Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina-6: differenze tra le versioni

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===Nucleare(1950-99)===
Con 13 Paesi confinanti, che vanno dall'Afghanistan alla Corea del Nord, la Cina ha avuto inevitabilmente problemi con il vicinato in un continente che è stato profondamente scosso, nonostante la sua antica civiltà e i suoi molti ed elaborati regni, dal colonialismo occidentale, come accadde con le famose 'guerre dell'oppio' nel XIX secolo. La Cina moderna, sorta dalle ceneri della terribile guerra civile (e contro i giapponesi invasori), e sopravvissuta ai 'balzi rivoluzionari' di Mao, è non meno interessata di un tempo a controllare gli equilibri nella regione, specie con il piccolo ma ricco Giappone e con l'indebolita Russia. Ai tempi dell'URSS gli scontri di frontiera non mancarono. I cinesi, oltretutto, non sono certo solo in Cina: in tutto il continente asiatico meridionale, e fino in Africa ve ne sono comunità numerose. Lo yuan è diventato moneta stabile ed apprezzata nonostante che la Cina avesse, 10 anni fa, solo il 3% degli scambi commerciali (con una popolazione pari a 1,2 mld di persone) che avvenivano a livello mondiale. Tokyo era già in affanno economico, ma il premier dell'epoca, Obuchi, non volle presentare scuse formali per l'invasione giapponese sulla Cina e i successivi orrori: giusto a stento ha espresso un 'rimorso'. Questo e i programmi militari giapponesi, per quanto sostanzialmente privi di capacità offensive, sono stati visti molto male dai Cinesi, che hanno continuato a fare affidamento sull'arsenale nucleare come strumento principale della loro politica, in attesa, se e quando capiterà, di avere una componente convenzionale credibile. Le F.A. cinesi, all'epoca almeno strumento trainante del PCC e fortemente ideologizzate (nonostante le millennarie tradizioni marziali, Mao pronunciò che il potere 'nasce dalla canna del fucile'). L'esercito aveva 3 milioni e passa soldati, come del resto l'Italia nel settembre 1943, quando stava dando fondo alla sua popolazione (di circa 40 milioni di persone) per reggere l'urto degli Alleati. Questo potenziale umano, poco spendibile in battaglie moderne, era tuttavia di per sé impressionante, tanto che McArthur voleva addirittura risolvere la guerra in Corea con le armi nucleari e l'URSS, pure molto più avanzata tecnicamente, non espanse gli scontri del '69 ad Amur ed Ussuri.

Certamente i Cinesi avrebbero avuto problemi nello schierare un forte esercito offensivo, strutturato in maniera tale che riesce molto bene, come dimostrato dalla disastrosa offensiva contro il Vietnam del '79 (in cui i Cinesi pare persero 20.000 uomini, ma si ritirarono dopo avere distrutto alcune città di confine e avere 'sufficientemente punito' i loro ex-alleati), campagna che consegnò il regime di Hanoi tra gli Alleati dell'URSS. Del resto la Cina aveva, ed ha, predilezione per i regimi che offrano un controllo stabile della popolazione, ma senza riguardi per la 'democrazia' o i diritti umani: Corea del Nord, la Cambogia di Pol Pot, e la Birmania dei Generali ne sono un esempio concreto. La Cina tende a difendersi a mantenere rapporti di buon vicinato con gli altri Paesi, e le sue forze terrestri, per lo più milizia, non sono capaci di eseguire azioni d'attacco ed offensive a lungo raggio, non almeno per la maggior parte delle sue unità terrestri, aeree e navali. Il deterrente nucleare è allora un sistema di una sua brutale efficacia nel ristabilire i rapporti di forza con nazioni più moderne e operativamente capaci. Ecco dunque lo status di quell'arsenale a cui Guccini dedicò una canzone dei suoi primi anni, successiva proprio a quella che parve un altro passo avanti del progresso della Rivoluzione culturale: l'Atomica cinese.
 
La prima esplose il 27 ottobre 1965. Da allora la Cina è diventata la quarta potenza nucleare e, a tutt'oggi, è la terza a disporre di ICBM. Il test si svolse, come anche gli altri, in un posto desolato e infausto per il suo clima, il Lob Nor, nel deserto del Gobi, il posto del 'lago che cammina', per il percorso storico che un bacino d'acqua della regione ha fatto durante i secoli, spostandosi lungo la pianura. La prima bomba H venne tirata giù da un bombardiere (forse era un H-6/Tu-16) il 17 giugno 1967, un tempo di sviluppo rimarchevole per un tale programma. Così la Cina era diventata in pochi anni una potenza nucleare, nonostante la sua arretratezza e la rottura 'ideologica' con l'URSS. Fatto non meno importante, i suoi test nucleari si svolsero quando gli USA si stavano impegnando al massimo in Vietnam, non tanto lontano dai suoi confini, tant'é che vi furono anche combattimenti aerei tra le due nazioni (in uno dei quali vennero abbattuti due A-6A Intruder, e in un altro un F-4B), sia pure con una tensione mantenuta più bassa possibile. Ora che la Cina era una potenza atomica, non era più facile trattarla da paria delle grandi nazioni, anche se non poteva competere con l'arsenale nucleare americano e sovietico, quest'ultimo proprio in quegli anni in vista della parità nucleare con Washington.
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Al 1999 erano in corso di sviluppo altri tre sistemi nucleari a raggio intercontinentale. Uno era il DF-31/JL-2 e un altro il DF-41.
 
Il primo è stato progettato dal Secondo Corpo d'Artiglieria e da vari centri di ricerca attorno al 1991. Esso è stato sperimentato per la prima volta il 29 aprile 1992 ma non ebbe successo, così come nel secondo tentativo. Si sa che il 4 lancio, coronato da successo, ebbe luogo nel il 28 dicembr 1996. Quest'arma tristadio è il capostipite degli ICBM cinesi a propellente solido, dalla reattività ben maggiore (ma così anche il costo) di un missile a propengolo liquido. La sua gittata sarebbe di circa 8.000 km, ed era previsto che entrasse in servizio attorno al 2000. Con quest'arma, simile grossomodo all'SS-25 sovietico, era possibile dare alle forze cinesi una capacità operativa prima non presente, anche perché quest'arma è installata in lanciatori mobili, presumibilmente una versione del russo MAZ-537 12x12. Non è chiaro se avesse anche testate indipendenti (MIRV) che gli avrebbero accresciuto notevolmente la letalità. Con quest'arma (DF sta per Dong Feng, 'vento dell'Est') i gap di circa 20 anni nelle progettazioni di missili balistici con la Russia, e ancora di più con gli USA, sarebbe stato ridotto in maniera significativa. Inoltre il JL-2 ne sarebbe stata la versione navale per sottomarini SSBN. Questi ultimi erano presenti in un solo esemplare, lo XIA, con 12 ordigni balistici JL-1. Quest'unità, pur nascendo come versione allungata degli 'Han', una serie di 5 SSN iniziata nel 1974. I primi missili sublanciati vennero però usati con un sottomarino diesel-elettrico varato nel 1964, approntato con l'aiuto dei Sovietici.

Infatti le sue dimensioni sono simili a quelle del Trident C-4 americano. L'entrata in servizio era prevista per il 2001 o il 2002, comunque in ritardo sui tempi previsti. La versione navale JL-2 sarebbe stata destinata agli SSBN Type 094 con sedici missili per unità, prevedibilmente per il 2005 posto che i tempi di sviluppo dei sottomarini nucleari cinesi sono sempre stati molto aleatori, così come i risultati finali. La testata sarebbe di 250 kT, o di un MT senza falsi bersagli, o MIRV da 50-90 kT, dei quali però non si conoscevano test entro il 1999.
 
Quanto al DF-41, esso è una specie di ingrandimento del DD-31 con un raggiod i 12.000 km, presumibilmente con un terzo stadio di lancio, il che naturalmente non ha consentito di usarne una versione navale. Si presumeva di metterlo in servizio nel 2002, con una testata da 2.000 kg, con 3-6 MIRV. A confronto, il Minuteman ha 3 MIRV da 1.100 kg totali su 12.900 km, l'MX aveva invece 10 MIRV per 3.950 kg su 11.000 km. Proprio in tempi recenti c'era stato un problema di spionaggio, che riguardava addirittura le MIRV W88 da 475 kT, usate in otto esemplari per l'Mk5 del Trident D-5, sviluppati dai laboratori nucleari di Los Alamos.