Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Spagna-2: differenze tra le versioni

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La PRINCIPE DE ASTURIAS, ordinata il 29 maggio 1977, impostata nel 1979 nei cantieri della Empresa Nacional Bazan di Ferrol, varata il 22 maggio 1982, provata in crociera nel 1987 (dimostrandosi mezzo valido e maneggevole) e consegnata il 30 maggio 1988. Con un dislocamento di 17.000 pc. è una grossa portaelicotteri/portaerei VSTOL lunga 195 m, costruita con criteri di relativa economicità: essa di fatto è un progetto americano per una Sea Control Ship (del famoso studio di progettazione Gibbs & Cox), ovvero una nave economica al posto delle grandi e costosissime portaerei, mai realizzata tuttavia per l'US Navy che al più le ha avvicinato nelle funzioni le portaelicotteri d'assalto anfibio. Questo progetto nacque inizialmente nel 1971. Di fatto, peraltro, gli spagnoli l'hanno 'spagnolizzata' e l'hanno trasformata in un mezzo navale relativamente originale, a cominciare dal molto pronunciato sky-jump a prua, e 4 alette stabilizzatrici, ampliamento del 30% della superficie di volo, miglioramenti della nave nel ruolo di nave do comando di gruppo navale. Le dimensioni erano (tra parentesi i dati della Garibaldi, per un raffronto): 195,9 m di lunghezza (180,2), ponte di volo 175 m (173,8 m), sky jump 46 m con elevazione fino a 12 gradi (6), con altezza sul ponte massima di 4,8 m. larghezza massima 24,4 m (23,4), massima del ponte di volo 32m (30,4). Dislocava 16.700 t (13.370), con equipaggio di 588 oltre 766 per il reparto di volo (massimo 550+275). Lo sky Jump è lungo 46,5 m con un'altezza massima sul ponte di 4,8 m. L'hangar ha dimensioni sufficienti per 17 velivoli e altri 12 sono ospitabili sul ponte di volo.
 
La velocità, definibile come 'media', è di quasi 26 nodi grazie a 2 turbine LM-2500 da 23.000 hp l'una (32 con 4 LM-2500 da 80.000 hp), collegate ad un 'unica elica in configurazione COGAG: ovvero, per le andature normali è innestata solo una turbina, mentre l'altra interviene per le andature elevate. Non vi è quindi nessuna differenza nel tipo di motori che intervengo nelle variazioni di velocità, ma solo il numero, soluzione estremaemnte semplice anche se si presta a problemi di vulnerabilità e manovra. L'autonomia, nonostante il 'tutto turbine' ha 7000 miglia a 20 nodi (idem). I radar di bordo sono 5, oltre a uno secondario, più sistemi IFF, comunicazione, ECM, e un CIC per il controllo e combattimento.
 
La nave è difesa da 4 Meroka siti perimetralmente. Sono i [[w:CIWS|CIWS]] standard della Marina spagnola, di concezione nazionale. Si tratta di un sistema che condivide con il Phalanx il minimo calibro indispensabile, il 20 mm, ma non si tratta di un sistema gatling, ma con ben 12 cannoni da 20 mm con due schiere sovrapposte di canne, il che tra l'altro garantisce un volume di fuoco di ben 9000 colpi al minuto, anche se la dotazione di colpi (1440) non è migliore di quella del Phalanx e quindi l'autonomia è pari a 2-3 volte meno in termini di tempo di fuoco. Difficile piuttosto capire come mai non si siano abbandonati i vecchi cannoni Hispano-Suiza (con canna enormemente lunga, 120 calibri) e si sia puntato, per ottenere la stessa cadenza di tiro con meno armi, su 8-9 Rh-202 oppure un paio di Vulcan Phalanx. Degno di nota è che le armi hanno maggiore energia cinetica dei proiettili del Phalanx, ma non è chiaro se abbiano proiettili decalibrati per penetrare meglio le testate dei missili perforanti, e quasi di sicuro non hanno proiettili DU che ne massimizzerebbero l'efficacia.
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===MCM, ausiliarie e velieri===
In termini di navi MCM la dotazione di vecchie navi riguardava 12 dragamine: gli oceanici 'Guadalete' e i costieri 'Bluebird' americani. Per rimpiazzare questa flotta, almeno in buona parte, sono stati ordinati i cacciamine 'Segura'. Queste modernissime navi costruite in GRP, pesanti 550 t a pieno carico, sono nient'altro che i 'Sandown' inglesi modificati e si riconoscono per il fumaiolo elegantemente sdoppiato sui fianchi della struttura, quasi a mò di traghetto moderno,piuttosto che sito al centro come al solito in un 'unica grossa struttura. Essi hanno avuto una ordinazione per 2 serie nel 1993, e sono entrate in servizio dal 1999. Le navi della prima serie sono 4, tutte in linea nel 1999-2000 con sonar AN/SQQ-32, sistemi di controllo NAUTIS-M e due popolari ROV PAP-104 Mk 5 francesi, ma costruiti su licenza (si tratta senza dubbio del sistema teleguidato di maggior successo in questo campo). le navi della prima serie sono la SEGURA (M-31), SELLA (M-32), TAMBRE (M-33), TURIA (M-34), impostate nel 1995-98 e varate nel 1997-99. La seconda serie ha visto la realizzazione di DUERO (M-35) e TAJO (M-36) con capacità anche di caccia mine. Altre risorse sono il comando UBMCM , ovvero i sommozzatori antimine, dipendenti dal Comando sommozzatori di Cartagena, e la nave appoggio cacciamine DIANA, una ex-corvetta classe Descubierta convertita, ecco perché mentre le altre navi sorelle hanno attualmente la serie P- come pattigliatori, la DIANA ha la sigla da unità MCM di M-11.
 
Infine, le navi ausiliarie hanno ricevuto una notevole attenzione, dopo una lunga fase di trascuratezza (abbasanza comprensibile visto che si stentava a mettere in servizio una prima linea di unità navali). Negli anni '90 sono arrivate la JOSE PATINO e la MARQUES de la ENSANADA. Il primo è un rifornitore da 22 nodi e 17.000 t standard, di progetto olandese-tedesco, con un CIWS Meroka e sistemi per il rifornimento di 13.000 t di materiali e carburante nonché capacità di assistenza logistica anche per aerei. L'altra nave ha invece 19.000 t di dislocamento ma solo 16 nodi, una petroliera capace di rifornimento ma senza capacità di manutenzione.