Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-2: differenze tra le versioni

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Il Mirage 2000 ha un ottimo apparato fly-by-wire, che consente il volo controllato da 100 nodi un su, con l'acrobazia possibile da 120 nodi. L'aereo riesce a restare controllabile anche nella scampanata, con i piloti francesi che a quanto si dice hanno fatto spesso gare non ufficiali di velocità massima "in retromarcia". Il Mirage ha una capacità di carico massima nominale di 9g. ma può arrivare in sovraccarico a 11 e come massimo a 13.
 
Il pilota, con il radar RDM può ingaggiare prevalentemente bersagli ad alta quota, su di un raggio massimo di 90 km e pratico di circa 65. Il radar RDI ha una capacità nominale massima di 150km150 km, ma il nuovo RDY può anche eseguire il tracking di più bersagli simultaneamente, con la possibilità di ingaggiare almeno 4 bersagli simultaneamente con i Mica, entro un raggio di almeno 50 km. Un piccolo aereo da combattimento come l'Alpha Jet ha una sezione radar frontale di circa 1,5 m², e nondimeno può essere agganciato a circa 80 km, appena meno in modalità look-down. La manovrabilità del Mirage è eccellente e non vi sono vizi di volo particolari, grazie al sistema di controllo computerizzato di volo che corregge eventuali errori del pilota. All'atterraggio, il Mirage ha un assetto cabrato che rende assai difficile vedere bene verso il basso, ma la velocità di atterraggio è ragionevolmente bassa. Slat estratti, elevoni abbassati a 25 gradi, freni aerodinamici attivati (ma sono poco efficaci se non ad alta velocità) e la macchina tocca terra con sicurezza.
 
Per quello che riguarda il Mirage 2000-5, l'aggiornamento avionico già usato dall'Aeronautica francese era notevolmente superiore, come capacità, di quanto fosse disponibile prima. Se necessario il rullaggio si può iniziare in meno di un minuto, mentre l'allineamento della piattaforma INS al decollo richiede 8 minuti per settare adeguatamente il Mirage al decollo. Nel Mirage 2000-5 Mk 2 scendono a 4 minuti. L'avviamento non necessita di fonti energetiche esterne, ma nemmeno di una costosa APU (Auxiliary Power Unit): come sulle automobili, bastano le batterie di bordo, una semplificazione notevole. Il decollo avviene con una rotazione a 130 nodi dell'aereo e staccata dalla pista a 145 in meno di 700 metri complessivi. Ottimo l'autopilota. Il radar RDY è stato migliorato a tal punto, che un grosso airliner è visibile a non meno di 130 km. Ma sopratutto, le prestazioni sono notevoli verso aerei a bassa quota e-o di ridotta traccia radar.
Un piccolo aereo da combattimento come l'Alpha Jet ha una sezione radar frontale di circa 1,5 m², e nondimeno può essere agganciato a circa 80 km, appena meno in modalità look-down, ovvero 38 miglia (70 km) se con una separazione verticale di circa 3.000 m contro un bersaglio in volo a 300 m sul mare, una prestazione impensabile per radar di vecchia generazione (nel caso degli F-16 e JA 37 Viggen si parlava di circa 50-55 km) e con un aggancio per i missili già a 60 km circa. Un caccia da 5 m2 di RCS (sezione radar frontale dell'aereo) lo sarebbe ad oltre 90 km. Con l'avionica della sottoversione Mk 2 i valori sono ulteriormente aumentati di circa il 15%, quindi un caccia tipico sarebbe addirittura agganciabile ad oltre 100 km, circa il doppio della gittata dei missili di bordo. La modalità per ingaggi multipli e ricerca contemporanea è la TWS, che permette di seguire 24 bersagli, uguagliando la capacità del sistema degli F-14 (di due categorie più grandi rispetto ai caccia Mirage 2000), inseguendone 8 con simboli a triangolo o a quadrato a seconda delle formazioni di cui fanno parte. I comandi HOTAS sono 9 sulla barra e addirittura sulla manetta, per avere tutto 'sotto controllo'. Il ripetitore dello schermo radar o FLIR del cruscotto, piccolo ma provvisto di una lente d'ingrandimento che lo rende facilmente visibile nei dettagli, è installato tra questo e l'HUD consente parimenti di guardare al di fuori senza mai mettere lo sguardo dentro l'abitacolo, razionale ma piuttosto stretto, mentre il casco è molto leggero, consentendo di non sforzarsi molto in caso di virate ad alto numero di g.
 
La manovrabilità del Mirage è eccellente e non vi sono vizi di volo particolari, grazie al sistema di controllo computerizzato di volo che corregge eventuali errori del pilota. Contro l'aggressor tipico usato dall'aviazione francese, l'Alpha Jet, è possibile ottenere una migliore maneggevolezza con angoli d'attacco fino a 29 gradi, e un rateo di rollio fino a 270° sec, con un sistema FBW che consente di non essere vittime di manovre troppo 'brusche' che possono far perdere conoscenza, passando in maniera più 'morbida' ad accelerazioni fino a 9 g, 11 in sovraccarico forzando il sistema computerizzato (a proprio rischio e pericolo). Il sistema FBW non ha mai causato, con eventuali avarie, la perdita di Mirage 2000 nell'aviazione francese, e questo nonostante manovre piuttosto atipiche, come veloci scampanate in cui i piloti mandano giù il Mirage scivolando di coda verso terra dopo una manovra verticale. I sistemi avionici comprendono anche ECM interne e datalink con altri aerei per scamiarsi informazioni. La possibilità di tirare due missili MICA con datalink (per aggiornarli sulla posizione del bersaglio) più quella di altri due senza datalink (per distanze minori o bersagli meno manovranti) è pure presente, consentendo ingaggi multipli; l'Mk 2 consente di tirare 4 MICA con il datalink e due senza, superando abbondantemente il normale carico dell'aereo, ovvero 4 missili sotto la fusoliera, più uno-3 serbatoi e due Magic (o MICA IR). Nonostante le piccole dimensioni dell'HUD, la gestione di tutto questo sistema è agevole grazie a 3 schermi multifunzione che coprono, assieme a delle pulsantiere, tutta la superficie dell'abitacolo, senza nemmeno un orizzonte artificiale meccanico, ma solo qualche indicatore ad 'orologio'. Il radar in modalità cartografica ha scale di presentazione da 1x1 a 6x6 miglia, e poi miglioramenti nel set dell'Mk 2, tra cui un TFR automatico, che è solo un 'allerta di prossimità del suolo' nell'Mk 1, che consente un pilotaggio manuale a bassa quota. Per l'attacco vi sono modalità aria-suolo come il classico CCPI e nella modalità aria-aria varie funzioni entro le 10 miglia, che diventano 15 nell'Mk 2. I missili IR hanno testate asservibili al radar per indicare loro dove mirare. In manovra il Mirage 2005 può arrivare a 12 g se si disinserisce il sistema computerizzato, mentre la potenza, per quanto non esuberante, consente di tirare 8,5 g perdendo relativamente poca velocità, a 3.000 m di quota (scendendo in virata da 440 a 370 nodi). Il motore non ha una particolare economia di funzionamento e può capitare che una missione dimostrativa in combattimento e navigazione duri non più di 70 minuti, consumando circa 3 t di carburante nel contempo.
 
All'atterraggio, il Mirage ha un assetto cabrato che rende assai difficile vedere bene verso il basso, ma la velocità di atterraggio è ragionevolmente bassa. Slat estratti, elevoni abbassati a 25 gradi, freni aerodinamici attivati (ma sono poco efficaci se non ad alta velocità), angolo di 14° con avvicinamento a 140 nodi e atterraggio a 130, e la macchina tocca terra con sicurezza<ref>Nativi, Andrea: ''Il volo sul Mirage 2005'', RID gen 2001 p. 24-31</ref>.
 
Il Mirage 20005 Mk 2 fu proposto come caccia 'gap-filler' all'AM per il dopo Tornado ADV, per un totale di 22 monoposto e 6 biposto, ma essendo aerei nuovi costavano il 25% in più della proposta americana per gli F-16, pur essendo di questi più moderni ed efficienti. La proposta francese era allettante, ma poi l'influenza americana, l'impiantistica e le armi di bordo (tutte di tipo piuttosto standardizzato nella NATO, differentemente dai sistemi francesi) hanno fatto sì che l'aereo francese venisse alla fine scartato.
 
===Il Rafaele===