Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-2: differenze tra le versioni

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===Le navi della Marina===
Questo è un capitolo meno noto delle operazioni americane nell'aerea, ma certo, assai interessante. Tra le poche testimonianze nell'immaginario collettivo, resta fondamentale quella di '''[[w:Apocalypse Now|Apocalypse Now]]''', incentrata su di una movedetta delle forze di pattugliamento fluviale (capitanata dall'uomo inviato a uccidere il Colonnello Kurt), che in quel conflitto erano enormemente impegnate nel contrasto dei movimenti della guerriglia, specie nel Delta del Mekong. Scontri e mine erano una costante in questo ambiente estremamente difficile e ostile. Ecco quindi le navi 'minori' dell'USN, quelle che hanno fatto il servizio bellico più duro e rischioso.
[[File:Fast Patrol Crafts operating up a river 2.jpg|300px|right|]]
In questo contesto, i motoscafi d'attacco ebbero molto successo, iniziando con le PCF 'Swift', e i pattugliatori fluviali PBR 'Plastic'. I primi nacquero da un progetto commerciale del Golfo del Messico che serviva per le missioni di rifornimento alle piattaforme petrolifere e altri compiti civili. Nel '65-66 vennero costruite ben 200 unità dalla Sewart Seacraft di Berwik, Louisiana, dei quali 104 erano del tipo Mk 1 e poi i modificati Mk II, e ebbero tanto successo che negli anni '80 c'erano ancora 3 e 2 unità rispettivamente in servizio nell'USN. I PBR Mk I e Mk II erano stati costruiti dal '66-73, più piccoli e con scafo in plastica o fibra di vetro rinforzata (GRP). Gli Mk II, 340 esemplari, negli anni '80 erano ancora in servizio nell'USN con circa 20 esemplari, nella riserva. I PB Mk Ierano invece i previsti rimpiazzi delle PCF, due costruiti, ma perdenti contro l'Mk III costruito dalla Peterson Shipbuilders in 17 esemplari, con plancia spostata verso il lato diritto, e teoricamente potevano disporre di missili Penguin Mk 2 e di sistemi di dragaggio mine.
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La Marina ebbe tanti altri episodi a parte questi. Gli incursori '''SEAL''', per esempio, specializzati nelle missioni speciali e negli omicidi mirati. Ma questa è davvero una cosa di cui si sa molto poco.
 
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Un mezzo assolutamente inusuale tipico della guerra in Vietnam è senz'altro l'hovercraft<ref>Per questa sezione vedi Armi da guerra 137</ref>. Rumoroso, molto costoso, ma capace di nuoversi sia sulla terraferma che sull'acqua, e di farlo velocemente. Questi mezzi vennero impiegati nel delta del Mekong. Ma prima è meglio concentrarsi su cosa sia tale delta. E' a sud-Ovest di Saigon e si estende con oltre 3.900 km di canali navigabili di cui 1290 erano artificiali, ma profondi meno di 2 metri quando c'era la bassa marea, gli altri erano di origine naturale o semi-naturale. Il delta occupava 13.000 km2 di piana alluvionale, di cui quelli interessati al delta vero e proprio erano 7.000 km2, 5.300 nel territorio del Sud. Questa zona era anche importantissima perché ricchissimo di coltivazioni di riso, piccoli villaggi e poche città vere e proprie. Tutto questo lo rendeva importantissimo, per il controllo che i VC potevano esercitarvi, le provviste di cibo per alimentare la guerriglia, i rifornimenti tra la Cambiogia e il territorio vietnamita, persino fino a Saigon. Tutto questo non sfuggiva agli americani che nel '65 organizzarono l'Operation Game Warden (Guardiacaccia) nel settembre di quell'anno, sorvegliando le coste e i corsi d'acqua interni, cercando di intercettare il traffico d'armi ed eseguendo, in seguito, missioni offensive, specie dai team del SEAL. Ai primi tipi di imbarcazioni PBR Mk 1 e Mk 2, si preferì però l'uso degli elicotteri per i pattugliamenti nelle acque più interne, o all'uso di unità della Marina sudvietnamita.
 
Dato che i battelli da pattugliamento non convinsero del tutto in certi contesti, almeno non inizialmente, una soluzione venne trovata dalla Marina USA con l'SK-5 della Bell, la versione americana dell'hovercraft britannico SR.N5, mezzi da 11,8 m di cui 3 vennero comprati e consegnati già alla fine del '65. Ebbero due dispiegamenti in Vietnam nei 4 anni successivi. Come pattugliatori costieri erano adeguati, ma troppo rumorosi, esigenti per la manutenzione e costi elevati. Ma per le acque interne erano invece adatti, come nella Piana dei Canneti, quasi intrasitabile con altri mezzi durante la stagione delle piogge. I 3 PACV operavano in coppia, oppure da soli o talvolta tutti quanti, erano capaci di viaggiare anche a 55-60 nodi con 17 uomini, o 3 +2 t di carico, ma ben presto ebbero anche compiti bellici, nonostante la leggera struttura in alluminio. In genere erano armati con due armi da 12,7 mm sopra la cabina e due da 7,62 mm sui lati, oltre a due lanciagranate da 40 mm e varie armi portatili. Nel 1970 vennero ritirati e revisionati completamente. La loro mobilità e capacità di viaggiare su ogni superficie era preziosa, e i Quai Vat (Mostro) ebbero presto una sharkmouth sul davanti. Il cuscino d'aria, però, doveva essere sgonfiato per permettere di ispezionare una giunca sospetta. In seguito giunsero anche 10 battelli fluviali pluriuso della Chrysler, basati su un concetto diverso, con eliche di sostentamento 'a vite', erano lunghi 6,1 m e pesanti 6,25 t, capaci di viaggiare anche a 10-12 nodi su terra, ma molto meno su acqua; trasportavano 6 soldati o 1 t di carico e talvolta c'erano una mtg da 7,62 e un lanciagranate da 40 mm. In ogni caso, la questione se l'hovercraft fosse o meno un mezzo migliore dell'elicottero per pattugliare le zone interne del Mekong non ha mai trovato una risposta univoca dall'esperienza vietnamita, e anche oggi i mezzi a cuscino d'aria restano una curiosità piuttosto che la normalità, nonostante la varietà di mezzi messi a punto dai britannici, sovietici e americani. Il loro migliore uso è quello di trasporto rapido tra navi e spiagge di truppe e materiali, dove sono davvero imbattibili visto che non si possono certo produrre elicotteri capaci di portare persino carri armati e altri equipaggiamenti estremamente pesanti come quelli dell'USMC.
 
== Note ==