Storia di Roma/Da Pompeo a Cesare: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+immagini |
m Bot: apostrofo dopo l'articolo indeterminativo |
||
Riga 6:
[[Immagine:Pompey louvre3.jpg|thumb|Gneo Pompeo]]
Dopo la morte di Silla nel 78 a.C. i conflitti tra le varie classi romane continuava, infatti la dittatura silliana non era riuscita a trovare rimedio alla grave crisi; e inoltre Silla aveva pretesto di rinforzare il senato sottoponendo Roma al governo personale di un individuo che era riuscito a conquistarlo con le armi. Negli anni successivi alla morte di Silla, gli ultimi seguaci di Mario, si erano rifugiati nella Spagna organizzando un governo indipendente, guidati da [[w:Quinto Sertorio|Quinto Sertorio]]; a sconfiggerlo ci pensò [[w:Gneo Pompeo Magno|'''Gneo Pompeo''']] nel 72 a.C. e sedò anche la rivolta di [[w:Spartaco|Spartaco]] nel 71 a.C.
Nel frattempo a Roma i silliani si erano avvicinati alle classi dei cavalieri e popolari, permettendo così il consolato a Pompeo e [[w:Marco Licinio Crasso (console 70 a.C.)|'''Licinio Crasso''']], il più importante dei rappresentanti dei cavalieri. Al termine del consolato, nel 67 a.C. Pompeo ottenne un '''imperium extraordinarium''' (comando straordinario) della durata di tre anni, esteso a tutto il Mediterraneo per combattere i pirati, che con l'appoggio di Mitridate minacciavano i trasporti marittimi e i rifornimenti di viveri a Roma; in tre mesi Pompeo riuscì a liberare la minaccia dei pirati. Con il consenso popolare ottenne nel 66 a.C. un
Il console [[w:Marco Tullio Cicerone|Marco Tullio Cicerone]] scoprì la congiura nell'ottobre del 63 a.C. e attaccò Catilina al senato, con le famose ''Catilinarie'', costringendolo a fuggire in Etruria. Cicerone, intanto, aveva fatto condannare a morte '''senza processo''' cinque congiurati, violando la legge che consentiva ai cittadini romani di ricorrere al giudizio del popolo. Nel 62 a.C. Catilina e i suoi seguaci morivano contro l'esercito romano a Pistoia.
|