Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13: differenze tra le versioni
Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13 (modifica)
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Il Falcon fu ridenominato AIM-4 nel Settembre 1962.
La versione finale del Falcon originale fu la GAR-2B (successivamente AIM-4D), il quale entrò in servizio nel 1963. Era progettata come un
La USAF iniziò ad usare quest'arma nella Guerra del Vietnam sui caccia F-4D Phantoms. Le sue performance in combattimento furono particolarmente scarse, a causa degli alti tempi di raffreddamento del dispositivo di ricerca (dai 6 ai 7 secondi prima di diventare operativo, un'eternita nel combattimento aereo), una riserva di refrigerante limitata (il quale comportava che, una volta raffreddato il missile, veniva espulsa la riserva di azoto liquido, rendendo il missile inutilizzabile), carica esplosiva piccola, mancanza di innesco con sensore di prossimità. Purtroppo era incompatibile con gli altri missili quali gli AIM-9 e AIM-7, almeno i caccia che l'avevano inizialmente non erano dotati di tali capacità. I Phantom D portarono questo armamento in azione in Vietnam, non abbatterono nessun MiG-19 ma 4 MiG-17 e un solitario MiG-21. Le proteste verso l'uso di questo missile, che al più poteva essere valido per la difesa contro i bombardieri, ma troppo lento in termini di tempi di reazione contro i caccia pur essendo l'AIM-9D la versione per combattimenti aerei. Alla fine fu ritirato nel 1969 per essere rimpiazzato dal superiore AIM-9 Sidewinder.
*AIM-9C, AIM-9D: I modelli C e D sono entrambi realizzazioni dello stesso modello, lo SW-1C costruiti dalla Motorola e dalla Ford rispettivamente, le quali introducono il nuovo motore a razzo Rocketdyne Mk.36, il quale fornisce un raggio d'azione maggiore (circa 8 km anziché 3.7), ed un nuovo sistema di guida che era abbinato al radar APQ-94 dell'F-8C Crusader. Il -9C era in effetti una variante SARH (semi-active radar homing, guida radar semi attiva) per l'F-8 Crusader ma si dimostrò inutilizzabile, mentre il 9D offriva un sistema IR raffreddato con azoto liquido, con un duomo in fluoruro di magnesio. Il modello -9D offriva un campo visivo più ristretto a causa della sagomatura della punta, ma un sistema di tracciamento della rotta più veloce, alette più grandi comandate da attuatori più potenti ed una testata da 22,4 libbre che rimpiazzava quella da 10. Si trattava di un missile di capacità maggiori ai tipi precedenti, in servizio specificatamente per l'US Navy, da 2.87 m e 88 kg, e si sarebbe fatto valere negli ultimi anni in Vietnam e in altri conflitti.
*AIM-9E, AIM-9E-2: Il nuovo sistema di ricerca raffreddato con celle di Peltier conferisce la capacità di un'acquisizione più veloce. Lo AIM-9E possiede un sistema di guida migliorato ed un
*AIM-9G, AIM-9H: l'AIM-9G era la prima versione ad includere il sistema cosiddetto SEAM (Sidewinder Expanded Acquisition Mode, modo di acquisizione espanso), praticamente una testa cercante dello AIM-9D migliorata con la collaborazione di un sistema di designazione da parte del caccia lanciatore (vennero utilizzati anche caschi di designazione, poi però abbandonati), ma fu subito reso obsoleto dal nuovo AIM-9H. Quest'ultimo fu il primo modello ad offrire una limitata capacità ognitempo, così come una elettronica allo stato solido ed superfici di controllo a doppio-delta, che permettevano una migliore manovrabilità rispetto ai modelli più vecchi. Il sistema SEAM poteva scaricare i dati dal radar del vettore oppure acquisire il bersaglio direttamente dalla testa cercante del missile.
[[Immagine:AGM-88 HARM on FA-18C.jpg|320px|left|thumb|]]
Il missile [[w:AGM-88 HARM|AGM-88 HARM]] è un missile antiradar della Texas Instruments (la stessa dello AGM-45 Shrike) che ha cambiato il modo di fare la guerra contro le difese aeree. Esso è un missile di 360 kg, molto veloce (Hig-speed Anti Radiaton Missile) per non dare tempo sufficiente a spegnere i radar, con una velocità prossima a Mach 3. Ha una testa di ricerca molto flessibile ed una traiettoria programmabile per essere lanciato anche con angoli di 90 gradi su bersagli predeterminati, ma spesso è usato con lancio in direzione generica del bersaglio, in caso questo si attivi, e ciò rende l'HARM un
[[Immagine:F-4G 37FW AIM-7F AGM-65A AGM-88 1988.JPEG|250px|left|thumb|Un F-4G completo di Maverick, Sparroe e Harm]]
La chiamata radio che viene effettuata dai piloti dopo un lancio di un AGM-88 è "Magnum", ma originariamente era 'bear'. Pare che gli irakeni, quando sentivano per radio questa parola fossero molto lesti a spegnere tutti i radar. L'Irak aveva missili moderni, anche se non erano certo la maggioranza, per le difese aeree: SA-6 e SA-8 in particolare. Pare che il SAS britannico catturò addirittura una batteria di quest'ultimo missile. Era necessario per capire che caratteristiche avessero i SA-8 in dotazione agli irakeni e ci si fece pochi scrupoli ad organizzare un'operazione del genere, utilizzando elicotteri Mi-8 ex-DDR per simulare macchine irakene similari. L'Intelligence, per la guerra elettronica, è estremamente importante.
[[Immagine:AGM-65 M-48 post impact.jpg|250px|left|thumb|Ecco l'effetto di un AGM-65 su di un carro M-48 usato come bersaglio. I Maverick furono davvero una sgradita novità per i carristi]]
Il missile AGM-65 è stato impiegato in numerosi conflitti degli ultimi 30 anni, rivoluzionando le capacità tattiche degli aerei: lanciare un missile preciso e letale, con una buona gittata, a distanze di km e senza doverlo guidare ulteriormente, per giunta con lanciatori tripli per rendere un caccia capace di portarne parecchi anche senza privazioni significative per gli altri carichi utili. Oltre che nel conflitto del Kippur, gli israeliani hanno impiegato tali missili nelle numerose operazioni belliche compiute, come l'invasione del Libano meridionale del 1982, dove venne usato soprattutto per distruggere le rampe di lancio dei missili SAM siriani. Gli iraniani lo hanno usato già dal 1976 per la distruzione di una colonna di carri iracheni, durante un
L'uso maggiore di tale famiglia di missili è stata quella fatta, specialmente dagli F-16 Falcon,F-15 Eagle e A-10 Thunderbolt durante l'Operazione Desert Storm per attaccare obiettivi, specialmente corazzati, ma oltre 5000 missili sono stati lanciati in quei 42 giorni di guerra su praticamente ogni tipo di obiettivo tattico. Tali missili potevano essere portati in grappoli di 3 armi sotto ciascuna ala, oppure in rampe singole.
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