Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo: differenze tra le versioni

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Per quello che riguarda la bibliografia, si tratta sopratutto di riviste specializzate, come RID, PD, Aerei e altre ancora. Questo libro a tutti gli effetti è basato largamente su queste fonti giornalistiche, che lo scrivente conosce da molto tempo e ha imparato a rispettare ed apprezzare, anche se non sempre a condividere. Inoltre i libri specializzati sono costosi e non facilmente reperibili. Di fatto, quest'opera è in non piccola misura una 'celebrazione' di queste pubblicazioni periodiche. Per salvare dall'oblio e dall'usura i tanti, interessanti e corposi articoli che contengono e tramandare la conoscenza del 'meglio' di questi lavori. Peccato che le foto e i disegni siano indisponibili per la riutilizzazione, ve ne sarebbero moltissimi di grande interesse, ma é destino che questi vadano mestamente perduti. Lo stesso per enciclopedie dei tempi passati, come Armi da guerra, la migliore e più completa di cui lo scrivente abbia conoscenza, una pubblicazione dallo stile infallibilmente inglese, molto corretta e accurata nelle informazioni, ottimamente tradotta dalla De Agostini e, ultimo ma non per merito, nata in una era che rappresentava il culmine della Guerra fredda: attorno alla metà degli anni '80, quando scenari da 'Day After' non erano affatto irrealistici, anzi. All'epoca non solo vi era il massimo del dispiegamento di armi e arsenali, ma vi erano anche come mai prima d'allora informazioni abbondanti e di grande importanza, che anche quando superate dagli sviluppi successivi, sono di grande interesse foss'anche per la lettura di come 'allora' le cose erano intese. Non raramente adesso accade, specie nelle fonti web meno accurate, che l'origine di tanti programmi militari attualmente ben conosciuti e diffusi, sia poco o nulla riportata, amputando una componente fondamentale per la comprensione della loro genesi. Per quello che riguarda le note, ancora non sono state implementate: ma sia detto chiaramente, quest'opera richiede mesi per essere in qualche modo completata e per modo di dire: in pratica quest'opera è concepita per non essere MAI completata, volendo approfondire la ricerca non finiremmo praticamente mai, e per giunta, qualcuno potrebbe travisare interpretando il titolo come 'F.A mondiali dal 1945 al 2100', cosa che non corrisponde al vero e certo non alle intenzioni: il XIX secolo,sia detto chiaramente, è inteso solo come 'ponte' tra la fine del XX secolo e la redazione di questo libro; inoltre non è la descrizione di come le F.A si presentano adesso che interessa veramente. Quello che è vero oggi potrebbe non esserlo più domani, ma questo libro non è concepito per seguire tutte le F.A. per il XIX secolo; per quello ce ne sarà eventualmente un altro, da far scrivere ai posteri per forza maggiore. Quanto alle note, queste sono inizialmente assenti ma andranno messe. Per facilitare il compito, se lo scrivente non riuscisse ad ultimare la sua opera, praticamente ogni volta che si scrive qualcosa si fornisce poi la fonte d'informazione o quantomeno un link. In questo modo è possibile capire praticamente sempre da dove le informazioni vengono, ed eventualmente notificarle nel testo.
 
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Data la crescita e la diversificazione dell'opera, e le dimensioni decisamente fuori da una qualunque pratica 'stampabilità', per chi volesse eventualmente trasferire il libro su carta, ho deciso di operare delle suddivisioni di nuova concezione. Il fatto è che si tratta di un libro partito con la previsione di stare entro un paio di MB, mentre invece attualmente è già arrivato a diverse volte tale valore, pari quindi a migliaia di pagine se stampato; così è chiaro che, per la vastità dell'argomento e per il risultato, ancora parziale, esso non è più un semplice libro, ma una vera collana di testi, che spaziano dalla struttura militare alle guerre, alle tecnologie. Dividere nettamente le F.A. dai propri strumenti e dalla propria storia è pressoché impossibile e produce risultati incomprensibili. Per esempio, se nell'Esercito il sistema d'arma 'base' è il fante armato, nel caso dell'Aviazione questa è necessariamente da raccontare tramite i suoi mezzi, gli aerei. Ancora più integrata è la condizione delle Marine, che praticamente esistono attraverso le loro flotte, più che dipenderne semplicemente in termini di capacità operativa (per esempio, una forza aerea potrebbe anche essere principalmente costituita da una rete radar di scoperta abbinata a sistemi contraerei, con una componente aerea pressoché trascurabile, come accadde per esempio al Vietnam durante la guerra con gli Americani).
 
Così, piuttosto che dividere il libro in settori, tanto è valso, dopo lunga riflessione, dividerlo in zone geografiche che descrivono, con una collana di libri dipendenti, l'interezza dell'argomento. In più, dato che guerre e conflitti sono importanti e complessi, e che le armi sono oggetti sempre più sofisticati e capaci di una loro vita 'autonoma' anche rispetto alle forze armate che li hanno adottati (a maggior ragione se sono 'articoli' ampiamente diffusi, esportati, e apparsi in una moltitudine di varianti e versioni diverse), quanto piuttosto collegate ai sensori e ai sistemi di calcolo (così da fare il cosidetto 'sistema d'arma'), alla fine è tutto sommato giusto dare anche ad entrambi un contesto semi-autonomo. In tal modo è possibile ottenere una visione d'insieme dell'argomento e al contempo, con apposite sotto-categorie, scendere nei dettagli, aprendo dei testi specifici più piccoli. Questo tornerebbe molto utile anche per eventuali versioni PDF degli stessi, quando saranno sufficientemente maturati. Il template originario, invece, data la sua utilità nel 'saltare' con un paio di click da una pagina a qualsiasi altra, mi pare giusto trattenerlo, come utile strumento per l'utente che si trovasse a voler viaggiare velocemente attraverso l'opera completa.
 
 
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