Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-4: differenze tra le versioni

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Andando con ordine, i T25 e T26 erano carri armati pesanti, con il pezzo da 90 mm T7, ma fu il secondo che ebbe la meglio e venne dotato di un convertitore di coppia idraulico con sistema di riduzione planetario, il cosiddetto cambio 'torquematic', che era un grosso miglioramento rispetto agli altri carri dell'epoca. Le sospensioni erano a barra di torsione su 6 ruote di medio diametro. Ma il problema della trasportabilità via mare di questi pachidermi era tale da consigliare di continuare con l'M4 Sherman in versioni migliorate. Però gli scontri con i Tedeschi fecero cambiare idea e ordinare 1000 T26 col pezzo da 90 mm e 1000 T25 con quello da 75 mm. Non c'era ancora una solida volontà di avere questi mezzi in servizio,però una cosa era sicura, che nonostante la superiorità dell'aviazione alleata, per gli equipaggi dei carri Alleati ritrovarsi contro un Tiger era un'esperienza molto sgradevole, tanto che si ipotizzò di affrontarli in superiorità di almeno 4 a uno. Idem per il Panther. Al dunque il T26E2 ebbe il sopravvento anche come mezzo di supporto di fuoco, diventando poi l'M45. Esso aveva un obice da 105 mm, intercambiabile con il pezzo ad alta velocità da 90 mm che in ogni caso era il futuro per il combattimento tra carri armati.
[[Immagine:TM-9-374-T25E1-1.jpg|300px|right|thumb|T25E1]]
Ma l'US Army ancora non era convinto di questo carro armato, tanto che volle standardizzarlo sì, ma solo dopo che se ne dimostrasse la validità. Così venne mandato un lotto di 20 T26E-3 di preserie. Oramai il dado era tratto, ma quanta fatica. Il problema era essenzialmente quello che l'US Army non considerava il combattimento tra carri come prioritario: per quello c'erano i cacciacarri, che in pratica erano scafi di carro con torretta aperta e armata di cannoni più potenti. La differenza in potenza non era di poco conto, ma che senso aveva questa separazione 'delle carriere'? Ben presto ci si rese conto dell'assurda via intrapresa, ma nel '43 i battaglioni cacciacarri, nati essenzialmente per dare maggiore mobilità ai pezzi M3 da 76 mm (potenti ma pesanti) erano diventati 106, con 36 M10 l'uno. Questi erano parenti strettissimi dell'M4, ma all'epoca questo aveva il pezzo da 75 mm che perforava non più di 80 mm a 900 m, quando l'M3 ne perforava 119, una grossa differenza che in teoria consentiva anche l'ingaggio dei Tiger (corazza quasi verticale da 100 mm), che invece era frontalmente invulnerabile agli Sherman. Un' altro problema era che i cannoni da 76 mm ad alta velocità iniziale non erano molto efficaci come granate HE, mentre i pezzi da 75 al contrario erano eccellenti anche in questo senso, per non dire del ritmo di fuoco di almeno 15 c.min contro 10 dei colpi da 76. Per questo i cannoni ad alta velocità stentavano ad affermarsi e venivano relegati per lo più ai cacciacarri. Ma sarebbe durata poco, perché con la richiesta perentoria del diretto interessato, il Comando in Europa dell'US Army, i mezzi prodotti dal 1 giugno 1944 avrebbero dovuto avere solo i pezzi da 90 mm.
 
Al dunque, i grossi M26 Pershing ebbero un uso efficace in guerra da parte della 3th e 9th AD e per la fine della guerra, dopo l'esordio durante l'Operazione 'Zebra' ne sarebbero giunti 310. Gli Inglesi erano interessati a questo carro, e ne ebbero in valutazione; ma gli ordini non arrivarono data la fine della guerra, e il fatto che era disponibile l'eccellente Centurion, appena entrato in produzione.