Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Giappone: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Mitsubishi J2M.JPG|350px|right|]]
Ma lo Zero, a cui è dovuto questo ricordo -pur non essendo un'arma 'avanzata' dopo il 1942-, non fu l'unico caccia monoposto della Marina. Un' altro, sempre della Mitsubischi fu il '''J2M Raiden'''. Questo velivolo, praticamente un racer simile al Ki-44 ma con una cappottatura talmente perfezionata da farlo sembrare quasi un caccia con motore in linea, era il risultato di una specifica del settembre '39 e volè il 20 marzo del '42. Aveva però insufficiente visibilità anteriore e altri problemi come quello del surriscaldamento del motore. Horikoshi aveva in mente quest'aereo fin dal '38 e grazie alla sua proposta venne emanata la 14-shi per un aereo capace tra l'altro di salire a 6.000 m in 5,5 minuti, raggiungere circa 600 kmh e durare 45' a tutta manetta. Una volta almeno non c'era menzione della manovrabilità: insomma, si trattava di un concetto stile F-104 antelitteram: un intercettore rapidissimo senza riguardo dell'agilità. Horikoshi poteva scegliere tra un motore Aichi Ha-60 Atsuta, derivato dal DB601 e con 1.140 hp, e il Mitsubishi Ha-32 Kasei Model 13 da 1.440 hp al decollo; nonostante l'assicurazione che il primo dei due poteva salire di potenza almeno del 15-20%, Horikoshi decise per il secondo dei due che pure consumava di più e aveva maggiore diametro. Essendo un caccia basato a terra, non c'erano i limiti tipici dei caccia navali e in generale non erano previsti i duelli aerei. Vennero prodotti 3 J2M1 con elica tripala, e subito i piloti si sentirono seriamente in difficoltà con la mancanza di visibilità anteriore e la distorsione delle immagini dovuta al parabrezza curvo. Per giunta c'erano difficoltà anche di altro genere e nonostante la cellula piccola e utilizzante per la prima volta in Giappone un'ala a flusso laminare, le prestazioni erano inferiori al previsto, come la salita a 6.000 m in 7,8 minuti.
 
Presto si passerà al J2M2 con il Kasei 23 da ben 1.820 hp con iniezione di acqua e metanolo nel turbocompressore e i tubi di scappamento erano singoli per ciascun cilindro, il che aumentava la spinta all'indietro che davano. Con circa 30 cm di muso in meno (grazie al nuovo motore) il pilota vedeva anche meglio di prima, ma il peso del motore costrinse, per mantenere il baricento, di ridurre da 156 a 120 galloni la scorta di carburante. L'armamento era di 2x7,7 mm e 2x20 mm (questi con 200 colpi l'uno, forse erano a nastro anziché a tamburo). Solo 11 vennero costruiti entro il marzo 1943, dati alcuni problemi come vibrazioni ed eccesso di fumo a tutto gas.