I promessi sposi/Agnese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ramac (discussione | contributi)
m fix
Nessun oggetto della modifica
Riga 14:
Agnese appare fin da subito come una donna con una grande esperienza di vita. Non esita infatti a offrire i suoi consigli ai due promessi sposi, anche se talvolta non si rivelano particolarmente utili. Ad esempio, scrivere una bella lettera al Cardinale arcivescovo ([[../Capitolo 1|capitolo 1]]) è seguire la via diritta, la via giusta; ricorrere all’Azzeccagarbugli ([[../Capitolo 3|capitolo 3]]) invece che al console e al podestà (cioè ai poteri civili costituiti), era far quello che tutti facevano allora, fidando più negli imbrogli dei faccendoni che nel senso di giustizia dei magistrati.
 
=== Il matrimonio"Matrimonio clandestinoper Sorpresa" ===
L’altro parere di Agnese (quello del matrimonio per sorpresa nel capitolo 6) trova un po’ riluttante persino Renzo, che vi intravede una contraddizione. Avendo la consigliatrice dovuto ammettere che anche religiosi dicono che veramente "''è cosa che non istà bene''", Renzo osserva: "''Come può essere che non istia bene, e che sia ben fatta, quand’è fatta?''". A questa logica obiezione, Agnese non sa né può rispondere a tono: "''Che volete ch’io vi dica? La legge l’hanno fatta loro, come gli è piaciuto; e noi poverelli non possiamo capir tutto. E poi quante cose...''"