Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq: differenze tra le versioni

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Quanto ai bombardieri, da rilevare che nel 1962 già cominciò ad operare con 8 Tu-16, di cui 6 erano operativi all'epoca della guerra del '67, quando attaccarono la base di Tel Nov con due aerei, uno dei quali abbattuto. Fu l'incursione più in profondità dell'aviazione araba contro Israele. Nel '72 vennero consegnati altri 6 aerei Tu-16K-11, ampiamente usati nella guerra contro l'Iran come bombardieri, lanciamissili, aerei ECM e lanciatori di nuvole di chaff. Infine nel 1987 4 cloni cinesi H-6 vennero comprati. Gli ultimi efficienti i questa guerra vennero distrutti tutti eccetto uno dagli attacchi aerei ad al-Taqaddum nel '91 da attacchi aerei americani.
 
Quanto ai Super Etendard, questi facevano parte dell'Operazione Sugar, avviata nell'ottobre del 1983 assieme a 20 missili AM.39 Exocet. Questi erano già usati dagli Irakeni con i Super Frelon, ma per avere maggior raggio d'azione e sopratutto, maggiori possibilità di sopravvivenza agli attacchi dei caccia nemici, erano necessari aerei ad alte prestazioni. In attesa dei Mirage F.1 furono così usati dal marzo del 1984. Uno andò distrutto dai caccia e un altro pare si schiantò al ritorno tra la primavera e l'estate del 1984. Da notare che i Super Etendard in parola erano lo stesso numero di quelli che quasi sconfissero la Royal Navy, ma vennero consegnati non con 5 ma con ben 20 AM.39, il che sarebbe stato determinante per le sorti della guerra in Sud Atlantico, ma questo totale in questo contesto non fu altro che funzionale a causare danni alle petroliere iraniane, non certo all'affondamento della loro flotta. Insomma, qui non era più un problema di danni materiali, ma di scelte strategiche: se agli inglesi una decina di navi affondate sarebbero state fatali, per il traffico mercantile iraniano nemmeno varie dozzine di navi colpite risultarono insopportabili, specie considerando la diluizione di tali perdite durante diversi anni. I premi assicurativi aumentarono notevolmente, ma il petrolio era ed è risorsa per la quale vale la pena di rischiare e il 98% delle navi passava indenne contro la minaccia irakena.
 
Dall'aprile del 1981 iniziarono le consegne dei Mirage F.1EQ e EQ-2, aerei multiruolo che ebbero una buona riuscita sopratutto come caccia. Ma il loro dispiegamento operativo iniziale, nel dicembre 1981, vide contro gli F-14 iraniani tra le 4 e le 6 perdite, di cui parecchie direttamente sopra il Kuwait. Gli aerei francesi se non altro contribuirono con i missili R.550 Magic Mk.1, che erano armi ben superiori rispetto agli Atoll, specie al primo tipo con testata non raffreddata. Tant'é che alcuni Sidewinder (B o forse un tipo più avanzato) vennero ceduti dalla Giordania prima dei Magic e degli AA-8 Aphid, altra arma efficace anche se a corto raggio. Poi giunsero i Mirage F.1EQ-5 con il Cyrano IVM e missili antinave AM.39, che ebbero molto successo e pubblicità durante la guerra, ma che subirono anche diverse perdite, specie contro gli F-14, di cui pare che uno riuscì, nel febbraio del 1988, ad abbattere ben 3 esemplari. C'erano anche problemi tecnici con l'avionica e i missili. Gli aerei vennero ampiamente usati anche per tirare gli Exocet contro le piattaforme petrolifere e poi, negli ultimi 12 mesi di guerra, azioni combinate con i MiG-23, 25 e Su-22, lanciando missili e poi attaccando con le bombe. Una delle principali zone da colpire erano le installazioni della penisola di Kharg, che peraltro era pesantemente difesa dai sistemi contraerei e dai caccia iraniani. Si trattava di un bersaglio piuttosto lontano dai confini -circa 225 km- per cui era necessario ricorrere agli aerei migliori, dato che il più diffuso dei caccia irakeni, il MiG-21, era appena in grado di raggiungere la zona con un pieno carico di armi. Vicino al-Faw, il 12 febbraio 1986, una batteria di missili HAWK avrebbe abbattuto 7 o 9 aerei irakeni di vario tipo, essenzialmente MiG e Sukhoi.