Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni
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Nave '''Giuseppe Garibaldi''' (551), incrociatore porta-aeromobili tutto-ponte, è l'ammiraglia della Marina Militare Italiana. L'unità, di base a Taranto, è stata la prima portaerei nella storia della Marina Militare Italiana dato che due precedenti portaerei, l'Aquila e lo Sparviero, furono approntate nel corso della seconda guerra mondiale ma non entrarono mai in servizio. E prima ancore c'erano stati studi per navi portaerei, ma mai approdati a niente di concreto. Uno prevedeva, negli anni '30, una nave con cannoni da 152 e 100 m, con corazzatura e 42 aerei di vario tipo BR.1, Ro.1 e CR.20.
L'unità, progettata per operazioni anti-sommergibile, dispone di una componente aerea che può, alternativamente, essere composta da un massimo di 12 aerei STOVL AV-8B Harrier II o 18 elicotteri SH-3D Agusta. Il ponte di volo, dalla caratteristica struttura disassata rispetto all'asse longitudinale della nave è dotato di un trampolino di lancio (sky-jump) ed è lungo 174 e largo 30 metri. Questo sky-jump, non dissimile da quello che si può vedere sulle navi classe 'Invincible', è segno di un
Continuando con le altre caratteristiche tecniche di questa nave, va segnalato che lo sky-jump riduce la corsa di decollo tipicamente del 30%, mentre le due coppie di stabilizzatori alari permette di operare con mare cattivo, con la riduzione del rateo di rollio sceso da 30 a 3 gradi, cosa indispensabile per assicurare le operazioni ognitempo. La presenza di un paio di elevatori da 15 t consente di far passare i velivoli tra il ponte e l'hangar due piani sotto, capace di ospitare 10 aerei o 12 elicotteri, con varie officine tutt'attorno, mentre l'hangar stesso è suddivisibile in 3 zone distinte da apposite paratie. La sua nascita è stata decisa dalla famosa 'Legge navale' del '75 che aveva lo scopo di rimettere in sesto la Marina, decisamente decadente negli anni '70 nonostante i due 'Audace', i due 'Impavido', le due 'Alpino', 'Doria', il Veneto, le 4 'Lupo' e i 4 'Toti'.
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La nave è equipaggiata con un sistema missilistico teleguidato basato su quattro lanciatori di missili antinave OTOMAT (sbarcati nel 2003) e sei tubi lanciasiluri da 324 mm in due impianti trinati. Il sistema di difesa antiaereo/antimissile della nave è composto da due lanciatori brandeggiabili Selenia "Albatros" ad otto celle per missili terra-aria (SAM) Aspide e da tre torrette binate dotate di cannoni leggeri Breda da 40 mm integrate nel sistema di difesa di punto tipo Dardo. Le misure anti-missile comprendono anche due lanciatori per chaff, flares, jammers ed un sistema ECM, ed è anche presente un sistema anti-siluri.
L'apparato di propulsione è del tipo COGAG con 4 turbine a gas costruite dalla Fiat su licenza della General Electric, che forniscono una potenza, a regime, di 82.000 HP (60 MW) ai due alberi motore e consentono una velocità massima di 30 nodi. La nave ha inolte un
Al momento del varo era il 'Garibaldi' era la portaerei in servizio più piccola al mondo, e tale è rimasta anche dopo: le dimensioni sono adeguate per far operare gli elicotteri, ma certo molto meno quando c'é una operazione continuativa con aerei da combattimento. La linea tipica è di 6-8 Harrier e 4-6 elicotteri Sea King o EH101. L'hangar in cui sono ospitabili, almeno in parte, questi apparecchi, è di dimensioni pari ad appena 110 x15 x 6 (altezza)m. Il ponte di volo è di 173,8x30,4 m. Lo sky-jump è angolato a 6 gradi, mentre esistono due elevatori a prua e a poppa, capaci di imbarcare anche gli elicotteri pesanti CH-47, che possono essere ospitati nell'hangar. Questo può contenere un massimo di 10 Harrier e 1 SH-3, oppure 12 SH-3 Sea King. Sul ponte di volo esistono 6 piazzole per il parcheggio, per cui la capacità non è difficile da calcolare: visto che di fatto in hangar, per rendere i movimenti pratici con gli elevatori, esiste spazio per 8 aerei o 10 elicotteri, il totale complessivo tra le macchine imbarcate è di circa 12-16. Inizialmente si parlava di trasferire a bordo di questa nave 16 Sea King, cosa probabilmente mai avvenuta, anche se questi elicotteri sono rimasti per anni gli unici a bordo: il debutto degli Harrier è avvenuto solo nel '93, con la missione in Somalia (erano solo 3-5 velivoli, il completamento del GRUPAER era ancora lungi dal compiersi).
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Quanto alle capacità di combattimento, la CAVOUR ha un equipaggio complessivo di 1.210 effettivi e questi sono rappresentati nel dettaglio da 451 marinai, 203 per il gruppo di volo, 140 del comando complesso per la quale la nave è stata pensata (come nave ammiraglia di task-forces), 325 effettivi per gli sbarchi e altri 91 in opzione ma per compiti particolari. Dopotutto anche la Garibaldi, a suo tempo, si diceva che potesse alloggiare 600 soldati per previ periodi, anche se la cosa apparentemente non si è mai concretizzata. In ogni caso la vera forza della nave ovviamente sta nei mezzi aerei, dai CH-47 dell'Esercito ai futuri JSF, anche se inizialmente ci saranno i pochi AV-8 e EH101, quest'ultimi però presenti anche nella versione, poco conosciuta, AEW, con un radar Selex-Galileo HEW-784 e link 11 (i 16 solo in futuro). Gli Harrier, armati con Sidewinder, da qualche anno hanno anche gli AIM-120B, bombe JDAM LGB guidate dal pod Litening II, mentre gli AW-101 standard hanno siluri e missili Marte ultimo modello, In tutto ci sono 8 spot per velivoli operativi e uno per elicotteri SAR e collegamento. Le capacità di carico come si diceva non sono eccezionali, nonostante tutto: fino a 18 apparecchi, che sono non tanto meglio di quanto fa la GARIBALDI (circa 14-16), mentre è possibile imbarcare 100 veicoli leggeri, o 50 corazzati, o 24 carri Ariete. VI sono due sale operatorie e un ospedale attrezzato in generale, con 40 posti letto e 82 di primo soccorso.
Per le missioni come nave comando, sotto la parte centrale del ponte di volo vi è un'area di 1.300 mq. Il sistema di gestione di dati ovviamente rappresenta lo stato dell'arte, con il CMS Combat Management System, derivato dal sistema degli 'Orizzonte' e da quello dei molto più modesti OPV 'Sirio'. IL CMS, costituito da una joint-venture di industrie per lo più italiane ha un sistema DTS di trasmissione dati a fibre ottiche, poi vi sono 5 computer tattici principali con 28 consolle multifunzione nella COC della nave (Centrale Operativa Combattimento) e una stazione separata d'emergenza, con altri 5 computer ma due sole consolle. PEr le operazioni di comando e controllo vi è un
Poi i sensori e i sistemi d'arma: radar di navigazione GEM Elettronica SPN-753G(V), radar per scoperta a bassa quota RASS RAN-30X, sistema SASS, per la sorveglianza passiva IR (Silent Acquisition Sub-System), radar di scoperta 3D Selex RAN-40L a poppa, e EMPAR sulla cupola di prua, sotto le solite (come sugli Orizzonte) due corone di sistemi ECM e ESM, che serve per scoprire bersagli vari e guidarvi contro gli Aster SAAM-IT; poi vi è la ESM ECM di Elettronica che sono gli stessi delle 'Orizzonte', coppia di lanciatori SCLAR-H di nuovo tipo a 20 canne ma modulari, sistema IFF Selex-SIR-R/S; poi vi è un TACAN Thales Italia, radar Selex Galileo SPN-720, sistema d'avvicinamento strumentale ognitempo Telephonics SPN-41 e EODS/DAPS per gli Harrier. Infine i due sistemi di sorveglianza elettro-ottica GEM ELettronica EOSS, e non manca nemmeno un sonar a scafo WASS SNA-2000 con predisposizione per il sistema di inganno siluri SLAT.
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