Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/America latina: differenze tra le versioni

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L'America Latina propriamente detta è sopratutto rappresentata dal Sud America nonché dai tanti piccoli stati centrali, ma anche da Cuba e le altre isole dei Caraibi. Specialmente nel settore andino e amazzonico, vi sono molti più indigeni di quanti ne rimasero nel Nord America dopo le campagne di conquista e come dimostrano anche le recenti svolte politiche, il loro peso, finalmente (dopo secoli di oppressione e vita ai margini della società), comincia ad essere percepibile. L'America del Sud è una terra ricchissima di ogni sorta di beni e materie prime, dall'acqua, al legno, a miniere di ogni tipo. Ma la malagestione prima del periodo coloniale e poi di quello degli stati indipenti non hanno consentito di creare una società giusta e pacifica, fino a non molto tempo fa afflitta da dittature militari di destra, e attualmente dal problema della criminalità del narcotraffico, che in Messico nel 2008 ha provocato oltre 5.000 morti richiedendo persino di schierare l'esercito in un vano tentativo di arginare le violenze delle bande armate.
 
L'America Latina, militarmente parlando, è poca cosa, almeno se comparata agli standard europei. Del resto da un lato, nonostanteNonostante le difficoltà sociali ed interne, tra le sue nazioni non vi sono attriti così forti da richiedere insensate corse al riarmo, sebbene nel settore andino le cose siano tutt'altro che assolutamente pacifiche, e sebbene l'Argentina e il Brasile sono da sempre in competizione per il ruolo di leader dell'America Latina. Si pensi solo alla corsa agli armamenti navali dell'inizio del XX secolo. Le dimensioni relativamente piccole degli eserciti della regione, e la scarsa quantità di armi disponibili sono un frutto di molti fattori concomitanti. Uno di questi è l'influenza americana (nel senso di Stati Uniti), che ha fatto da arbitro alle dispute e ha deciso di volta in volta chi armare e chi no, finendo col tempo per ridurre il più possibile gli aiuti militari, per lo più collegati alla lotta ai narcos. Così gli F-16 Venezuelani sono stati gli unici venduti in Sud America per circa un quarto di secolo. Altri fornitori non sono mancati, con la Gran Bretagna che ha venduto squadriglie di bombardieri Camberra quasi a tutti, mentre la Francia ha concretizzato il sogno del volo a mach 2 vendendo, tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70 una o due squadriglie di Mirage a un pò tutti (all'epoca, specie dopo la guerra del '67, erano diventati un vero 'status symbol'). I mezzi corazzati non sono presenti che in piccole quantità e sopratutto di tipo leggero, dato il territorio difficile (montagne o foreste), mentre sempre il territorio ha suggerito piuttosto la creazione di un gran numero di reparti speciali e di forze leggere, spesso indistinguibili da unità paramilitari (i tristemente famosi 'squadroni della morte'). Nel settore navale, invece, un pò tutte le principali nazioni della regione sono piuttosto ben messe, con lunghe coste da difendere (essenzialmente dai pirati), e una tradizione marittima di tutto rispetto, fin dai tempi in cui compravano incrociatori corazzati e navi da battaglia in Europa attorno al 1900. Negli anni '50 ebbero un gran numero di navi ex-USN, come i 'Brooklyn' (salomonicamente distribuiti tra Cile e Argentina). Gli Europei contribuirono essenzialmente con navi olandesi per il Perù, mentre negli anni '70-80 vennero consegnate numerose navi dall'Italia (le corvette Esmeraldas e le fregate 'Lupo'), Germania (sottomarini della famiglia U-209 e unità MEKO 140 e 360), e poi, specie per Cile e Brasile, il contributo britannico. Praticamente la flotta che nel 1982 batté gli Argentini alle Falklands venne ceduta, entro pochi anni, al Cile (ancora governato da Pinochet) e anche Brasile.
 
Quanto ai confronti militari, l'unico di grandi dimensioni e valenza è stato proprio il conflitto della Gran Bretagna contro l'Argentina, sconfiggendo nettamente quest'ultima, sia pure con perdite non indifferenti anche per le forze di Londra. Questa è stata l'unica misura diretta delle capacità tra una potenza europea e l'omologa argentina. Il fatto che Buenos Aires sia stata battuta dai britannici è ancora più significativo, se si considera che si trattava di un affezionato cliente dell'industria britannica (tra cui SAM, bombe aeree, Camberra e persino gli unici due cacciatorpediniere Type 42 esportati) nonché degli aerei (A-4 e Mirage/Dagger) usati con successo dagli Israeliani per battere gli Arabi (i Dagger erano effettivamente ex-HHA). Nonostante tutto ciò e la vicinanza alla madrepatria, tutti gli sforzi argentini furono vani di fronte alla determinazione inglese di riprendersi l'arcipelago conteso, a suo tempo sede di baleniere ma all'epoca importante sopratutto come base avanzata per lo sfruttamento delle risorse nascoste nell'Antartide, se e quando queste sarebbero state convenientemente accessibili.