Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest-3: differenze tra le versioni

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I successori di questi battelli sono naturalmente gli U-212 o 'Type 212', che sono ben noti anche in Italia visto che, fallito il programma S-90 gli italiani giocoforza dovettero accettare il progetto tedesco, caratterizzato da soluzioni avanzate e da un sistema AIP. Del resto la HWD aveva ottenuto la leadership nelle costruzioni navali subacquee, battendo anche la concorrenza francese, svedese e inglese nell'assicurarsi la maggior parte dei contratti, che con i Type 209, fatti in varie taglie, ha raggiunto un totale di 60 navi per 13 Marine. L'ultima, quella Portoghese, ha ordinato 3 navi con sistema AIP. La Thyssen, particolare non molto ricordato, ottenne invece il contratto da parte argentina per 6 TR-1700, anche se solo 2 vennero davvero consegnati, per fare bella figura assieme ai due Type 209 della flotta; oltre a questi v'erano i Type 210 norvegesi o classe 'Ula', 6 navi in aggiunta ai Type 207. Così facendo i tedeschi, con tutti questi battelli medio-piccoli erano riusciti ad arrivare a 90 battelli esportati. Negli anni '80 venne avanti il progetto Type 211, con sistema AIP, per rimpiazzare i Type 205, ma era costosissimo e venne abbandonato col dopo-guerra fredda (un pò come accadde in Italia con l'S-90), solo che nel 1994 subentrò il progetto Type 212 meno ambizioso e nondimeno, dalle ottime qualità: presto arrivarono gli ordini, che ammontavano a 4 battelli (U-31/34) iniziando la costruzione più o meno in contemporanea con quanto accadeva con i due ordinati dall'Italia, nel 1999, mentre le consegne sono avvenute nel periodo tra il 19 ottobre 2005 e il 3 maggio 2007, con un ritardo medio di 18 mesi che indubbiamente sono stati spesi per valutare a fondo un battello tanto nuovo e diverso dalle piccole unità che avrebbe sostituito. Per la descrizione approfondita si rimanda alla pagina sulla Marina Militare Italiana.
 
In ogni caso con le loro celle PEM a idrogeno, timoni a X per manovrare anche in 20 metri d'acqua, sensori sofisticati, capacità di supportare forze speciali, insomma si trattava di sistemi di elevata qualità e per battelli grandi anche se non enormi, impiegabili in teatri operativi vari con un 'autonomia di 8000 miglia emersi. Al solito, oltre ai siluri, stavolta 6 tls con 12 armi, esiste la possibilità di trasportare anche 24 mine sui lati, e magari anche gli IDAS, versione SAM del missile IRIS-T tedesco, mentre da notare che i Polyphem a suo tempo molto importanti nei programmi futuri anche per i sottomarini, sono stati abbandonati. Dopo la prima serie di 4 navi ne sono seguite altre 2ordinate nel 2006 con lunghezza maggiore di 1,2 m per ospitare meglio gli incursori subacquei, ma anche per un cannone da 30 mm chiamato MURENA, l'RMK-30 modificato, e 3 UUV ALADIN da ricognizione. Questa seconda serie che dovrebbe avere anche altri ordini, è previsto che abbia sistemi totalmente nazionali per venire 'incontro' alle pretese dell'industria nazionale, quindi il sistema di combattimento sarà l'ISUS-90 della Atlas Electronik al posto del norvegese Kongsberg MSI-90, sistemi periscopici totalmente tedeschi come anche l'autopilota, al posto dei sistemi adottati come 'scambio' per l'ordina posto dalla MM italiana. I sensori della prima serie comprendono un sonar DBQS-40 della solita Atlas con apparato rimorchiato a bassa frequenza TAS-3, FAS-3 laterale a medio-bassa frequenza, entrambi passivi; sonar antimine MOA-3070, due periscopi Zeiss SEro 14 e SERO 15 da ricerca e attacco con FLIR, telemetro laser. Sistemi ESM FL-1800U, lanciatore di decoys TAU con 40 esche disponibili in 4 sistemi di lancio, radar Kelvin Hughes 1007 in banda I. L'automazione consente ad appena 27 uomini di gestire tutto il battello.
 
La forza di motocannoniere missilistiche era uno dei cardini operativi della Bundesmarine: dal 1972 ben 40 unità sono state messe in servizio: le Type 148 con un solo cannone e 4 MM.38, le Type 143 con due pezzi da 76 mm e due lanciasiluri antinave di grosso calibro, e una migliore dotazione di carburante ed elettronica. Queste hanno visto la versione 143A entrare in servizio nel 1982-84 con alcune migliorie, che almeno in un secondo tempo hanno visto il pezzo da 76 sostituito da un lanciamissili RAM, così come i siluri sono stati rimpiazzati dalle mine, o meglio dalla predisposizione per portarle. Come per i sottomarini, anche le unità veloci di superficie erano ben radicate nella tradizione tedesca, specie con le grandi motosiluranti S-boote tedesche. Le Type 143 Albatross sono state seguite, come si diceva, dalle 143A Gepard, ancora in servizio nella 7a Schnellbootgeschwader; dal 1 luglio 2007 questa ha assorbito anche la 2a squadriglia, mentre alcune Type 143 sono ancora presenti in riserva. In sostanza, queste grosse navi con motori da 16.000 hp MTU MA-16V-956-SB80, aggiornate con sistemi elettronici vari come il sistema di comando e controllo AGIS e Link 11, sono in attesa della sostituzione con le corvette K-130.
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'''Progetti per il futuro''': altri 2 U-212, almeno 1 'Berlin', la possibilità di arrivare fino a 12 U-212, mezzo di indubbio successo visto che 3 sono per Israele (altri due richiesti), 2+ 2 in corso di realizzazione per l'Italia, e gli U-214 per Grecia e Corea del Sud. La terza 'Berlin' ordinata nel 2007 sarà consegnata nel 2011, ma forse, al posto della quarta, vi sarà una o due JSS, Joint Support Ship. Le F-125 sono fregate che dovrebbero sostituire anche le 'Bremen', 4 grosse navi da consegnare nel 2014-17, e altrettante verso il 2020. 148x 18 m, 6.800 t di stazza a pieno carico, sistema motore CODLAG, radar TRS-3D evoluto, cannone OTO LW da 127/64 mm e otto missili con capacità d'attacco in superficie, missili RAM, 2 MGL-27, 5 torrette HITROLE da 12,7 mm e altre armi minori, per lo più collegate ad apparati optronici e radar multifunzione, 2 NH-90 e un ROV antimine. Infine la presenza di un commando di 50 uomini con 4 mezzi veloci a chiglia rigida da 11 metri. Le navi, per 'spedizioni oltremare' dovrebbero navigare 210 giorni l'anno, e per questo saranno manovrate da un doppio equipaggio che, grazie all'automazione, sarebbe ridotto a 110 effettivi.
 
Un' altro programma è quello per le corvette K-130 'Braunschweigh', che per ora sono 5, impostate nel 2004-2006, consegne cominciate nel 2007. Derivate dalle MEKO 100, sono piccole fregate da 89 metri e 13 di larghezza, 1.840 t, ottimamente stabili, 4.000 miglia d'autonomia a 15 nodi, 2 lanciamissili binati per gli RBS-15 Mk.3 con capacità anche contro bersagli di terra, due RAM, 1 pezzo da 76 mm, 2 da 27 mm, ECM UL-5000K e sistemi MASS, il tutto gestito dal SEWACO FD in versione 'ridotta' CM&WDS. I sensori sono il radar TRS-3D/16 da 200 km di portata, sistemi ESM, link 11 e 16, ma niente sensori o armi ASW, quindi esiste solo l'elicottero imbarcato o gli UAV tipo il FIRE SCOUT. Il SEAMOS era stato pensato appositamente per le K-130 ma è stato cancellato. Al solito vi sono ampie cure per ridurre la traccia radar e di altri tipi, mentre i motori sono due diesel per 26 nodi. Se inizialmente si parlava di 15 navi, è possibile tuttavia che in seguito ne verranno ordinate una seconda serie di 5 per consegnarle entro il 2012. Sono previste altre 6 corvette chiamate MUKE, navi multiruolo forse di tipo del tutto anticonvenzionale come gli hovercraft o catamarani, con tecnologia PACSAT, sviluppata grazie ad un progetto UE del 2001 finanziato con 1,5 milioni di euro.
 
In ogni caso, la Marina tedesca si sta rinnovando in maniera molto consistente. Quello che le manca e che non è previsto nemmeno in futuro, è una portaerei e forze da sbarco anche ridotte, senza le quali non riesce appieno a togliersi dal novero delle flotte meramente regionali tipiche del Nord Europa. Fortissima nel Mare del Nord e Baltico meridionale, capace di interdire l'accesso a navi 'nemiche' con centinaia di vedette, aerei, sottomarini e campi minati, rimane ancora senza una vocazione veramente globale, che d'altra parte è difficile trovare finiti i confronti militari convenzionali. Eppure i cambiamenti sono stati enormi: anche solo il fatto di mettere a terra tutti i Tornado (persino più numerosi di quelli dell'AM) ne è un esempio, anche in termini di risparmio economico. Ma ancora non basta, e il futuro ci dirà cosa succederà dei tanti progetti e in generale dell'ambizione di controllare con mezzi militari 'umanitari' una situazione sempre più deficitaria in termini economici e politici.
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Il missile, dalla sagoma molto più appuntita dell'aspetto arrotondato dell'Exocet, è dotato di due serie di superfici, tutte a freccia, di cui le posteriori per la guida. Il motore è bistadio, ovvero un booster SNPE 'Prades' e un sostainer SNPE 'Eole IV'; dietro la prua vi è il radar Thomson RE-576, testata, INS Sagem, altimetro della TRT capace di una precisione di 30 cm e i sistemi elettrici: batterie, altimetro e calcolatore sono tutti attorno all'ugello di scarico, perché il motore è in realtà molto più avanti, all'altezza delle alette centrali. La testata di per sé pesa 165 kg, praticamente come quella dell'Exocet, ma è formata in maniera diversa e più letale, come si vedrà poi. Si è previsto che in missione il vettore volasse a circa 30-60 m, aggiornando il missile sulla posizione tentuta, fino ad accendere il radar di bordo a circa 40 km dal bersaglio, salendo di quota e cercando la nave. Prima fase, che serve a dare al missile le coordinate del bersaglio eventualmente acquisito (ovviamente l'aereo deve sapere già in maniera generica dove si trova, da altre fonti), poi segue il lancio e l'allontanamento rapido oltre l'orizzonte radar; sia il Tornado che l'F-104G sono molto veloci e stabili a bassa quota, per cui allontandandosi dopo il lancio da circa 30 km a circa 30 m e 300 m.sec, significa sparire rapidamente dal settore della contraerea navale, che oltretutto, prima del sistema AEGIS, non era certo particolarmente efficace contro bersagli a volo radente (vedi le Falklands) e a decine di km di distanza. Il missile procede autonomamente, con le sue batterie accande il motore, l'INS e tutto il resto.
[[File:Tornado Luftwaffe feuert Kormoran.jpeg|350px|left|]]
Il booster accelera l'arma a 9,2 g fino a 0,95 mach, poi il missile procede ad una quota a dire il vero piuttosto alta, simile a quella dell'aereo lanciatore, se non maggiore: circa 30 m. L'INS ha due giroscopi, per misurare la posizione verticale e orizzontale dell'arma, e le 4 alette posteriori sono azionate da altrettanti motori elettrici. Ad un certo punto si accende il radar, a circa 10 km dal bersaglio, e il missile a quel punto si abbassa a 3-5 m di quota. Da notare che il radar è capace di funzionare anche in modalità passiva, ma non è chiaro che significhi in particolare. La testata è di 165 kg, di cui 56 di esplosivo. E' semiperforante e testata anche per 70-90 mm di acciaio St.37, ma ufficialmente ci si accontenta di meno: perforare un fasciame di 12 mm di St.52 con impatto di 60°, cioé circa 2,5 cm di spessore in caso di urto tangente. La testata quindi perfora le navi tipiche, ma potrebbe, con un' angolo ideale, minacciare anche un incrociatore leggero della II GM. L'esplosione della carica principale fa penetrare ben dentro la nave anche 16 cariche radialmente disposte, forse da 2 kg l'una, che esplodendo causano una devastazione notevole in rapporto al peso della testata, forse grossomodo come quella da 227 kg dell'Harpoon. Forse è l'unico missile che ha tale tipo di testata HE-ICM. Si può anche lanciare il Kormoran con un traguardo ottico di puntamento, ma in casi di emergenza, forse facendogli subito accendere il radar di ricerca. Per supportare l'arma , la MBB ha sistemi specifici, come i contenitori che normalmente contengono l'ordigno: 3, di cui uno è lungo 935 mm e largo 765x700 mm, pesante 228 kg con la testata; un altro è lungo 3.175 mm per il corpo, sezioen di 870-800 mm e pesa 640 kg; l'ultimo è largo 700x770 mm, lungo 1.480 e pesa 116 kg, per il radar di ricerca; infine c'é un contenitore da 550 kg e 4,96 m, sezione 94x99,8 cm, per trasportare l'arma completa, con un carrello per l'installazione sull'aereo; esiste anche un sistema ATG, di test automatico, per verificare in 15 minuti il funzionamento del sistema; infine c'é un mock-up per addestrare il personale all'arma vera.
 
*Motore: SNPE 'Prades' da 2.750 kgs per 1 sec e un SNPE Eole IV da 285 kgs per 100 sec