Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-6: differenze tra le versioni

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===Semicingolati===
Dopo gli USA, l'esercito tedesco è senz'altro quello che ha fatto il maggior uso di questi curiosi 'centauri' della meccanica è stato senz'altro quello tedesco. Tra i più importanti semicingolati, l'SdKfz 251, nato dalle esperienze della guerra in Spagna, e che verteva essenzialmente nella presa di coscienza che i carri armati senza l'appoggio della fanteria potevano essere vulnerabili alle imboscate anche di altra fanteria. La soluzione classica era quella di farli operare al passo della fanteria, come volevano i Francesi (nonostante le proteste di De Gaulle), o anche, nel caso dei Sovietici specialmente, di portare la fanteria sopra i carri. Ma per non far correre troppi rischi la fanteria avrebbe dovuto essere maggiormente protetta in azione, magari con un mezzo mobile e abbastanza protetto. Così si adattò il SdKfz 11 ad uno chassis corazzato e ne nacque il modello 251, in servizio dal '39. Scafo Bussing, telaio Hanomag, era munito di un motore da 100 hp e di un guscio corazzato ben profilato. Sebbene meno veloce dei mezzi americani, aveva corazze meglio inclinate e per questo, il suo aspetto aggressivo e robusto lo faceva riconoscere, assieme al treno di rotolamento su 7 ruote. Superava di poco i 50 kmh, ma nelle sterzate oltre i 15 gradi entravano in azione anche i cingoli per agevolare la sterzata, con un sistema di frenata-accelerazione differenziata. Da notare che il cingolo di sinistra era più lungo di 10 cm di quello di destra (56 elementi anziché 55) per via della disposizione sfalsata della struttura delle sospensioni. Le ruote anteriori non erano motrici. Il guscio corazzato in maniera balisticamente ottimale quanto all'inclinazione, corazza di 9-14,5 mm, specie nella parte frontale, mentre quella posteriore era di 8 mm, con due panche laterali interne. Il modello A aveva i portelli in blindovetro nella camera di trasporto, il B li eliminava, la C era ulteriormente migliorata, la D era semplificata nei particolari. Questo mezzo divenne un sinonimo di 'Panzergranadiere' anche se il numero divenne abbondante solo nel '41. Tra i vari modelli, solo considerando quelli d'arma, c'erano la versione SdKfz 251/2 con mortaio da 8 cm, la /4 come trattore per obice da 105 mm, poi per i Pak 38 e 40, /9 con cannone corto da 75 mm, /10 con cannone da 37 mm, /12 per sorveglianza, /13 per registrazione suoni, /14 per la loro individuazione, /15 lo stesso ma per i bagliori (erano mezzi assegnati alle artiglierie), /16 lanciafiamme, /18 d'osservazione per l'artiglieria, /88 dimostratore armato addirittura con un pezzo da 88/71. Il tipo D aveva la versione /9 (da non confondersi con l'altro tipo) con il KwK 24 da 75/24 mm, /20 con proiettore IR per i carri armati Panther, sistema che ebbe un grande successo. Il guidatore era anch'egli dotato di sistema IR, mentre il proiettore da 60 cm illuminava a giorno l'area per i carri tedeschi con la 'visione IR'. La variante /1 era quella base da trasporto, ma la sottoversione Falke aveva un riflettore IR da 30 cm per il guidatore, e uno per la mtg MG 42 per il tiratore; infine la versione /22 con il pezzo Pak 40 da 75/46 mm, il tipo /17 con un pezzo Flak 38, il /21 con 3 MG 151 di cui nel '45 c'erano ben 242 esemplari. E questo non esaurisce l'argomento, perché c'erano anche i tipi modificati con razzi da 28 o 32 cm con gittate di circa 2 km, rispettivamente erano razzi con testate HE e incendiarie, usati per l'assalto con rampe per sei ordigni laterali.
 
E tutto questo senza considerare che era sopratutto un mezzo per far muovere la fanteria, diventata panzergrenadiere, assieme ai carri. Per quanto risentisse del gelo ed entro certi limiti, del caldo e della sabbia, e non fosse particolarmente veloce, era un mezzo tra i più robusti e affidabili. In tutto ne vennero prodotti circa 16.000. L'armamento tipico era una MG 34, dal modello D una MG 42, mentre i soldati avrebbero dovuto avere in teoria i mitra MP 38 o 40, ma spesso avevano i fucili Mauser normali, o le versioni carabina, e infine quelli d'assalto. Di solito ogni compagnia aveva 183 effettivi di cui 4 ufficiali, due mortai da 81 mm e due cannoni da 75 mm.