Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina-2: differenze tra le versioni
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Gli '''Alouette III''' vennero invece consegnati nel 1974, con un totale di 14 macchine, imbarcabili anche su navi. 4 di queste affondarono assieme alla nave che li aveva a bordo, e le rimanenti (circa 10, forse meno) restavano le uniche in carico alle fregate e caccia, ora che non erano più oprativi i due Lynx. Quando l' 'Almirante Brown' venne usato nel Golfo, aveva un paio di Alouette, armabili con missili AS-11 o 12 e utilizzabili come macchine SAR.
6 S-2E Tracker erano pure presenti nella base di Espora, con 3 sole macchine nei primi mesi del 1991, perché le altre erano in fase di ammodernamento per sostituire i motori, cosa da effettuarsi in Israele. La perdita, dovuta presumibilmente ad una pianata di un motore, di una macchina il 27 novembre 1990 con i tre uomini di equipaggio è stata l'unica in una carriera di oltre 20 anni di servizio, proprio all'alba dell'aggiornamento previsto ai motori. La dotazione di questi aerei comprendeva boe sonore e MAD, oltre a siluri e bombe di profondità. Un
A Trelew vi era invece la Escuadrilla n,6, con 3 L-188A Electra, comprati come mezzi civili e modificati in una sorta di P-3 Orion. Altri 3 L-188PF erano utilizzati per il trasporto, come anche i 3 F.28 a reazione, tutti basati sulla base di Ezeiza. Le loro missioni comprendevano anche viaggi per passeggeri, date le grandi distanze da coprire.
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====Artiglieria semovente<ref>Cicalesi, J.C. e Rivas, Santiago: ''Artiglieria semovente argentina in Patagonia'', RID marzo 2007 pagg 78-81 </ref>====
Il sistema campale più moderno dell'America latina, tra tutte le artiglierie semoventi monotubo, si trova, ancorché in piccolo numero, proprio in Argentina. La storia è recente, ma le radici molto 'stagionate'. Ecco per sommi capi come si è arrivati all'attuale situazione. Negli anni '70 la OTO-Melara ha costruito, assieme a Germania e UK la nuova artiglieria trainata FH-70, da 155/39mm e 24 km di gittata. Essa era sotto guida inglese- nonostante che il British Army ne avesse ordinate solo poche decine- mentre la versione semovente SP-70 era sotto responsabilità tedesca. Il programma del semovente riguardava una torretta installabile sullo scafo di un carro armato: visto che si richiedeva, per una artiglieria pesante, uno scafo pesante, tanto valeva, si pensò, utilizzare lo stesso scafo dei carri armati, senza nemmeno cambiare la posizione del motore da posteriore ad anteriore. L'idea era interessante, ma in pratica il limitare lo spazio per gli artiglieri praticamente alla sola torretta non ha mai convinto del tutto; e così i semoventi più moderni sono tornati alla vecchia conformazione, a parte l'2S19 sovietico/russo. Il carro armato-semovente ha avuto un certo successo, vennero realizzati sistemi come il CGT francese, me l'SP-70 venne abbandonato nel 1987 dalla Germania e a quel punto, terminato totalmente. La Germania continuò con quello che divenne l'FH-2000, la Gran Bretagna aveva pronto l'AS-90, mentre l'Italia avrebbe seguito la Germania, ma nel frattempo aveva approntato un sistema noto come Palmaria, che aveva un bocca da fuoco da 41 calibri, molto simile a quella dell'FH-70 e con prestazioni analoghe. La OTO-Melara aveva anche prodotto il clone del Leopard 1, ovvero l'[[w:OF-40|OF-40]] e l'aveva venduto ad una nazione del Golfo in piccolo numero. Il maggiore sviluppo fu quello del semovente Palmaria e dell'antiaereo OTOMATIC, entrambi con scafo derivato da quello dell'OF-40 ma la vera novità era la torretta, il che rendeva il sistema installabile anche su altri carri armati similari. Il Palmaria venne comprato da Gheddafi, ma non ebbe seguito con l'E.I. L'Argentina, dall'altra parte dell'Oceano aveva nel frattempo fatto la scommessa di sviluppare una nuova famiglia di mezzi cingolati, come il Brasile stava facendo con i ruotati. La scelta cadde sul Marder tedesco, da cui la Thissen sviluppò, a partire dal 1974, due mezzi: il carro TAM e il VCTP da trasporto truppe, in un
Questi semoventi sono in grado di sparare fino a 4 colpi al minuto, con una raffica di 3 in 30 secondi. La cadenza di tiro massima prolungata è di un colpo ogni 3 minuti per un'ora (ovvero 20 colpi in tutto). La riserva di proiettili è di 30, 23 in torretta con un sistema semiautomatico di fuoco che aiuta il ritmo di tiro, con il ritorno all'alzo del cannone-obice che aveva prima della ricarica (deve essere eseguita con l'arma a 0 gradi). La gittata arriva a 20 km, 24 con le munizioni migliorate, 30 con quelle a razzo. La torretta è in alluminio, ha una mitragliatrice e 8 lanciagranate. Da notare che essa non è inficiata dalla disposizione del motore: il TAM ha il motore anteriore, come il Marder da cui deriva. IL layout è quindi adatto al 100% per il ruolo, meglio che nel caso del Palmaria. La massa, nonostante la torre in alluminio, supera le 42 t. L'aiuto ai semoventi è dato da veicoli portamunizioni, che sono dotati di un nastro trasportatore capace di rifornire il mezzo in 10 minuti, più rapidamente di quanto sia possibile sparare i colpi. Originariamente venivano usati veicoli Isuzu, ma erano autocarri dalla mobilità limitata rispetto ai cingolati.
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