Esperanto/Frasi semplici: differenze tra le versioni

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==Frasi interrogative semplici (risposta sì-no)==
In esperanto non bisogna cambiare l'ordine delle parole per fare una domanda, vige sempre la libertà lasciata a chi parla. Le domande che richiedono una risposta di tipo sì-no, per chiarezza devono essere precedute dalla particella "ĉu". Infatti (come vedremo in seguito) tutte le altre domande sono chiaramente indicate da una parola che corrisponde alle italiane: quanto, come, dove, quando ... ma il tipo di domande sì-no si dovrebbe capire solo dal tono della voce, e per una lingua internazionale non è abbastanza (il tono in cui un cinese pone una domanda potrebbe non essere sempre interpretato come tale da un italiano). All'inizio, tanto per abituarsi, lo si può mentalmente tradurre come "è vero che ... ?" oppure come "sì o no, ... ?"
 
*Affermazione: '' La floro estas bela.'' = Il fiore è bello.
*Domanda: '' '''Ĉu''' la floro estas bela? ''( = [dimmi,Sì o sì-no, / è vero che] il fiore è bello?)
*Risposta: ''Jes'' (sì). '' Ne'' (no).
 
Si noti che ''ne'' in esperanto traduce sia il "no" che il "non" italiani, la distinzione si capisce a seconda del contesto:
*'' "'''Ĉu''' lia frato estas malbona?"'' - ''"'''Ne''', li '''ne''' estas malbona, li estas bona!"'' = "Suo fratello è cattivo? - "No, egli non è cattivo, è buono!"
 
'''Nota''': La particella “''ĉu''” deriva dalle lingue slave (quasi certamente dal polacco “''czy''”, che approssimativamente si pronuncia come “''ci''” in italiano). Ma si noti la somiglianza tra la funzione del “''ĉu''” dell’esperanto e quella del “''che''” del romanesco (e dell’italiano “dialettizzato” parlato informalmente dai romani):