Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-92: differenze tra le versioni

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I Mi-24 restavano comunque più famosi come mezzi d'attacco. Pesantemente armati, molto veloci, erano in grado di sparare salve di armi devastanti sui bersagli individuati, anche se non è chiaro se erano capaci di operare anche di notte, in caso con i soli sistemi di visione LLTV, non certo di tipo termico. Essi erano degli autentici 'bestioni', lenti nel manovrare rispetto a mezzi più piccoli e agili, ma pur sempre efficaci.
 
Uno dei problemi dell'Afghanistan era che di fatto, si tratta di un Paese con una 'roccaforte tra i monti: specie nelle zone centrali dove si arriva anche ad oltre 4.000 metri, mentre nella parte Sud-occidentale vi è una ampia zona pianeggiante,c ome del resto anche a nord. La prima, alta poco oltre i 250 m sul livello del mare, è vicina a Kandhar, città fondata da Alessandro; mentre pure in pianura sono le zone settentrionali confinanti con l'URSS, come Mazar e Kunduz. Per gli elicotteri è difficile volare a quote elevate, come grossomodo lo è per un' aereo della I GM, anche se possiedono una maggiore velocità di salita. Peggio però, se si tratta di volare carichi di armi (l'Hind arriva fino a 1.275 kg) e con clima caldo, che debilita le turbine riducendo la densità dell'aria e quindi l'ossigeno.
[[Immagine:MI8.jpg|320px|right|thumb|Mi-8 ad alta quota]]
Gli Hind erano già stati riconosciuti come piuttosto sottopotenziati, malgrado la velocità di cui erano capaci<ref> Szulc Tomasz ''I nuovi Kamov e Mil'', Aerei Maggio 1996 p.26-30</ref>. La cosa si notava sopratutto ad alta quota, e le operazioni in hovering fuori effetto suolo. Un altro problema erano le armi, più efficaci in contesti come quello in cui si mosse l'US Army in Vietnam che nei grandi spazi dell'Afghanistan, dove i tiri potevano e dovevano essere fatti da grosse distanze. Le mitragliatrici da 12,7 mm erano precisi ed affidabili, capaci di erogare un formidabile volume di fuoco entro un raggio utile di 1 km. Anche singoli guerriglieri afghani erano cacciati dai Mi-24, con interventi non di rado anche notturni, proprio quando la guerriglia è più attiva. La precisione dei razzi da 57 mm, tra l'altro non eccessivamente potenti, lasciava piuttosto a desiderare nei tiri a lungo raggio. Molti Mi-8, poi, erano stati messi fuori combattimento anche da una sola pallottola nel posto giusto, a causa dell'assenza di protezioni. Ma i cambiamenti per sopperire a questa situazione non si fecero attendere. Per aumentare la potenza di fuoco dei Mi-24 vennero usati i gunpods da 23 mm di cui si è parlato sopra, mentre apparvero anche i lanciarazzi da 80 mm, di gran lunga più potenti e precisi nei tiri a lunga distanza: poco importa se i lanciatori erano da 20 anziché 32 colpi. I Mi-8 ebbero semplici ma nondimeno efficaci corazze nella zona dell'abitacolo, che essendo ampiamente vetrata era la più vulnerabile. Questo per cominciare, mentre l'incremento di pesi a bordo e il desiderio di aumentare le prestazioni portò ben prestoai motori TV-3-117 al posto delle TV-2 dei Mi-8, mentre i Mi-24 Hind ebbero le TV-3-117M. Così era possibile restare in hovering con un solo motore acceso e di decollare (con entrambi) anche a pieno carico da posizioni ad alta quota. Inoltre non va dimenticato che i Mi-24, per quanto raramente usati in questo modo, erano anche capaci di portare una squadra di soldati (che certo, ad alte quote specialmente dev'essere stata malconciliabile con il pieno di carburante e d'armi..), che poteva sparare da tutti i finestrini, apribili verso l'alto, con le rastrelliere poste sotto gli stessi per le armi portatili. Inoltre i Mi-24 avevano corazze in titanio e acciaio nella zona dell'abitacolo e corazze in titanio per serbaotoi, parte inferiore della cabina e componenti meccanici principali.