Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina-2: differenze tra le versioni

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====Il nuovo sistema radar di controllo aereo<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''Un nuovo sistema radar per l'Argentina'', RID giugno 2005 pag. 63 </ref>====
Con il decreto n.1407/2004 il presidente Kirchner ha dato avvio, il 14 ottobre 2004 ad un ambizioso e costoso programma di equipaggiamento di nuovi sistemi di controllo dell'enorme spazio aereo del Paese. Questi sono stati finanziati da un'operazione di credito pubblico di ben 236 milioni di dollari, e il programma sostituisce il Progetto Nazionale di Radarizzazione, che avviato nel 1996 per un valore di 185,3 milioni di dollari venne lasciato decadere nel 2000. La fase di ammodernamento prevede che siano create delle zone ADOC, ovvero delle partizioni per il comando difesa aerea, che coincidano con le FIR del traffico civile, per ottenere un sistema ragionevolmente unificato per entrambe le esigenze. L'elenco completo dei radar da comprare riguarda: 36 radar tridimensionali fissi per la ricerca a lungo raggio, 6 tridimensionali mobili a lungo raggio, 9 3D mobili ma a corto raggio, 4 TPS-43 già presenti ma ammodernati, 3 radar aerotrasportati e 11 radar secondari monopulse. I monopulse verranno sviluppati dalla INVAP, che è una industria statale argentina, attiva nel comparto elettronico, finanziata per una prima tranche con 13 milioni dati dalla legge per le tasse aeroportuali. Attualmente vi sono radar sui principali aeroporti argentini, con quelli primari capaci di vedere fino a 110 km e 20km di altezza, e quelli secondari, nonostante il nome, capaci di 360 e 30 km rispettivamente: essi hanno il compito di interrogare il trasponditore dell'aereo chiedendo la quota di volo e l'identificazione.
 
===Esercito<ref>Borbonaro, Federico: ''L'Esercito Argentino'', PD Ago-set 2008 p 38-43</ref>===
Negli anni l'Esercito argentino è cambiato molto per migliorare la sua efficienza e ottenere maggiori risorse per nuovi programmi. Dal '95 non esiste più la coscrizione obbligatoria e le riforme interne hanno prodotto miglioramenti significativi in tutti gli aspetti. Tuttavia la crisi economica ha reso di secondaria importanza ammodernare le forze armate con i problemi di budget che colgono l'amministrazione statale di una nazione ricca, ma caduta in un drammatico default. Il Plan 2000 comprendeva in ogni caso un ammodernamento delle forze e la loro utilizzabilità per missioni di Peace keeping, oramai l'unica vera 'missione' per giustificare l'esistenza dei moderni eserciti. Entro il 2010 sarebbe stata creata la FER, Forze di Impiego Regionale, capaci di operare nei territori più difficili, anche l'Antartico e l'alta montagna: le difficoltà ambientali che l'Argentina offre, passando dalle foreste equatoriali ai Poli, che c'é solo l'imbarazzo della scelta. Le FEV sono invece le Forze ad Impiego Variabile per le missioni multinazionali e la difesa del territorio nazionale quando necessario. Grande interesse per le fonti energetiche e in particolare le unità della Patagonia, con la sua base a Bahia Blanca. Nel dicembre 2005 è iniziata l'attività del Raggruppamento di Forze per Operazioni Speciali. La zona della Patagonia è potenzialmente instabile, in quanto vi sono pochi argentini ma molti Cileni immigrati, così per rafforzare la sovranità nazionale è stato anche usato l'Esercito come occupante di quegli 'spazi vuoti'.
 
Il capo delle F.A. argentine è il presidente con l'aiuto del CSN e del CSM; il ministero degli interni ha controllo sulle unità paramilitari come la Gendarmeria (polizia di frontiera),la Polizia Aeroportuale e la Prefettura navale.
 
Il Plan 2000, nato con la legger Jaunarera, ha visto l'Esercito scendere a 5.500 ufficiali, 20.500 sottufficiali e 16.500 soldati, ovvero poco più di 40.000 persone: poche davvero per una nazione di milioni di km2. I mezzi pesanti sono per lo più nelle zone centrali mentre si vorrebbero altre forze corazzate più a Sud, per riequilibrare la possibile minaccia degli agguerriti Cileni. Entro il 2025 ci sarebbe la volontà di costruire tre centri logistici a NE, O e S del Paese, ovvero Cuati,a S.Luis e C.Rivadavia rispettivamente. L'influsso sull'esercito argentino è stata fatta soprattuto da parte dei Francesi e poi, specie nella prima metà del XX secolo, dai Tedeschi. Dopo il 1947, a seguito del Trattato di Rio, gli Europei sono stati sostituiti per importanza nella regione da Zio Sam. L'addestramento dell'esercito argentino vede come principali centri il Colegio Militar de la Nacion di El Palomar e la Escuela Superior de Guerra per gli ufficiali; per i sottufficiali c'è la Escuela apposita a Cuatia (dal 2004).
 
Le armi: l'esercito argentino, rispetto all'abbondanza di armi moderne degli anni '70-80 (proprio ai tempi della dittatura militare). Si vuole comprare carri leggeri moderni Patagon, M113A2, UH-1H, UAV, radar RASIT per la controbatteria e vari sistemi informatici per il SITEA (il sistema C3I), armi c.c. varie e sistema di sminamento CARDES. I TAM hanno ricevuto il GPS e apparati di visione diurni-notturni diventando TAM S-21, ma solo per 6 esemplari; questo modesto upgrade per i prestanti carri leggeri di costruzione nazionale avrebbe dovuto essere esteso a tutti i 108 esemplari in servizio. Altri 112 carri leggeri sono 112 SK-105 A1, previsti con una nuova camera termica di visione, ma il programma è stato cancellato. L'AML245H 90 è stata aggiornata solo con 5 esemplari dopo di ché il programma è stato sospeso. I vecchi AMX-13 sono stati radiati ma 40 torrette FL 12 sono state montate sugli SK 105, da cui il Patagon, un nuovo carro più di nome che di fatto essendo una sorta di 'Frankenstein' di quanto già disponibile. I primi sono stati provati nel 2006 e almeno 4 risultano in servizio al 2008. Quanto agli M113 ve ne sono 192 aggiornati allo standard M113A2. Vi è una cooperazione con il Brasile per un mezzo blindato ruotato, nata nel 2004, che ha prodotto il Gaucho, entrato in servizio nel 2007 (12 in servizio e 30 in costruzione). SOno armati con razzi LAW e lanciagrante Mk 19. Il sistema TRUENO è in servizio per le unità d'artiglieria che hano anche il TAM VCAMUN per il trasporto munizioni ai sistemi TAM VCA (ovvero i Palmaria su scafo TAM). I portamortai M106A2 hanno visto il pezzo americano da 106 sostituito con quello francese da 120. Esiste il solito blindato da combattimento per la fanteria su scafo TAM, ma ora c'é anche il lanciarazzi multiplo sul suo stesso scafo, che può tirare 36 razzi da 160 mm oppure un minore numero da 320 mm.
 
Per gli elicotteri vi è stata una forte esigenza fin dal 1982 di migliorare le prestazioni del parco macchine esistente. Sono stati comprati 20 UH-1H e, cosa notevole, 23 OV-1D Mohawk (anziché i Pucarà, scelta nazionale altrettanto legittimabile tecnicamente). Gli elicotteri UH-1 e A.109 sono armabili, ma nel 2000 si pensava di comprare 12 AH-1F, affare poi sfumato. I pochi UH-1 disponibili sono stati piuttosto aggiornati al livello 'Huey II'. Sono in acquisizione altri sei UH-1, ma il requisito sarebbe per gli elicotteri pesanti o medio-pesanti, dato che i potenti Puma sono stati oramai dismessi, dato che avrebbero dovuto essere aggiornati pesantemente o sostituiti con i Super Puma.
 
====Artiglieria semovente<ref>Cicalesi, J.C. e Rivas, Santiago: ''Artiglieria semovente argentina in Patagonia'', RID marzo 2007 pagg 78-81 </ref>====