Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-4: differenze tra le versioni

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'''Blindati''':
I cingolati della serie YW-531 o K-63 hanno dato origine ad un nuovo blindato, il Type 90, un mezzo da combattimento per la fanteria meccanizzata. Prima di descriverlo, ecco una più che doverosa descrizione del predecessore. Quest'ultimo è un mezzo corazzato tutto sommato definibile come 'grazioso', con una struttura piuttosto corta e con una piastra corazzata relativamente inclinata, ma non quanto nel caso del BMP, semmai si tratta di una configurazione intermedia tra quella e quella specie di scatola su cingoli che è l'M113. Ha struttura in acciaio saldato, una blindatura che lo protegge solo dalle armi portatili leggere (congruamente con la sua massa di circa 10 t), una tendenza piuttosto fastidiosa a bruciare quando colpito, controbilanciata però da altre qualità come l'affidabilità meccanica, una buona mobilità, capacità anfibia, e versatilità per quello che sostanzialmente è l'M113 cinese, un mezzo di poche pretese e proprio perché versatile, facile ad adattarsi. L'equipaggio ha a disposizione una mitragliatrice pesante che è la versione cinese della DshkM sovietica, facilmente riconoscibile per il voluminoso freno di bocca. Vi è una rampa di carico posteriore. Le versioni sono molte: per esempio, i semoventi d'artiglieria, limitati ma semplici ed economici. Per esempio, l'equivalente cinese del 2S1 è un semovente da un obice da 122mm in postazione scoperta, il meglio che si poteva fare con un veicolo del genere, e molto migliore di un cannone trainato, anche se rudimentale. Un' altro mezzo è il lanciarazzi da 19 colpi da 130 mm, che lancia razzi disposti su due file sovrapposte da 9 e 10 colpi. La gittata è di appena 10 km con testate da circa 10 kg, essendo questi razzi molto più corti di quelli da 122 sovietici, pure prodotti su licenza. Lo scafo se non altro è totalmente protetto superiormente. Entrambi questi sistemi sono utilizzati per le unità corazzate, specie a livello divisionale. Nella loro limitatezza, erano il meglio che si poteva fare con quanto disponibile. Largamente esportati, per esempio in Albania e Irak, sono stati prodotti a migliaia.
 
L'evoluzione ha portato, tramite il modello avanzato Typ 85/YW-521H al Type 90, più schiacciato (per poca gioia dell'equipaggio) per essere più sfuggente e con un miglior profilo balistico. La motorizzazione con un diesel Deutz BF 8L 413F da 320hp o del più potente modello 'C' da 360Hp. Le ruote per ciascun cingolo sono ancora 5 (caratteristica unica dei mezzi di questo tipo, combinate con 3 rulli di rinvio). FInalmente presente un sistema di protezione NBC, serbatoi esterni per ridurre le conseguenze di eventuali incendi (ma non certo per migliorare la protezione degli stessi, è un dilemma simile a quello del VCC italiano), mitragliatrice con una robusta corazza di difesa su tutti i lati a mò di torretta aperta. Numerosi i modelli prodotti: portamortaio da 81 ,82 o 120 mm, sistema missilistico controcarro (con 4 lanciamissili dei missili SACLOS Red Arrow da km di portata), semovente lanciarazzi, d'artiglieria da 122 mm, carro recupero. A proposito di cacciacarri, il Type 85 aveva già un componente controcarro con torretta per 4 RED ARROW 8 da 3 km di gittata.
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Non bastando questo sistema, venne ideato anche dalla NORINCO un modello con motore ausiliario da ben 70hp, e sopratutto il potente semovente Type 45 che con la struttura del precedente Type 83 (con obice da 152 mm, simile al 2S3 sovietico) modificata a sufficienza per istallare la nuova bocca da fuoco. Si tratta della prima versione semovente del cannone 'modello Bull', con una massa di 32 t, diesel da 525 HP, 5 uomini di equipaggio, 30 colpi di riserva perlopiù nella grossa torretta, sistema di navigazione terrestre e data link per il comando di batteria. Insomma, un veicolo semovente tra i più moderni e potenti degli inizi degli anni '90. Infine, la stessa bocca da fuoco venne provata con successo sugli affusti degli obici da 152 mm M-47 e cannoni M-46. Il sistema di comando e controllo di batteria ha un veicolo con 4-5 uomini con sistema di elaborazione dati che consente una reazione in circa 30 secondi per eseguire il tiro di controbatteria.
 
Il pezzo maggiore era però un 'artiglieria trainata da 203 mm, pezzo di calibro oramai piuttosto desueto ma potente, con una gittata da 40 km, fino a 50 con munizioni a gittata prolungata, superando tutti gli altri pezzi d'artiglieria dell'epoca, persino il 2S7 sovietico, che era inferiore di circa 3 km.
 
Quanto ai lanciarazzi, tra le novità dell'epoca il WM-80 da 273 mm e il Type 90 da 122 mm. Quest'ultimo era l'evoluzione del Type 81 che era una sorta di clone del potente sistema sovietico BM-21. La gittata, grazie ad un nuovo motore a razzo, simile probabilmente a quello dei Sakr egiziani o dei FIROS italiani ha un congruo aumento a 30 km dai 20,4 originari, e il veicolo 6x6 su cui è installato consente di ricaricare altri 40 razzi in pochi secondi, già pronti su di un pianale di ricarica. Un telone protettivo ricopre il lanciarazzi per protezione e per mimetizzare il veicolo come un normale autocarro. È possibile anche un lanciarazzi di questo tipo sullo scafo del semovente Type 83. La sua distribuzione era a livello divisionale. Per il corpo d'armata il WM-80 offriva invece un braccio ben più lungo, persino 'troppo' per un razzo non guidato. I razzi erano sistemati con un lanciatore da 8 colpi lungo 4,885 m, portato su di un autocarro 8x8 con motore da ben 525 hp. I razzi sono stabilizzati sia per lenta rotazione che per alette, pesano ben 505 kg e hanno una testata da 150 kg. Sopratutto, hanno una gittata fino a 80 km,superiore a quella dei FROG-7(70 km) ma non a quella dei BM-30(90km)