Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-10: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
===La nascita dell'arsenaledella nucleareForce de Frappe<ref>Gasparini Casari, Enzo: ''168: la prima H francese'', RID apr 1998</ref>===
Per capire l'essenza della Force de Frappe, ovvero la forza di dissuasione nucleare francese, sarà bene anzitutto partire dalla sua origine. Nonostante scenziati di tutto rispetto nel settore dell'atomo, come i coniugi Curie, le disavventure del periodo bellico prima, e della fase di decolonializzazione poi, lasciarono poco spazio e soldi per i programmi nucleari, che pure erano la nuova frontiera per il potere a cui i singoli Stati potevano ambire, assieme alle conquiste spaziali, dal carattere meno bellicoso. Per garantire l'indipendenza nucleare, nell'aprile del 1958 il governo Gaillard aveva deciso già di avviare il programma nucleare, e quando de Gaulle divenne presidente della Repubblica, continuò il programma, anzi lo accelerò, come annunciò il luglio di quell'anno, circa un mese dopo avere assunto la massima carica francese. Il 17 marzo 1959 de Gaulle annunciava la priorità assoluta nella creazione della Force de Frappe e il 17 giugno, il nuovo poderoso Mirage IV fece il suo primo volo, una specie di B-58 Hustler in miniatura. Il 17 settembre venne fondata la Società per lo Studio e la Realizzazione dei missili balistici (SEREB), con uno dei centri principali a Peyrefitte. Non passò molto tempo prima che la prima arma nucleare venisse fatta esplodere a Reggane, nel Sahara algerino. Era il 13 febbraio 1960. A tale boato, che squassò il deserto nordafricano, seguì un sisma politico non meno fragoroso, perché i Francesi, fino ad allora relativamente dentro la sfera d'influenza (e delle forniture d'armi) americani, resero noto di non volere limitazioni per gli esperimenti atomici e la produzione delle relative armi.
 
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Insomma, un gioco estremamente complesso e ben dissimulato, come d'altra parte ci si può aspettare quando si toccano argomenti così scottanti come la tecnologia nucleare. Questa sarebbe stata poi usata largamente (nel ramo della fissione) anche per il settore civile, cercando di coprire i costi elevatissimi dei programmi militari: a tutt'oggi, questo dualismo spinge molto in basso i costi ufficiali dell'energia nucleare francese per il settore civile (molto meno di quella prodotta dalle centrali tedesche, che non hanno un corrispettivo militare).
 
In generale, la deterrenza nucleare sembrava allettante, purché si riuscissero a superare sia i problemi tecnici, sia l'ostilità di chi era già nel 'club'. All'epoca molte nazioni avevano interessi nel settore, e non certo solo in quello civile. Tra queste, l'Italia e la Yugoslavia. La prima aveva persino predisposto il Garibaldi e in teoria anche altri incrociatori, al lancio di missili Polaris americani, naturalmente con la testata sotto controllo statunitense, ma non se ne fece nulla. A tutt'oggi in Italia vi sono almeno 70 'atomiche' sotto il controllo americano. L'indipendenza nucleare era un sogno condiviso da molti, ma in Italia le cose non andarono in porto e si risolsero solo nel settore civile, e non senza polemiche per i soldi spesi per appena 4 centrali prontamente chiuse con il referendum del 1987 (post Chernobyl). I Francesi seppero muoversi in una situazione difficilissima e, anche se con qualche aiuto esterno, dotarsi di uno strumento che a tutt'oggi hanno conservato. Eccetto i missili balistici, dismessi dal 16 agosto 19661996.
 
Per ricapitolare la cronologia essenziale dei progressi francesi nel settore nucleare e militare:
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*1966: i tre gruppi di Mirage IV, 36 aerei in tutto, divengono operativi come componente aerea completa della FNS, assieme ai 12 KC-135 forniti dagli USA
* 24 agosto 1968: primo test termonucleare con la bomba sperimentale VLB1.
 
 
===Il Deterrente nucleare <ref>Gianvanni, Paolo: Il deterrente nucleare della Marine Nationale, RID Gennaio 2005, p. 45-49. Vari fascicoli di Armi da guerra</ref>===