Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Wikificazione basilare AWB
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: apostrofo dopo l'articolo indeterminativo
Riga 204:
Nave '''Giuseppe Garibaldi''' (551), incrociatore porta-aeromobili tutto-ponte, è l'ammiraglia della Marina Militare Italiana. L'unità, di base a Taranto, è stata la prima portaerei nella storia della Marina Militare Italiana dato che due precedenti portaerei, l'Aquila e lo Sparviero, furono approntate nel corso della seconda guerra mondiale ma non entrarono mai in servizio. E prima ancore c'erano stati studi per navi portaerei, ma mai approdati a niente di concreto. Uno prevedeva, negli anni '30, una nave con cannoni da 152 e 100 m, con corazzatura e 42 aerei di vario tipo BR.1, Ro.1 e CR.20.
 
L'unità, progettata per operazioni anti-sommergibile, dispone di una componente aerea che può, alternativamente, essere composta da un massimo di 12 aerei STOVL AV-8B Harrier II o 18 elicotteri SH-3D Agusta. Il ponte di volo, dalla caratteristica struttura disassata rispetto all'asse longitudinale della nave è dotato di un trampolino di lancio (sky-jump) ed è lungo 174 e largo 30 metri. Questo sky-jump, non dissimile da quello che si può vedere sulle navi classe 'Invincible', è segno di un 'ovvia volontà: quella di costruire una nave che non fosse un'unità portaelicotteri, ma piuttosto portaeromobili con capacità V/STOL. Chissà se questa capacità venne adottata già al tempo dell'impostazione, oppure sia stata aggiunta quando i discussi (e discutibili) caccia del tipo Harrier dimostrarono tutta la loro utilità nel 1982, all'epoca della guerra delle Falklands? Sta di fatto che la scelta dell'aereo imbarcato sarebbe stata da allora molto difficile e sofferta, concludendosi nel 1989 soltanto, quando l'AV-8 Harrier II vinse contro il Sea Harrier inglese. Era forse scontato dato che era in effetti una macchina di seconda generazione: ma non era radarizzata e la sua grande ala gli riduceva di qualcosa la velocità rispetto all'aguzzo cugino inglese. In ogni caso, il programma vedrà le consegne tra il 1991 e il 1998 di 2 biposto TAV-8B prima, e di 16 monoposto AV-8B+ poi. Per sviluppare, sia pure con la collaborazione della Marina spagnola e dei Marines, questa nuova versione che combinava nella minuscola cellula dell'Harrier il radar (leggermente ridotto) dell'F-18, fu necessario e sufficiente un lungo periodo di tempo e sopratutto, dei costi che è difficile giustificare: per appena 16 caccia e due biposto d'addestramento operativo, la Marina Militare ha dovuto sborsare qualcosa come 1.600 mld (il doppio di quello che era stato preventivato appena pochi anni prima, già congruo), più che i 2 caccia 'De la Penne'. L'acquisizione, la gestione, e l'aggiornamento di questa squadriglia di aerei sarebbe stata un vero salasso per i bilanci della MM, e anche se indubbiamente utili, è difficile capire come siano arrivati a costare 100 miliardi di lire l'uno.
 
Continuando con le altre caratteristiche tecniche di questa nave, va segnalato che lo sky-jump riduce la corsa di decollo tipicamente del 30%, mentre le due coppie di stabilizzatori alari permette di operare con mare cattivo, con la riduzione del rateo di rollio sceso da 30 a 3 gradi, cosa indispensabile per assicurare le operazioni ognitempo. La presenza di un paio di elevatori da 15 t consente di far passare i velivoli tra il ponte e l'hangar due piani sotto, capace di ospitare 10 aerei o 12 elicotteri, con varie officine tutt'attorno, mentre l'hangar stesso è suddivisibile in 3 zone distinte da apposite paratie. La sua nascita è stata decisa dalla famosa 'Legge navale' del '75 che aveva lo scopo di rimettere in sesto la Marina, decisamente decadente negli anni '70 nonostante i due 'Audace', i due 'Impavido', le due 'Alpino', 'Doria', il Veneto, le 4 'Lupo' e i 4 'Toti'.
Riga 211:
La nave è equipaggiata con un sistema missilistico teleguidato basato su quattro lanciatori di missili antinave OTOMAT (sbarcati nel 2003) e sei tubi lanciasiluri da 324 mm in due impianti trinati. Il sistema di difesa antiaereo/antimissile della nave è composto da due lanciatori brandeggiabili Selenia "Albatros" ad otto celle per missili terra-aria (SAM) Aspide e da tre torrette binate dotate di cannoni leggeri Breda da 40 mm integrate nel sistema di difesa di punto tipo Dardo. Le misure anti-missile comprendono anche due lanciatori per chaff, flares, jammers ed un sistema ECM, ed è anche presente un sistema anti-siluri.
 
L'apparato di propulsione è del tipo COGAG con 4 turbine a gas costruite dalla Fiat su licenza della General Electric, che forniscono una potenza, a regime, di 82.000 HP (60 MW) ai due alberi motore e consentono una velocità massima di 30 nodi. La nave ha inolte un 'autonomia di circa 7.000 miglia (13.000 km) ad una velocità media di 20 nodi.
 
Al momento del varo era il 'Garibaldi' era la portaerei in servizio più piccola al mondo, e tale è rimasta anche dopo: le dimensioni sono adeguate per far operare gli elicotteri, ma certo molto meno quando c'é una operazione continuativa con aerei da combattimento. La linea tipica è di 6-8 Harrier e 4-6 elicotteri Sea King o EH101. L'hangar in cui sono ospitabili, almeno in parte, questi apparecchi, è di dimensioni pari ad appena 110 x15 x 6 (altezza)m. Il ponte di volo è di 173,8x30,4 m. Lo sky-jump è angolato a 6 gradi, mentre esistono due elevatori a prua e a poppa, capaci di imbarcare anche gli elicotteri pesanti CH-47, che possono essere ospitati nell'hangar. Questo può contenere un massimo di 10 Harrier e 1 SH-3, oppure 12 SH-3 Sea King. Sul ponte di volo esistono 6 piazzole per il parcheggio, per cui la capacità non è difficile da calcolare: visto che di fatto in hangar, per rendere i movimenti pratici con gli elevatori, esiste spazio per 8 aerei o 10 elicotteri, il totale complessivo tra le macchine imbarcate è di circa 12-16. Inizialmente si parlava di trasferire a bordo di questa nave 16 Sea King, cosa probabilmente mai avvenuta, anche se questi elicotteri sono rimasti per anni gli unici a bordo: il debutto degli Harrier è avvenuto solo nel '93, con la missione in Somalia (erano solo 3-5 velivoli, il completamento del GRUPAER era ancora lungi dal compiersi).
Riga 248:
Quanto alle capacità di combattimento, la CAVOUR ha un equipaggio complessivo di 1.210 effettivi e questi sono rappresentati nel dettaglio da 451 marinai, 203 per il gruppo di volo, 140 del comando complesso per la quale la nave è stata pensata (come nave ammiraglia di task-forces), 325 effettivi per gli sbarchi e altri 91 in opzione ma per compiti particolari. Dopotutto anche la Garibaldi, a suo tempo, si diceva che potesse alloggiare 600 soldati per previ periodi, anche se la cosa apparentemente non si è mai concretizzata. In ogni caso la vera forza della nave ovviamente sta nei mezzi aerei, dai CH-47 dell'Esercito ai futuri JSF, anche se inizialmente ci saranno i pochi AV-8 e EH101, quest'ultimi però presenti anche nella versione, poco conosciuta, AEW, con un radar Selex-Galileo HEW-784 e link 11 (i 16 solo in futuro). Gli Harrier, armati con Sidewinder, da qualche anno hanno anche gli AIM-120B, bombe JDAM LGB guidate dal pod Litening II, mentre gli AW-101 standard hanno siluri e missili Marte ultimo modello, In tutto ci sono 8 spot per velivoli operativi e uno per elicotteri SAR e collegamento. Le capacità di carico come si diceva non sono eccezionali, nonostante tutto: fino a 18 apparecchi, che sono non tanto meglio di quanto fa la GARIBALDI (circa 14-16), mentre è possibile imbarcare 100 veicoli leggeri, o 50 corazzati, o 24 carri Ariete. VI sono due sale operatorie e un ospedale attrezzato in generale, con 40 posti letto e 82 di primo soccorso.
 
Per le missioni come nave comando, sotto la parte centrale del ponte di volo vi è un'area di 1.300 mq. Il sistema di gestione di dati ovviamente rappresenta lo stato dell'arte, con il CMS Combat Management System, derivato dal sistema degli 'Orizzonte' e da quello dei molto più modesti OPV 'Sirio'. IL CMS, costituito da una joint-venture di industrie per lo più italiane ha un sistema DTS di trasmissione dati a fibre ottiche, poi vi sono 5 computer tattici principali con 28 consolle multifunzione nella COC della nave (Centrale Operativa Combattimento) e una stazione separata d'emergenza, con altri 5 computer ma due sole consolle. PEr le operazioni di comando e controllo vi è un' altro locale con 20 schermi di grandi dimensioni del tipo LSD e predisposizione per ben 212 consolle, di cui 72 installate che permettono di lavorare con il ssitema C4I MCCIS della Northrop Grumman. VI è un sistema di comunicazioni integrate Selex sulle varie frequenze ,anche satellitari civili e militari, link 11, 16 e 22, sistemi a TV a circuito chiuso, sistemi radio wireless con standard Tetra.
 
Poi i sensori e i sistemi d'arma: radar di navigazione GEM Elettronica SPN-753G(V), radar per scoperta a bassa quota RASS RAN-30X, sistema SASS, per la sorveglianza passiva IR (Silent Acquisition Sub-System), radar di scoperta 3D Selex RAN-40L a poppa, e EMPAR sulla cupola di prua, sotto le solite (come sugli Orizzonte) due corone di sistemi ECM e ESM, che serve per scoprire bersagli vari e guidarvi contro gli Aster SAAM-IT; poi vi è la ESM ECM di Elettronica che sono gli stessi delle 'Orizzonte', coppia di lanciatori SCLAR-H di nuovo tipo a 20 canne ma modulari, sistema IFF Selex-SIR-R/S; poi vi è un TACAN Thales Italia, radar Selex Galileo SPN-720, sistema d'avvicinamento strumentale ognitempo Telephonics SPN-41 e EODS/DAPS per gli Harrier. Infine i due sistemi di sorveglianza elettro-ottica GEM ELettronica EOSS, e non manca nemmeno un sonar a scafo WASS SNA-2000 con predisposizione per il sistema di inganno siluri SLAT.