Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq: differenze tra le versioni

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Quanto ai MiG-21MF, nel '73 erano in carico al 17 Sqn, ma ancora indisponibili in addestramento con il nuovo e più sofisticato modello di Fishbed. In tutto ne giunsero 40 nel '73, sufficienti per potenziare notevolmente le difese aeree irakene.
 
Ma il problema successivo era all'epoca sopratutto la guerriglia contro i Kurdi nel Nord del Paese, tanto da sfiorare anche un confronto diretto su larga scala con il potentissimo vicino: la Persia dello Shah Palevi, che supportava la ribellione kurda. Questo appoggio con armi moderne ai guerriglieri causò in particolare perdite pesanti nel novembre del '74, quando l'IrAF si decise ad usare i suoi nuovi Tu-22B, capaci di stare al di fuori del raggio dei missili SAM forniti dagli Iraniani ai Kurdi.
 
Anche così, la situazione era talmente pesante che nel '75 vi fu il famoso incidente dello Shatt al-Arab, quando una brigata corazzata irakena mosse oltre confine per un'azione diversiva, data dalla volontà di ridurre l'attenzione degli Iraniani nel settore del Kurdistan. Ma una ventina di blindati irakeni vennero distrutti dai Phantom iraniani armati con missili AGM-65 Maverick, nell'arco di pochi minuti, e gli Irakeni furono poi costretti a negoziare il trattato di Algeri che cancellò il supporto destabilizzante che gli Iraniani stavano dando ai ribelli kurdi del nord-Irak.
 
Nel frattempo nuovi aerei stavano arrivando in Irak. Già ai tempi del Kippur, l'Irak si stava impegnando a mettere in servizio benn 80 aerei deltipo Su-20, la molto migliorata versione a geometria variabile del Su-7. Vennero ordinati poco dopo i Blinder: 14 Tu-22B e 2 Tu-22U da addestramento, 10 e 2 consegnati entro il 1979, destinati ad al-Taqddum e H-3/al-Wallid. Sarebbero stati in servizio con il 7° squadrone da bombardamento del 4° stormo composito. Inizialmente vennero pilotati da consiglieri sovietici, quando entrarono in azione contro i Kurdi dal settembre del '74. In seguito avrebbero avuto una parte importante contro l'Iran, ma subendo anche perdite pesanti, di cui 4 dai soli F-14.
 
Per l'epoca della guerra del Golfo, l'Iran si stava attrezzando per ricevere 240 aerei ed elicotteri dall'URSS, e i primi F.1EQ francesi, 16 aerei in tutto. Tuttavia, come la guerra iniziò, i Sovietici e i Francesi smisero di fornire aerei, pensando che la guerra sarebbe stata questione di poche settimane e che gli Irakeni non erano i migliori clienti della situazione, data la loro azione offensiva contro l'Iran. Ricominciarono le forniture, ma non prima del dicembre del 1980.
 
Per gli Irakeni la guerra non iniziò il 22, ma il 4 settembre, perché effettivamente le battaglie di frontiera erano cominciate prima di allora. Avevano comprato come principali caccia tattici i primi MiG-23, che offrivano un maggior raggio rispetto ai MiG-21, ma non erano migliori come avionica e certo non erano un mezzo all'altezza degli F-14. Tra il 13 settembre e la fine di gennaio 1981 pare che almeno 40 vennero abbattuti tra MiG-23 da caccia e MiG-23BN da attacco. Così il compito di attacchi aerei efficaci cadde sopratutto sui Su-20 e 22, non privi di limiti, ma progressivamente aggiornati e resi capaci per la prima volta di usare armi stand-off tra gli aerei tattici irakeni. Ma ben presto i veri protagonisti della guerra divennero i MiG-25, sia caccia che bombardieri-ricognitori, e i Mirage F.1. I sovietici provarono in Irak anche molti loro aerei avanzati, come i Tu-22KD con missili AS-4, MiG-23ML, MiG-25RBT e BM, e MiG-27. I Francesi prestarono 5 Super Etendard nel 1983, in attesa dei Mirage F.1 armati con gli Exocet. Almeno uno andò perduto per via delle difese iraniane, i cui sistemi HAWK, F-4 e F-14 dimostrarono d'essere avversari molto pericolosi.
 
Anche i Mirage F.1 erano andati ad aggiungersi alle risorse irakene, ma anche alle loro perdite, con una cinquantina su 112 circa perduti durante la guerra. La commessa meno soddisfacente fu quella per 140 MiG-23MS del '73, che poi vennero ridotti ad appena 20 in servizio essenzialmente con il 23° squadrone e poi con l'84° dal 1982. Uno venne portato a Vhadati, in Iran, da un disertore quel dicembre, e dato che gli iraniani non avevano preso cura di portarlo dentro uno dei loro hangar protetti, venne distrutto poi da un attacco aereo irakeno diverse ore dopo, quando ci si era accorti di cosa era successo a quell'aereo. Quanto ai Tu-22, dal 1981 ne vennero ceduti 4 del tipo Tu-22K con equipaggiamenti antiradar, per colpire le installazioni radar iraniane, ma almeno due vennero distrutti e i missili AS-4 nell'occasione non si dimostrarono armi efficienti, pur se almeno 200 vennero consegnati. Quanto ai velivoli ad ala rotante, i Mi-25 arrivarono solo in piccoli numeri, tanto che solo non più di 8 erano disponibili nel 1980, tutti per il primo stormo dell'aviazione dell'esercito. Non è chiaro invece come andarono le cose con i MiG-23 di seconda generazione. Pare che i primi di questi erano in realtà dei tipi ML o MLA sovietici di uno squadrone incaricato di proteggere i velivoli degli squadroni più importanti appena forniti, come i Tu-22. I Su-22 cominciarono ad arrivare nel '76 e dal 1982 ebbero missili Kh-23 e 25.
 
Quanto ai bombardieri, da rilevare che nel 1962 già cominciò ad operare con 8 Tu-16, di cui 6 erano operativi all'epoca della guerra del '67, quando attaccarono la base di Tel Nov con due aerei, uno dei quali abbattuto. Fu l'incursione più in profondità dell'aviazione araba contro Israele. Nel '72 vennero consegnati altri 6 aerei Tu-16K-11, ampiamente usati nella guerra contro l'Iran come bombardieri, lanciamissili, aerei ECM e lanciatori di nuvole di chaff. Infine nel 1987 4 cloni cinesi H-6 vennero comprati. Gli ultimi efficienti i questa guerra vennero distrutti tutti eccetto uno dagli attacchi aerei ad al-Taqaddum nel '91 da attacchi aerei americani.
 
Quanto ai Super Etendard, questi facevano parte dell'Operazione Sugar, avviata nell'ottobre del 1983 assieme a 20 missili AM.39 Exocet. Questi erano già usati dagli Irakeni con i Super Frelon, ma per avere maggior raggio d'azione e sopratutto, maggiori possibilità di sopravvivenza agli attacchi dei caccia nemici, erano necessari aerei ad alte prestazioni. In attesa dei Mirage F.1 furono così usati dal marzo del 1984. Uno andò distrutto dai caccia e un altro pare si schiantò al ritorno tra la primavera e l'estate del 1984. Da notare che i Super Etendard in parola erano lo stesso numero di quelli che quasi sconfissero la Royal Navy, ma vennero consegnati non con 5 ma con ben 20 AM.39, il che sarebbe stato determinante per le sorti della guerra in Sud Atlantico, ma questo totale in questo contesto non fu altro che funzionale a causare danni alle petroliere iraniane, non certo all'affondamento della loro flotta.