Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Svezia-3: differenze tra le versioni

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===Navi===
[[File:Swedish_Torpedo_Boat_T133.jpg|330px|right|thumb]]
Le unità veloci d'attacco navale (FAC, fast-attack vessels) Classe '''Spica''' sono diventate ben presto le principali unità della marina svedese, almeno tra quelle di superficie. Infatti i vecchi cacciatorpediniere, un pò come hanno fatto gli israeliani, sono stati posti fuori servizio per essere rimpiazzati da queste nuove unità navali che concentrano in sé una notevole potenza offensiva, anche se sono molto meno valide in termini di difesa aerea e ASW, in quanto hanno come prerogativa un'elevata velocità che nominalmente le sottrae rapidamente alle azioni offensive e alla localizzazione. La prima sottoclasse, la Spica I, prodotta in 6 unità in servizio nel 1966-68, ha avuto inizialmente un cannone da 57 mm Bofors e 6 TLS da 533 mm per i siluri Tp61, ma 15 anni dopo sono state modificate per ospitare 4-8 missili RBS-15 antinave al posto di 2-4 tubi di lancio. I tubi di lancio e i missili, se necessario, erano sostituibili con un certo numero di mine. Da notare che i motori non sono come spesso accade, diesel ad alta potenza, ma, forse per la loro precoce apparizione, si tratta di tre TAG Roll-Royce, ideali per le alte velocità in brevi missioni d'attacco, piuttosto che in lunghe azioni di pattugliamento come consentono invece i diesel di altre tipologie di navi leggere.
 
Le 12 unità della Classe Spica II, leggermente allungate, in servizio tra il 1973 e il 1976, hanno anch'esse un tonnellaggio simile alla precedente, ovvero appena di poco superiore a quello di una Progetto 205 Osa, ma con un sistema di comando e controllo digitale e un radar Giraffe in versione navale, per il rilevamento a bassa quota. Hanno otto lanciarazzi illuminanti sui lati dell'impianto da 57 mm di prua, e radar Sea Giraffe di localizzazione a bassa quota. Hanno ricevuto la versione analogica del sistema PEAB di direzione del tiro, che in forma digitale, è invece presente sulle più piccole 'Hugin'. L'armamento resta simile, e tipicamente è composto da 1 cannone da 57 mm cadenza di 200c.min per proiettili da 2,8 kg (su distanze di 6-13 km), 2 siluri da 533 mm.(corsa di 20-30 km a 45 nodi, filoguidati) e 4 missili RBS-15 (gittata 75 km, 1.000 kmh circa di velocità, traiettoria a volo radente).
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Dato che servivano indiscutibilmente navi di dimensioni maggiori per esercitare anche una certa capacità ASW e di comando, si è ordinato nel 1981 al cantiere Karslkrona Vervet le prime due Spica III o STOCKHOLM, da 320 t, lunghe 58 m, velocità oltre 30 nodi, cannone da 57 e 40 mm, due tubi da 533, 8 RBS-15, sonar a profondità variabile e siluri ASW leggeri da 400 mm Tp42, PEAB digitale, sistema ECM EWS905, radar Giraffe.<ref>Armi da guerra 12</ref>
[[File:HMS Stockholm-1.jpg|330px|right|thumb]]
 
Il risultato è stato certo superiore alle piccole navi 'Spica' e 'Hugin'. La STOCHOLM, prima nave della serie, codice K-11, aveva il cannone Bofors Mk 2, la prima unità ad avere quest'arma da 57/70 mm di nuova concezione, il cannone da 40 poppiero in torretta chiusa, i missili RBS-15 a mezzanave in contenitori sovrapposti, i lanciasiluri da 533 accanto al cannone di prua. Con la direzione del tiro PEAB 9LV200 Mk 2 (della Philips olandese), il radar Ericsson Sea Giraffe di scoperta aerea e in superficie, sistema optronico per la direzione del tiro del 40 mm, sonar Thomson SALMON a profondità variabile, sistema controllo missili RCI-400 e controllo siluri DS-8600, sistema C3I MARIL 880 interfacciato con tutti i sensori, le nuove, per quanto piccole corvette erano decisamente ben equipaggiate. Ma non era solo un fatto di potenza di fuoco. La carena era ottimizzata, studiata con l'esperienza delle 'Spica', per velocità superiori ai 30 nodi e ottima tenuta al mare nelle condizioni tipiche del Baltico; lo scafo al suo interno, nonostante fosse piuttosto piccolo, aveva 9 compartimenti stagni con la possibilità di galleggiare ancora anche con due compartimenti contigui allagati; infine le sovrastrutture, in lega leggera, così come il cannone dalla sezione della torretta triangolare, erano studiate per ridurre sensibilmente la segnatura radar e IR, oltre che ottica dato un nuovo tipo di vernice e di colorazione con vari toni di grigio scuro e capacità assorbente nei confronti dell'infrarosso. La capoclasse è stata consegnata nel 1985, il 25 febbraio; la MALMO sarebbe seguita poco dopo, mentre in futuro c'erano le 4 corvette 'Goteborg' simili ma ancora potenziate<ref>RID gen 1986</ref>.
 
[[File:Hms helsingborg.jpg|360px|left|thumb]]Ma l'ultimo grido della marina svedese è la realizzazione di unità stealth. Accanto alle unità veloci come la Smyge, sono stati messi in cantiere dei mezzi che hanno esasperato al massimo le tecnologie per ridurre al minimo ogni segnatura. La serie di corvette tipo VISBY, di 5 navi, ha caratteristiche del tutto orientate a questa filosofia. Anche il cannone Bofors Mk 3 di prua è normalmente protetto da uno speciale scudo stealth dentro cui la canna è normalmente sistemata, scomparendo alla vista dei sensori elettromagnetici quando non in uso, lasciando visibile solo la torretta di forma triangolare, che replica la geometria delle sovrastrutture, parimenti pensata a ridurre la traccia elettromagnetica. Unità molto avanzate, attualmente le 'Visby' sono le migliori navi della Marina Svedese, usate sia per compiti offensivi che per pattugliamenti marittimi.
 
 
[[File:HMS Ulvön-1.jpg|330px|left|thumb]]
Altre preziose risorse sono i mezzi cacciamine. Dal 1984 sono in servizio i 7 grossi 'Landsort' con scafo in vetroresina e cannone da 40 mm anteriore, nonché due minisommergibili Double Eagle, sofisticati ROV antimine con fari, telecamera a basso livello di luce, sonar a corto raggio, forse i migliori disponibili all'epoca nella categaria dei sistemi di caccia alle mine. POi c'erano i dragamine STYRSO, solo 4 unità per dragare fondali rocciosi dove non c'é molto modo di usare i normali cacciamine. V'erano anche i sistemi di dragaggio telecomanati del tipo SAMS, una specie di barconi radiocomandati, e infine i team di uomini-rana. Una delle due flottiglie aveva 3-4 cacciamine, 2 dragamine e 2-3 SAMS, oltre ad almeno un team di sommozzatori<ref>RID nov 1998</ref>.
 
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Nell'insieme una classe riuscita, a cui seguì la NACKEN o A-14, con 3 battelli del 1980-81. Se i 'Sjoormen' erano grossomodo coevi dei 'Toti' italiani, ma più grossi, i 'Nacken' erano coevi dei primi 'Sauro', ma più piccoli. Essi erano più piccoli ancora anche dei loro predecessori, ma con una prua ridisegnata e 6 tubi di lancio siluri, più un maggiore spazio per il sonar. Dopo questa classe un pò intermedia vennero i 4 A-17 VASTERGOTLAND, del 1987-90, grossomodo dell'epoca dei 'Sauro III serie', anche se progettati a far tempo dal 1978. Anche questi erano battelli di ottime capacità, con 3 tubi di lancio per siluri da 400 mm anziché 2.
[[File:Gotland_DN-SD-06-07476.JPEG|330px|left|thumb]]
 
Queste unità sono il VASTERGOTLAND (Vgd), HALSINGLAND (Hgd), SODERMANLAND (Sod), e OSTERGOTLAND (Ogd). Vennero ordinati nel 1981 e sono stati costruiti tra Kockums (sezione centrali e assemblaggio finale) e Karlskrona (prua e poppa). Hanno due compartimenti centrali a tenuta stagna con uscite di salvataggio proprie, i soliti piani a X, 4 tls da 533 e sotto di essi, 2 da 400 mm, tutti a prua, con siluri di ricarica (1 per tubo) oppure mine, mentre era contemplato l'uso di 4 missili RBS-17 dietro la vela (poi scartati), la versione (da non confondersi con l'Hellfire) dell'RBS-15 per i sottomarini. Queste unità sono ancora più piccole delle altre sia come dimensioni che come peso, e continuano ad avere un equipaggio molto ridotto.