Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-8: differenze tra le versioni

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Tornando all'impiego in azioni di sfondamento, nel 1944-45 i sovietici erano riusciti a costruire divisioni d'artiglieria con oltre 250 armi l'una, da usare come riserva dell'alto comando, da usarsi come carta 'pesante' nei momenti cruciali, per assicurare lo sfondamento o distruggere centri di resistenza.Il fronte di sfondaento era spesso di appena 10 km o meno per ciascuna divisione. Dopo Berlino i sovietici dimostrarono contro gli sventurati giapponesi ancora una volta la loro artiglieria, con un massimo di 20 battaglioni per km, pari a circa 250 artiglierie 'ruota-a-ruota'.
 
Poi certo, contro un 'aviazione tattica avanzata e truppe mobili la cosa era meno facile, o addirittura impossibile. Serviva una maggiore flessibilità d'uso e gittata. Serviva una maggiore mobilità e sopratutto serviva di non farsi distruggere dagli aerei interi schieramenti d'artiglieria nell'arco di minuti. Gli anni '50 non passarono invano: 6 nuovi pezzi d'artiglieria erano stati introdotti in servizio solo considerando il calibro superiore a 100 mm, mentre i trattori cingolati AT, lenti ma con una forte capacità di movimento e trazione, rendevano possibile un impiego di maggiore validità. Ma i semoventi? A parte i cannoni d'assalto SU-122 e 152, e i SU-76 che erano efficaci anche come artiglieria indiretta,i sovietici non realizzarono altro che giganteschi cannoni da 310 mm d'assedio, con capacità nucleare, per ruolo d'assedio. Erano mezzi immensi e del tipo 'tutto cannone' tipo gli M110 e M107, ma più costosi e lenti. Non erano intesi come armi divisionali o di corpo d'armata.
 
MA come detto prima, i sovietici furono invece molto attenti a: dotarsi di cannoni a lungo raggio da 130 mm o anche tipi diversi, oppure molto mobili come gli obici da 122mm; sofisticati sistemi antiaerei mobili d'artiglieria e missilistici; e sopratutto i lanciarazzi. I BM-13 avevano gittata di 8 km e scarsa precisione, ma i BM-21 raggiungevano, con maggiore precisione, 20 km. La massa totale era di 800 kg di peso per la testata, contro circa 200 kg. Le artiglierie erano diverse e migliori: gli D-30 o M1963 da 122 mm avevano gittata di 15 km contro 11 degli M1938 (tra le migliori e nondimeno meno note artiglierie del tempo di guerra a livello divisionale), e a parte questo potevano essere brandeggiati sui 360 gradi, utile certo per un impiego rapido controcarri con munizioni HEAT. Infine la precisione: a 10.6 km era di 24 m contro 35, dimezzando l'aera probabile d'impatto. Inoltre 20 m sono un raggio utile per coprire in maniera letale con le schegge un bersaglio, cosa molto meno vera per i 35 m. Aumentando la precisione, sempre che fondamentale dato che spesso i bersagli sono areali piuttosto che di punto, le munizioni richieste diminuiscono e calano la quantità di munizioni disponibili.
 
In ogni caso, dai primi anni '70 iniziarono finalmente a manifestarsi i risultati dei semoventi tattici, armi potenti anche se con gittata limitata dati i problemi posti da una torretta mobile e chiusa. Dal 1973 o anche prima iniziarono a comparire i semoventi 2S1 e 2S3 per le armi divisionali. Erano la versione, basata su scafi già disponibili, degli obici divisionali da 122 e 152 mm. In tutto vennero messi in produzione, in appena 9 anni, altri 6 tipi di obice da 152 mm, mortai da 120 e 240 mm, semoventi da 122, 152 e 203 mm. Il programma di semoventizzazione dell'artiglieria si dimostrò difficile e costoso: era già molto con i carri armati e con i mezzi per la fanteria, per non parlare poi dei semoventi antiaerei (i lanciarazzi sono molto meno costosi, ma pur sempre semoventi), figuriamoci pure l'artiglieria. Ma il problema era un' altro: le artiglierie non erano più mobilitate da animali da traino, ma da trattori cingolati oppure dai più rapidi ed economici autocarri 6x6, con sistema di regolazione della pressione degli pneumatici (sistema tipico dei sovietici e molto efficace per migliorare la mobilità sui tipi di terreno). L'artiglieria trainata era quindi mobile, e non tanto meno costosa di un singolo sistema semovente: la differenza maggiore era la protezione, specie contro agenti NBC, cosa non certo rara nell'epoca della Guerra fredda. Continuò anche l'introduzione dei cannoni trainati da 152 mm, ovvero i Mod. 1976 e 1986, in rimpiazzo degli eccellenti cannoni da 130 mm (granata da circa 45 kg a 28 km contro 33 e 27 km). Venne anche introdotto l'obice M1966 da 76 mm, someggiabile.
 
Ma non tutto era solo una questione di qualità ma anche di quantità: le artiglierie sovietiche erano, solo considerando quelle di oltre 100 mm, ben 25.000 nel 1973, all'epoca della Guerra del Kippur; ma nel 1989 queste erano arrivate a 62.000! E questo mentre i semoventi, presenti ma meno del 10% nel primo caso (e anche così era utile vedere come non fosse tanto meno numerosa di quella americana dello stesso tipo), nel secondo si arrivava a oltre il 40%.
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===Artiglieria semovente===
[[Immagine:M1974-sp-howitzer-19910304.jpg|300px|left|thumb|2S1]]Il primo dei semoventi d'artiglieria campale moderni (non contando né i cannoni d'assalto né i semoventi da 400mm su scafo Stalin per sparare granate nucleari) sovietici, capace di sparare soprattutto in tiro indiretto, era l'[[w:Semovente 2S1|2S1]] da 122mm, con uno scafo simile a quello dell'MT-LB e con un' obice da 122mm ricavato dal D-30. Esso è stato introdotto in quantità enormi, con 18 mezzi per reggimento su 3 batterie. Essi hanno una potenza di fuoco relativamente bassa a causa del calibro, ma sono anfibi senza preparazione.Identificati dal 1974
 
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