Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Norvegia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m formattazione spicciola AWB
Riga 129:
Lufternartllerien (Aviazione dell'esercito)
* 19(20) Cessna O-1 A Bird Dog
 
===Marina al 2000: i pattugliatori classe Skjold<ref>Stormoen KH, ''I pattugliatori veloci clase Skjold, RID apr 2000 p.44-47</ref>===
Eredi di una lunga tradizione di navi da pattugliamento veloce, iniziata con la torpediniere 'Rap' costruita dalla Vosper Thornycroft nel 1873 e capace di 14 nodi, i nuovi 'Skjold' rappresentano la lunga tradizione delle unità velocità d'attacco norvegesi, considerate come utili per difendere le 2.200 km di coste da ogni eventuale invasore, magari stando opportunamente in agguato nei fiordi (che tuttavia, come dimostrato a Narvik, possono anche diventare trappole mortali per chi vi rimanesse imbottigliato). La prima delle nuove unità veloci è stata consegnata nel 1999 nell'aprile di quell'anno, e assieme all'aggiornamento delle 14 motomissilistiche 'Hauk' rappresentava il rinnovamento nel settore. La Marina norvegese aveva ancora 3 squadroni su 12 navi tra i pattugliatori veloci, e le 8 unità previste del tipo Skyold erano da considerarsi di nuova generazione e capacità, concepite dopo la Guerra fredda (dal '94) e maturate presto. Esse hanno scafo in vetroresina, trasparente alle onde radar, mentre per le parti metalliche si è ricorsi a materiali radar-assorbenti. Lanciare missili da uno scafo in vetroresina era complicato per via del rischio di incendi a bordo, mentre l'uso di sistemi elettronici ad alta potenza, proprio per la trasparenza alle onde EMP delle strutture, dava problemi di interferenza notevole con gli altri apparati. Alla fine si è deciso per questo materiale, ma sopratutto, la nave che ne è derivata è un tipo SES, ovvero Surface Effect Ship, una sorta di hovercraft evolutosi con scafo laterale rigido anziché con l'apposita skirt in gomma. Grazie alle capacità di tenuta del mare, e alla scarsa vulnerabilità alle mine e siluri, e ad un largo scafo con spazi abbondanti sul ponte, la nave, dotata di una sola alta sovrastruttura, sarebbe stata stabile e veloce al tempo stesso. La struttura era in vetroresina, con fibre di vetro coassiali e laminati di carbonio (radar-assorbente) nella stessa resina di poliesteri, mentre tutte le porte e i portelli della sovrastruttura sono a filo della stessa, senza sporgenze o rientranze di sorta, il che nega eventuali 'spigoli radar' che riflettano in maniera anomala. Vernice IR-assorbente e mimetizzazione ottica accurata aumentano ancora le capacità stealth della nave, così come accorgimenti per ridurre il calore emesso. I motori sono costituti da due idrogetti posteriori e due ventole di sollevamento anteriori, il tutto controllato dal computer. Le ventole sono il alluminio, le tubazioni in fibra di carbonio e titanio, per ridurre al massimo i pesi, elemento critico per una nave di questo tipo. Vi sono poi, in perfetta assonanza con questa nave 'non-metallica' i sistemi di comunicazione, con cavi non in rame ma in fibra ottica; previsti 8 missili antinave, cannone da 57 o 76, lanciamissili a corto raggio SAM; radar di sorveglianza, controllo del tiro, optronica, ESM ed ECM varie. Durante le prove la capoclasse, ancora priva di armi, ha toccato i 55 nodi, nonostante 46 t di zavorra a bordo per compensare la mancanza dei sistemi, sia pure con mare calmo.
 
La sua velocità è quindi maggiore di quella di un aliscafo, anche se molto complesso è il sistema di propulsione adottato, dai costi non indifferenti. Effettivamente le navi SES sono state per un certo tempo considerate interessanti, ma al dunque l'unico tipo di nave 'non convenzionale' disponibile per impieghi pratici di un certo livello è stato l'aliscafo, anch'esso peraltro solo per compiti piuttosto limitati.
 
*Dimensioni: 47x13,5 m
*Dislocamento: 270 t
*Immersione: 90 cm in sostentamento, 2,7 m in dislocamento
*Motore: 2 turbine a gas Allison da 6.000 kW, 2 diesel MTU 183 da 350 kW; configurazione CODOG (Gas per la navigazione in sostentamento), con due ventole anteriori azionate (in sostentamento) da due MTU 183 diesel da 5000 kW; 800 nM di autonomia; velocità 8 nodi in dislocamento, 45 in sostentamento con mare forza 3
*Equipaggio: 15
 
 
 
 
{{Avanzamento|100%|15 febbraio 2008}}