Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone: differenze tra le versioni

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Ed eccoci all'ultimo aereo avanzato tra i caccia giapponesi arrivati in servizio: il '''Kawanishi N1K Shiden'''. Esso nacque dal caccia a galleggianti Kyofu, caccia che era un'alternativa potenziata alla versione da caccia dello Zero idrovolante. Questo volava a 440 kmh tipo un CR.42, insomma; il Kyofu, in codice Alleato Rex (lo Zero era il 'Rufe'), potendo contare su 1.500 hp, poteva volare a 489 kmh. Ne vennero costruiti 98, ma da questo robusto velivolo ne nacque una versione terrestre, con carrello retrattile: l'N1K Shiden (lampo violetto), con carrello retrattile. Questo volò già il 27 dicembre 1942 con il Nakajima NK9H Homare a 18 cilindri. Era un velivolo nominalmente eccellente, ma i piloti dubitavano della sua reale validità: il suo carrello era basato nelle ali, ma queste erano ancora in posizione media e quindi per mantenere l'aereo più alto dal terreno, con l'elica ora diventata quadripala, fu necessario adottare un carrello telescopico (l'altra soluzione sarebbe stata quella di un'ala a W come accadde sul Corsair), che però diede parecchi problemi.
 
 
[[Immagine:Shiden N1K1-J.jpg|330px|left|thumb|L'N1K1-J Shiden/George]]
Era un velivolo da combattimento ben superiore allo Zero, ma quest'ultimo non aveva problemi col motore e col carrello. In ogni caso il nuovo caccia era armato bene con 2 armi da 7,7 e 4 da 20 nelle ali, e raggiungeva quasi 600 kmh. Si trattava di una 'private venture' e inizialmente era noto solo come Modello X-1 con l'Homare 11 radiale da 1.820 hp e armato in tale forma solo con due armi da 7,7 e 2 da 20 Modello 2 sotto le ali. Vi furono problemi di messa a punto del potente Homare, e solo 4 prototipi vennero costruiti entro il luglio del '43. Dopotutto la Kawanishi era una ditta minore, specializzata in eccellenti idrovolanti da pattugliamento e il suo ingresso nel settore dei caccia era alquanto singolare, tra i colossi Kawasaki, Nakajima e Mitsubishi. Eppure, il suo prodotto sarebbe stato secondo in numero solo al Ki-84 nel settore dei caccia avanzati. Ma inizialmente, vennero ottenuti solo 575 kmh anziché 650. Ma era più rapido dello Zero e più agile del Raiden, quindi già così non era da disprezzare. C'era da affrontare i Corsair e la Marina assegnò al nuovo aereo la denominazione N1K1-J Shiden. J stava per 'derivato da un idrovolante'. Con l'NK9H Homare 21 da 1990 hp vennero costruiti altri 4 prototipi che rinunciarono alla massima velocità per altri due cannoni Modello 2 da 20 mm. E il nuovo Shiden Modello 11 venne costruiti dalla Kawanishi in 70 esemplari prima della fine del '43. Si era ancora in tempo per cambiare le cose? Sicuramente se il nuovo caccia fosse stato imbarcabile, avrebbe potuto battersi molto bene contro gli Hellcat, e proteggere la linea di siluranti e bombardieri che nel frattempo erano stati rinnovati: dal B5N al B6N e dal D3A al D4Y, veloci ma poco protetti. Ma il carrello aveva problemi già a terra, figuriamoci sulle portaerei.