Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-5: differenze tra le versioni

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Uno dei missili più famosi della storia, l’[[w:SA-6 Gainful|SA-6 Gainful]], Kub nel nome originario sovietico, è un’arma mobile, con guida radar semiattiva e motore a statoreattore per massimizzare la gittata rispetto alla massa. L’SA-6 è un’arma moderna e precisa, ed è diventato famoso nella guerra del Kippur, quando venne impiegato per la prima volta, ma in seguito ha avuto meno successo. In ogni caso, è un missile che ha rappresentato un problema considerevole per gli aerei tattici occidentali. Uno degli ultimi successi fu l’abbattimento, nel 1995, dell’F-16 di Scott O'Grady. Non ha equivalente navale. I sistemi KUB sono inquadrati in reggimenti, che nel caso dei sistemi sovietici erano ripartiti su 5 batterie con 4 lanciatori tripli l'una.
 
*Gittata di circa 18-14 km
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*testata: 9 kg
*Gittata: 8-12 km
 
 
 
 
===Missili balistici tattici<ref>Po, Enrico: ''I missili balistici del KBM Bureau'', RID gen 2001</ref>===
 
I primi missili tattici balistici sovietici erano i famosi 'Scud', entrati in servizio nel '57, contemporaneamente ai primi FROG. Gli Scud erano inizialmente del modello 'Scud-A' secondo la denominazione NATO, ed era trasportato da un carro cingolato JS-III modificato. Esso era pesante appena 4.400 kg e la testata da 40kT era lanciabile solo entro i 130 km. Nel '65 venne fuori invece lo 'Scud-B', stavolta su autocarro MAZ-543 8x8. Verso il 1970 comparve lo 'Scud-C', un missile molto più controverso dalla carriera meno sicura. In ogni caso, si rilevava che nel '78 esistessero in URSS 520 missili Scud-B e C, ma questo totale dev'essere forse correlato al totale dei lanciatori, non certo quello dei missili di per sé, se si pensa che solo in Afghanistan ne sono stati tirati oltre 2.000 e che poi essi e le loro copie sono stati usati ampiamente nella 'guerra delle città' tra Irak e Iran. Gli Scud erano usati a livello di Armata o Gruppo di Armate, in brigate missili Scud con comando, 3 batterie su 3 lanciatori e 3 mezzi di ricarica. Vari i clienti degli 'Scud', che hanno raggiunto un'elevata diffusione. La Libia ha ricevuto ben presto gli Scud-B e poi i 'C'. Almeno i primi, se non anche i secondi, sono stati usati per tentare di colpire Lampedusa nel 1986, come ritorsione per l'attacco americano. Mentre si stimava che l'SS-23 fosse ancora in servizio in appena 10 lanciatori nel 1982, all'epoca si stimava vi fossero 550 Scud in servizio nell'URSS.
 
Lo Scud è stato importante per l'operatività che ha consentito, anche se la precisione non è mai stata molto buona per obiettivi limitati. Nondimeno, sebbene spesso paragonato alla V-2, di questa era pesante la metà e con un diametro pari anch'esso alla metà del massimo dell'arma tedesca, di cui almeno parzialmente è tecnologicamente figlio. Con la possibilità di essere trasportato e lanciato da un unico mezzo ad alta mobilità, con una preparazione al lancio di minuti, la sua capacità di fuoco e sopravvivenza sono ben superiori rispetto ai vecchi missili tedeschi, che dovevano essere trasportati smontati e rimessi insieme prima del lancio. Con uno Scud è possibile uscire con l'arma già caricata, percorrere fino a 250 km, lanciare e ritornare senza rifornimento ed entro una notte. Così è stato possibile mandare a vuoto quasi tutte le missioni (circa 3.000) fatte dagli Alleati durante la guerra contro l'Irak nel '91. Gli Irakeni usavano anche gli Al-Hussein con una sezione di serbatoi allungata che permetteva oltre 600 km di portata, consentendo loro di essere superiori al modello base, ma con molta meno precisione.
 
SS-1C 'Scud-B':
*Dimensioni: 11,4 x0,84 m
*Pesi: 6.370 kg, testata 1.000 kg da 40-100 kT o HE, o chimica
*Gittata: 80-280 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 930 m a 180 km per lo Scud B, 1.100 m a 450 km per lo 'Scud-C'; motore a razzo monostadio liquido e sistema INS di prima generazione.
 
 
Il successivo SS-12 'Scaleboard' è invece un'arma del '69, simile come capacità al Pershing americano di qualche anno prima e come tale si tratta di un avanzato sistema, basato al solito su di un mezzo ad alta mobilità. Era assegnato ai comandi di Gruppo d'armata con apposite brigate costituite come quelle dei più piccoli 'Scud' e come questi ha un MAZ da trasporto 8x8, del tipo 537. In tutto ne sono stati schierati 60 lanciatori e già nel '77 ne venne realizzato un successore, l'SS-22, che entro il 1982 era arrivato a circa 60 rampe, più degli SS-23 e della trentina di SS-21 stimati all'epoca in carico all'Armata Rossa. Esso era migliorato come precisione e la testata era ridotta a 550 kT per un CEP di 320 m, mentre la gittata aumentava almeno a 880 km. Entrambi i sistemi consentivano alle forze sovietiche di colpire obiettivi a media distanza dal fronte in alternativa all'aviazione. Lo 'Scaleboard' è stato il primo missile tattico sovietico a propellente solido e dall'aspetto assai massiccio, non è chiaro perché sia stato così rapidamente sostituito date le sue caratteristiche, quando molti FROG e Scud erano invece lasciati ancora in servizio negli anni '80.
 
*Dimensioni: 11,25 x 1,05 m
*Pesi: 8.800 kg, testata 1.250 kg da 800 kT
*Gittata: 220-280 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 480 m a 800 km; motore a razzo monostadio solido e sistema INS di seconda generazione.
 
 
Quanto ai FROG, essi divennero disponibili come arma per la divisione, quando i razzi nucleari analoghi erano piuttosto assegnati, in ambito NATO, dal corpo d'armata in su, segno evidente di come i Sovietici considerassero capillare l'uso delle armi nucleari sul campo di battaglia. FROG significa Free Rocket Over Ground, ed entrarono in servizio nel '57 con le versioni più vecchie, il che, assieme agli 'Scud', significò un notevole potenziamento delle capacità nucleari sovietiche. I vari FROG-1/5 erano su mezzi cingolati, inclusi quelli anfibi tipo PT-76 che ebbero un 'mini-FROG', il modello 3. Il FROG-6 è da addestramento e così in pratica l'unico mezzo rimasto negli anni '80 era il FROG-7 del '65, su ZIL-135 6x6, per ogni divisione (o almeno quelle di maggiori qualità) motorizzata e corazzata, con un battaglione su comando e due batterie su due lanciatori l'una. La versione 7a ha testata atomica da 550 kg e quella 7b una chimica da 390. Gli Egiziani, tra gli altri, lanciarono almeno diversi FROG-3 e 7 e così i FROG-2 e 3 da parte siriana sul Golan, mentre i primi tirarono anche 3 Scud. Almeno un FROG sarebbe stato abbattuto dagli Israeliani con i missili HAWK, stando a quanto dichiarato. A metà anni '80 l'URSS aveva 680 lanciatori FROG-3 e 7, i Bulgari 36 FROG-7, DDR 24 FROG-7, Cecoslovacchia (30 FROG-3 e 7), Ungheria (24), Polonia (52 FROG-3 e 7), Romania (30 FROG-3 e 7). Tra le nazioni fuori del Patto di Varsavia c'era la Yugoslavia (16 FROG-7), Egitto (12), Siria (24), Libia (48), Siria (24), Yemen del Sud (12), tutti con il più recente modello -7, mentre Cuba aveva 50 FROG-4 e la Corea del Nord 50 FROG-5 e 7.
 
Questi semplici anche se non molto precisi razzi richiedevano 30 minuti per la preparazione al volo, possibilmente con l'ausilio di un servizio meteorologico per calcolare il vento in quota. La sua versione navale è il FRAS, che è un vettore -poco diffuso- per cariche di profondità nucleari o anche siluri ASW entro gittate di 30 km circa, e relativa rampa di lancio. Era in servizio quantomeno negli incrociatori 'Moskva', ma poi è stato sostituito dal più costoso missile Sylex che ha anche capacità antinave.
 
FROG-7:
*Dimensioni: 9,1 x0,55 m
*Pesi: 2.200 kg, testata 550 kg da 10-200 kT o 550 kg HE, o 390 chimica
*Gittata: 11-70 km con testata HE, max 180 con carica nucleare (forse da 2.000 kg)
*Caratteristiche: CEP 450-700 m a 40-65 km ; motore a razzo monostadio solido<ref>Per queste armi di prima generazione: Armi da guerra 4</ref>
 
 
 
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