimensioni: 14 navi armabili con un massimo di ben 112 missili Harpoon (sempre che fossero stati disponibili in tal numero negli arsenali) e 16 con non meno di una quarantina di siluri, e la capacità di posare fino un paio di migliaia di mine per volta (gli irakeni, per esemio, ne schierarono in tutto 1200 nel 1990-91 e tanto bastò a dare molte difficoltà all'armada della Coalizione con oltre 120 navi moderne di cui due gravemente danneggiate dalle mine: l'incrociatore tipo AEGIS rischiò di affondare spezzato in due, salvato solo dal mare assolutamente calmo, che certo non sarebbe lo standard in una guerra nei mari settentrionali), nonché di schierare un congruo numero di cannoni automatici sulle navi e artiglierie costiere. In particolare, le 'Willemoes' erano armate a sufficienza per porre una minaccia mortale ad una intera squadra di navi nemiche se necessario con un solo passaggio a fuoco,, un fatto notevole per unità tanto piccole.
 
==1992, DAF<ref>Sgarlato, Nico: ''I nordici della NATO'', Aerei n.1/1992 pag.10-16 </ref>==
==1992, DAF==
 
Kongelige Danske Flygvevaaben (Danish Air Force)
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* 1 (1) Lynx Mk.28
 
===Aeronautica danese, fino al 2006===
 
==La situazione al 1998<ref>autori vari, RID set 1998, p. 46-66</ref>==
===Marina===
Data l'importanza della geografia, non stupisce che la marina danese ha una sua importanza, di porta del Baltico, che è andata scemando dopo la fine della Guerra fredda, ma con conseguenze tuttavia importanti ancora per tutti gli anni '90 se non oltre. La principale risorsa era, negli anni '90, il programma di sostituzione delle vecchie navi con le 14 'Flyvefisken', del tipo STAFLEX 300, con scafo standardizzato in GRP e possibilità di essere convertite in navi dragamine, sorveglianza, ASW, persino antiaeree, oltre che antinave, nonché servizio idrografico e oceanografico, con tanto di possibilità di controllare l'inquinamento. Il tutto in appena 48 ore di lavori di modifiche, per renderle effettivamente sfruttabili nella loro polivalenza. Era la vecchia concezione delle navi convertibili a seconda del bisogno, già tentata in passato ma con risultati limitati (nel caso del CH-54 Tarhe, praticamente si sostituiva quasi tutta la fusoliera per i compiti più vari, poi è finita.. che l'unico compito reale del velivolo è stato la gru volante, non esattamente quello per cui era stato pensato in origine). La capacità di fuoco delle navi poteva essere indubbiamente accresciuta, con un'ottica ancora di grandi battaglie navali, in stile previsto nella Guerra Fredda; infatti era possibile, oltre al cannone da 76 di prua, usare per esempio a mezzanave un lanciamissili Mk 48 per i Sea Sparrow, due tubi lancio siluri pesanti e due sistemi quadrupli Harpoon, il tutto in pochi metri di ponte! La tradizione scandinava delle piccole navi 'tutto denti', quindi, si poteva continuare, anche se nel dopo-Guerra fredda questo avrebbe avuto ben poco senso. I sensori erano avanzati, come il radar DASA TRS-3D di scoperta aerea tridimensionale, un sistema molto interessante per navi tanto piccole. Queste, di per sé avevano un ponte di castello esteso fino a dietro la sovrastruttura che troneggiava al centro dello scafo, alta e con l'albero per il radar; una nave adatta alle cattive condizioni meteo e simile per certi versi ad un cacciamine o ad un rimorchiatore, a parte il pezzo da 76 con relativa cupola, ben in vista sul ponte di prora.
 
Le fregate 'Niel Juel' erano ancora navi importanti con ben 1.300 t e un ricco armamento, e di recente erano state ammodernate con il sistema Link 11 per l'operatività in ambito NATO. I Danesi hanno avuto parecchie esperienze internazionali con la loro pur piccola marina da guerra, come le missioni Sharp Guard nell'Adriatico e varie nel Golfo. Il sistema C3I ha dvuto essere aggiornato, e di recente era stato introdotto il CCIS, dal 1986, un sistema modulare ma come tale, da aggiornare data l'evoluzione dell'informatica; si supponeva che entro il 2000 l'aggiornamento l'avrebbe di fatto rinnovato. La Marina danese era molto impegnata anche nel settore civile, con oltre 50.000 navi all'anno che attraversavano gli stretti. La professionalità era pure importante, dato che il 90% era costituito da professionisti. Le navi da sostituire secondo la programmazione erano tra l'altro le 10 'Willemoes', navi d'attacco ben armate, ma da radiare nel 2005-10; 3 corvette 'Niels Juel' da radiare nel 2008-10, e i 4 grandi dragamine-posamine 'Falster' nel 2003-7, il tutto con appena 6 navi di tipo Standardizzato, che sarebbero state una specie di ingrandimento delle SF 300 di cui abbiamo già parlato, e che erano entrate in servizio dal 1994, con una costruzione nel 1989-96; simili erano anche le fregate 'Thetis' del 1991-92. La differenza è sopratutto nelle postazioni per accogliere i container per le armi e attrezzature; le SF 300 ne hanno 4, le Thetis 3, ma le grandi unità standard ben 7, con tutti i sistemi relativi come i databus. Delle grandi navi, comunque convertibili, si volevano 4 navi in configurazioen da pattugliamento e 2 da supporto; la velocità era di 24-26 nodi, lo scafo simile a quello delle 'Thetis' ma con dimenzioni aumentate da 112 a 125 m grazie ad una sezione aggiuntiva, mentre la larghezza passa da 14,4 a 15 m, il tutto con una riduzione del pescaggio per via del minor livello di crescita del dislocamento rispetto al volume dello scafo complessivo. Vi sarebbe stato un hangar per un elicottero da 10-12 t al massimo oppure due da 5, e un ponte a poppa estrensibile per i veicoli che accedessero sotto coperta, nell'apposito ponte-garage. Il dislocamento previsto per queste originali navi multicompito sarebbe stato di circa 4.600 t. Quanto alle ammiraglie 'Niels Juel', sebbene prodotte un pò troppo piccole (il che ha comportato sopratutto una ridotta autonomia), sono nondimeno state usate con successo anche in missioni lontane, come in Adriatico. Tra le altre priorità, le Unità Standardizzate 'Piccole', di cui un prototipo in FRP da 24 m e 7 di larghezza venne consegnato nel 1996, dislocante 100 t; 4 drone MCM basati su questa nave sono stati ordinati nel 1996, ma una versione allungata con spazio per due container e non uno, è stata già prevista per sostituire i 9 pattugliatori 'Barso' e varie navi minori.
 
Quanto alla piccola forsa subacquea, i 5 sottomarini erano da ritirarsi entro il periodo 2001-2006, ma da sostituire, secondo la Commissione appositamente formatasi per trattare l'aggiornamento della Marina, con 4 costose navi con sistema AIP e capaci di operare anche in condizioni di acque più calde di quelle dei mari settentrionali. Per sostituire la nave protezione pesca da 2.000 t BESKYTTEREN del '76 e le tre pattugliatrici da 330 t 'Agdlek' del 1974-79, si pensava a 3 pattugliatori leggermente più grandi di questi ultimi.
 
===Esercito e Guardia Nazionale===
Il collegamento con la NATO era attraverso la struttura nota come BALTAP, il settore NATO nel Baltico. Da questa struttura dipendeva il LANDJUT, le Forze Alleate nello Jutland, e il LAND_ZEALAND,. IL primo comprendeva la 14a Divizione dell'Esercito Tedesco e i Danesi; la difesa delle isole dipendeva dalla seconda delle due organizzazioni, che per l'appunto si chiamava così: la sigla significa 'Forze di sbarco della Zealandia'. Dopo la Legge sulla Difesa del Dicembre 1993, si è voluto dare all'Esercito una connotazione di tipo strategico, orientata alle missioni internazionali, pur mantenendo anche la sovranità sulla Danimarca. Il comando dell'Esercito era l'AOCDEN, creato all'inizio del 1991 per razionalizzare le F.A. Danesi, con QG a Karup, Jutland centrale, usando le strutture di una delle sole 4 basi aeree danesi. Il comandante dipendeva dal comando supremo delle F.A. o CHODEN.
 
I Danesi erano ancora tenuti al servizio di leva, 8-12 mesi, poi passavano alla riserva; ma i mezzi corazzati erano gestiti dai professionisti, come tutti gli altri sistemi più sofisticati. L'Esercito era diviso in una 'struttura di pace' e una 'di guerra'. L'inizio degli anni '90 vennero sciolte varie unità, tra queste due gruppi paragonabili alle brigete, e queste ultime, nel '96, erano state ridotte da 5 a 4. La ristrutturazione era stata fatta tra il 1990-99, riducendo gli effettivi da 72.000 a 58.000 di tutto l'esercito. Tutto questo avrebbe aiutato a finanziare le missioni all'estero. Così è stata ridotta la consistenza sia della struttura di guerra che di quella di pace. Il LANDZEALAND ha anche mantenuto la capacità di condurre operazioni in ambito multinazionale.
 
Le difese territoriali erano le Regioni MIlitari I-VI.
 
Nella struttura di guerra, l'Esercito aveva: una unità leggera da ricognizione per le forze mobili ACE, la Brigata di Reazione Danese da 4.500 uomini, una cp guerra elettronica, pattuglie di ricognizione a lungo raggio.
 
Per la difesa del territorio c'era la Divisione Danese o DDIV, costituita da 3 brigate meccanizzate nel 1977, mentre una brigata della divisione Jutland venne sostituita da una costituita nella Zealandia. Questa divisione, invece, era rimasta con due brigate, e poi venne ridenominata Divisine Jutland; per il resto c'erano le unità come il Gruppo Combattimento dello Jutland, battaglione trasmissioni, genio, artiglieria; forze di combattimento della Zealandia, con tra cui la brigata della Zealandia. Poi vi sono le 4 Regioni Militari dell'aerea dello Jutland, con battaglioni per la difesa locale e supporti vari. Poi vi era la Guardia Civile Danese, di 65.000 elementi. Infine v'era anche il Battaglione speciale HNSU.
 
La struttura di pace era sopratutto vertente per l'addestramento e la scuola e l'Aviazione dell'Esercito.
 
Le missioni di pace erano anche le missioni, in particolare il BALTBAT, iniziato nel '94 con i Paesi Baltici e Scandinavi, poi seguiti nel '97 dall'Olanda. Erano in tutto 721, e lo scopo era quello di formare entro il 1998 missioni di peace-keeping. Nella Bosnia era stato anche dispiegata anche la compagnia Lituana del BALTBAT, e vi sono state anche altre missioni di questo battaglione internazionale. Erano previste delle attività bilaterali anche con la Polonia. Nel frattempo i Danesi avevano 750 uomini con lo SFOR, parte della brigata nordico-polacca, a sua volta parte delle Divisione multinazionale al comando degli americani, con i Leopard 1A5 e gli M113. La partecipazione danese a missioni internazionali è storia vecchia: dal '53 al '98 almeno 45.000 uomini avevano partecipato a missioni internazionali, iniziando dal Kashmir. Nel '98 c'erano circa una dozzina di missioni internazionali a cui i Danesi stavano partecipavano,tra il Kuwait e l'Albania. Era poi in formazione la SHIRBRIG, un'altra brigata internazionale con numerosi Paesi del Nord Europa. Da notare che gli M113 sono stati modificati in una sorta di mini-IFV; almeno 50 sono diventati PNMK M92 con corazze EEK laterali e frontali, e una torretta biposto con un cannone da 25 mm, anche meglio degli AIFV perché hanno una torretta simile a quella degli M2, anziché monoposto, tanto che riesce ad essere persino sproporzionata rispetto allo scafo, con un layout più simile a quello di un carro armato. Gli elicotteri controcarri erano 12 AS-550C Fennec con FLIR EliTOW e 4 missili TOW. Il sistema di difesa aerea comprendeva lanciatori binati (DMS) del sistema DALLADS, basato sugli Stinger e sistemi radar e di distribuzione dati della Terma.
 
 
La Guardia Nazionale venne fondata nel '45 come fondamentale parte della difesa della Danimarca, per lo più formata inizialmente dalla resistenza danese; il parlamento approvò un'apposita legge sulla sulla Guardia Nazionale Danese. Costituita da uomini e donne, ha compiti di sorveglianza, osservazione e comunicazione, demolizioni, controllo traffico e comunicazioni ecc.
 
In tutto c'erano 66.000 uomini di cui 65.000 volontari, 650 civili, 350 ufficiali in servizio permamente. In tempo di pace dipendevano dal Ministero della Difesa, con un doppio direttore militare e civile. Vi sono diverse Regioni cooperano tra di loro, e suddivise in distretti, a loro volta provvisti di compagnie: ben 550 con 52.000 elementi, tutti volontari. Ogni compagnia aveva il controllo di 100 km2 con altrettanti uomini. V'era anche la Guardia Nazionale Navale su due Distretti per un totale di 40 flottiglie di cui 37 per il servizio guardiacoste, con 4.000 elementi. Le missioni erano di sorveglianza marittima, supporto navi nei porti, protezione generale. Il comandante della G.N. aveva il controllo di consigliere per gli aspetti navali. Ma c'era anche la G.N.Aerea, che era suddivisa in Corpo degli Osservatori Terrestri e il Corpo della Difesa delle basi. I primi erano suddivisi in 8 distretti, con una rete di osservazione su tutto il territorio internazionale, collegati a 6 Centri di Allarme velivoli a bassa quota, onde integrare la rete di radar. I centri d'osservazione erano ben 400, distanziati tra di loro di 15 km. Così era possibile vedere, specie di giorno (di notte magari si 'sentivano') anche aerei in volo a bassa quota; si poteva anche dare allarmi come quello NBC, sorveglianza del terreno.
 
Il Corpo della Difesa delle Basi aveva 20 squadroni, formati per lo più da dipendenti civili delle basi o dai 'vicini'. In tutto la G.N.A. aveva 7.500 uomini e donne. L'Ispettore generale era collegato con il resto della guardia nazionale, di cui era il consigliere. Ma vi erano anche altre tipologie di Guardia Nazionale, come queli che lavoravano in fabbriche, società e altro ancora. Insomma, una società più militarizzata di quanto non si penserebbe.
 
Quanto all'armamento, c'erano i fucili G3, mitra, armi leggere varie, ben 10.000 armi c.c. tra cui lanciarazzi AT-4, cannoni SR Carl Gustav da 84 mm e sistemi più vecchi. Le unità navali aveano almeno 12 nuovi mezzi in consegna.
 
L'addestramento era di 200 ore per i primi 3 anni di servizio e poi 24 di addestramento l'anno, e per chi aveva già fatto il servizio militare era anche meno. Obiettivamente era poco, ma le armi erano poco sofisticate, e poi questo era un addestrameno minimo, tanto che di fatto si arrivava a 7 giorni l'anno come media. Le attività in tempo di pace vertevano anche in collaborazione con alcune realtà internazionali, per esempio con i Paesi Baltici. Le comunicazioni al pubblico erano responsabilità del Commissariato per la difesa civile. La G.N era ben radicata nella società ed era vista come una sorta di servizio civile più che un'attività militare vera e propria, anche se c'erano anche armi relativamente pesanti in distribuzione.
 
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L'Aeronautica Danese era all'epoca aveva molte funzioni, nonostante la ridotta attività post-Guerra fredda, collaborazioni con varie nazioni, collaborazione con varie nazioni baltiche ed europee in generale, trasporti e collegamenti con località come le Isole Far Oer e Groenlandia, dove una compagnia civile non era incentivata ad operare. Nel 1994 era iniziata una ristrutturazione dell'Aeronautica (Kongelige Danske Flyvevaben) con il trasferimento delle Forze di Difesa Danesi dall'AFNORTH, ovvero il Comando Settentrionale della NATO, all'AFCENT, ovvero il Comando Settentrionale. Il comando del BALTAP, il settore Baltico, era a Finderup, ad Ovest di Vibog, Jutland. La struttura era stata stabilita con una Forza di Reazione rischierabile in territorio NATO con breve preavviso, suddivisa in Forze di Reazione Immediata e F.R. Rapide. Il primo compito era fatto da uno squadrone di 12 F-16, il secondo c'era un secondo squadrone di F-16, più uno di HAWK e uno di Gulfstream III, e nel '97 anche un singolo C-130 opzionale. Vi sono anche velivoli resi disponibili per ragioni umanitarie. Le basi aeree erano 4: Skrydstrup e Alborg per gli F-16 dei 4 squadroni, Vaerloose per i velivoli SAR, Karup è una base di rischieramento, e con gli addestratori T-17 Supporter e le officine mobili. In tempo di pace c'erano varie altre attività di volo, come la DTFW, la competizione tattica tra caccia NATO, capace di arrivare ad ospitare sulle sue basi fino a 200 e passa aerei. Il TACDEN era il Comando Aareo Tattico di Danimarca di Karup, quello di comando generale dell'Aeronautica.
 
 
Il Comando Materiali Aerei era a Vaerloose, responsabile sopratutto per la pianificazione e collaborazione per gli acquisti dell'Aeronautica; c'erano 2 officine principali ad Aalorg e Vaerloose, più 3 depositi rifornimenti e una Divisione carburanti, Olio e lubrificanti (POL). Gli F-16 erano in aggiornamento nel tipo MLU, con un totale di 70 aerei in fase di aggiornamento, più 3 aerei di rimpiazzo comprati nel '94 per 161 mln di corone danesi, seguiti da altri 4 più di recente. I primi sono stati approntati per il 1996, con missili AIM-120, radar migliorato ecc. Il Gruppo di Controllo e di Rapporto faceva parte del NADGE, con una rete di radar in fase di aggiornamento (il sistema ACCS) con fondi NATO. Il sistema d'allarme precoce aveva sei grandi radar di terra del tipo MARTELLO di cui uno alle Faer-Oer. La Danimarca partecipava anche al NAEW, ovvero alla forza E-3 NATO. Infine c'erano gli otto squadroni dei missili HAWK del Gruppo missili SAM, suddiviso in 2 stormi. Il primo aveva 4 squadroni sulla Zealandia, l'altro con 2 sull'isola di Funen e due sullo Jutland. Poi c'erano 4 squadroni di cannoni L70 da 40 mm, a cui si aggiungevano i missili Stinger. In tutto c'erano 7.500 effettivi. L'addestramento era su due scuole, nello Jutland e nello Zealandia, ma c'era anche una scuola di sopravvivenza nella base aerea di Karup. L'addestramento dei piloti era curata negli USA, ma la preselezione era curata dai Danesi. C'era anche una scuola apposita per il Gruppo di Controllo e Rapporto, e l'Accademia Ufficiali vicino a Copenaghen, e la Scuola di guerra di base e avanzata.
 
Insomma, una piccola aviazione ma ben armata tra F-16, HAWK, C-130 e altri tipi, e un'alta disponibilità alle operazioni fuori area.
 
 
 
 
===Aeronautica danese, fino al 2006===
 
 
==2008, aviazione==
 
 
==Aeronautica danese, fino al 2006<ref>Da Frè, Giuliano: ''La KDF nel XXI secolo'', RID febbraio 2006, pagg. 41-45 </ref>==
l'Aviazione danese cominciò a muovere i primi passi nel giorno del 14 dicembre 1911, quando due ufficiali della Marina danese iniziarono i corsi di pilotaggio su di una scuola di pilotaggio civile, e nel 25 marzo 1912 aprì la sua attività la Marinerns Flyveskole, mentre l'Esercito danese arrivò con con un ufficiale iniziato all'arte del pilotaggio dal 21 dicembre 1911 e l'istituzione di una scuola di pilotaggio, la Haerens Flyveskole per l'esercito. Il primo servizio aeronavale fu il Marinens Flyvertjenetse, il 1 febbraio 1913, seguito a ruota dallo Haerens Flyvertjenetse solo il 18 ottobre 1918. I primi aerei usati furono nel 1912 un BS III dell'Esercito e un Farman Svendsen Kopi, rispettivamente per l'esercito e la marina. Nel 1913-19 vennero comprati 100 aerei, di cui 60 per la marina, di cui 23 FB.II/V e 12 FB.5 per l'Esercito. Dopo la riorganizzazione del 1923 i servizi furono potenziati e riorganizzati, divenendo Flyverkopset per l'Esercito e Marinens Flyvevesen della Marina. In tutto nel 1940 vi erano 150 aerei su sei stormi, ma non spararono un colpo perché la Danimarca non poteva difendersi dalla Germania e non lo fece. Nel frattempo, dal 1932 i servizi erano diventati Haerens Flyvertropper e Svaernets Flyvevaesen. La LW tedesca incorporò i materiali più adatti. Nel 1944 i piloti danesei ricominciarono l'attività in Svezia con una brigata aerea , La Danske Brigades Flystykrker i Sverige, con piloti della marina e esercitoo grazie ad aerei scappati in Svezia e poi 15 Saab B.17C svedesi. Ricostituiti i servizi coi nomi d'anteguerra nel dicembre 1945, razionalizzando i vari servizi con le poche risorse disponibili, vennero riorganizzati in una Aviazione la Kongelige Danske Flyvevaben il 1 ottobre 1950 mentre l'anno prima la Danimarca aveva costituito la NATO assieme ad altre nazioni europee e nordamericane. Ebbe circa 48 Spitfirem 16 Catalina, 14 C-47 e C-54, circa 50 T-6 e AT-16, e financo un B-17G. Gli idrovolanti Catalina vennero usati fino agli anni '60 e i trasporti fino all'82. Ma presto arrivarono anche altri apparecchi: i caccia Gloster Meteor arrivarono nel 1949-52 in 69 esemplari, poi nel 1956-58 giunsero 34 Hunter, e sopratutto, dopo questa 'propedeuticità' ben 267 F-84E/G/F che cominciarono la loro carriera nel 1951 fino al 1971.
 
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* 12 (14) Hughes Model 500M
 
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