Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-4: differenze tra le versioni

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Il '''Tipo 63''' era il più economico, ma anche il meno efficace. Aveva struttura sullo scafo del T-34/85 con una nuova torretta armata di un paio di cannoni M1939 da 37 mm, installati su di una postazione molto alta e che certo sarebbe piaciuta all'equipaggio dei Duster. Purtroppo però l'azionamento era solo manuale e non idraulico, il che rendeva meno facile seguire bersagli aerei veloci. Il Tipo 63 poteva aiutare molto, se i Sovietici ne avessero fatto uno ai tempi della II GM, e potevano dato che lo scafo c'era e i cannoni da 37 mm anche. Ma nell'epoca dei Jet le cose funzionavano diversamente da quelli degli Stuka. Le armi sparavano fino a 180 c.min, 80 pratici, gittata 3 km fino a 6,7 teorici; la perforazione con l'AP-T è di 46 mm a 500 m o 37 mm a 1.000 m. Almeno questi vennero usati durante l'invasione del '72 come parte delle truppe avanzanti, tant'é che uno è stato catturato ed esposto poi in un museo americano. Avesse avuto un sistema di puntamento più moderno e un meccanismo (almeno di brandeggio) idraulico, non sarebbe stato un cattivo sistema a.a. per gli anni '60. Pare che la mitragliatrice anteriore sia stata rimossa spesso, ma non necessariamente questo è vero. Le cassette delle munizioni erano ai lati della torre, sopra i cingoli<ref>Armi da guerra 40 per tutta la parte dei cannoni a.a.</ref>.
 
I corazzati impiegati in Vietnam non furono molti e certo non superiori in importanza alla fanteria. Il Vietnam era veramente un terreno difficile per il loro impiego. Tant'é che il migliore tra i carri del settore fu forse il PT-76 sovietico o la copia cinese, per il semplice motivo che consentiva di muoversi agevolmente in acqua, come una vera e propria chiatta corazzata. Ma il Nord-Vietnam ebbe anche T-54, 55, Tipo 59, T-34, Tipo 62 e Tipo 63 cinesi (leggeri e pure essi molto adatti al Vietnam, il Tipo 63 in particolare era superiore anche al PT-76); APC BTR-40, 50, 60, 152, Tipo 531, cacciacarri SU-85 e SU-100, cannoni contraerei semoventi ZSU 23 e 57, usati specialmente nelle vicinanze del confine e di obiettivi strategici come i ponti.
 
Gli Americani preferirono mandare aiuti ai Sudisti sotto forma di semicingolati M3, carri leggeri M24, blindo M8 e M20, poi arrivarono i più moderni M41 e M48, gli M113 e semoventi M107, M109 e M110, nonché i cannoni M42 e Vulcan.
 
Per le truppe americane, invece, il primo carro fu un M48 dei Marines, che ne schierarono un battaglione nel '65, a luglio. Nel '66 arrivò un btg con gli M48A3 dell'US Army. I mezzi erano usati sopratutto come difesa per gli avamposti e le postazioni, nonché gli aeroporti; poi vennero usati anche come scorta ai convogli, attirandosi tuttavia spesso le attenzioni dei cannoni SR e dei lanciarazzi RPG. Spesso usarono proiettili a mitraglia per effetti antipersonale e mitragliatrici aggiuntive sopra la torretta, mentre per proteggersi meglio dai razzi HEAT ebbero corazze aggiuntive o semplici sacchetti di sabbia, spezzoni di cingoli ecc. Ma lungo le strade trovarono spesso anche mine o addirittura bombe d'aereo inesplose e all'uopo usate dai NV con effetti micidiali. Non mancarono nemmeno i carri leggeri M551 Sheridan, molto veloci, anfibi e provvisti del loro potente 155 mm. Peccato però che dimostrarono d'essere inaffidabili meccanicamente, d'avere un cannone poco preciso, tendente al logorio, con cariche di lancio difettose, e una mancanza di protezione contro le mine, che spesso, esplodendo, raggiungevano le munizioni e distruggevano completamente con la conseguente esplosione il leggero blindato aviotrasportabile. I carri M48 spesso erano in tipi speciali. Una lama apripista consentiva ad essi di muoversi attraverso la giungla e i detriti incontrati, c'era la versione gittaponte e il carro lanciafiamme M67, dotato di un lanciafiamme capace di raggiungere la gittata di 180 m e di essere usato per un massimo di 60 secondi complessivi, nonché il carro recupero M88.
 
I carri armati M48 non ebbero scontro con mezzi nemici fino al 1969, quando distrussero con le HEAT due PT-76 (o forse accadde nel '68, con l'Offensiva del Tet). Anche i Sudvietnamiti ebbero i carri M48 Patton in un reggimento che nel '72 contrastò con successo mezzi nemici del tipo T-54 e PT-76, questi ultimi malamente in grado di perforarne la corazza con appena 120 mm per le HEAT e anche meno per le granate AP e HVAP. Gli Australiani mandarono il 1° Reggimento carri con i Centurion armati col 20 libbre. e i tipi recupero (ARV) e gittaponte. La sua protezione era migliore di quella dei carri americani e questo, specie in torretta, gli consentì di reggere meglio alle granate HEAT della fanteria nemica. In generale si comportò molto bene.
 
L'ultimo atto della guerra immortala un T-54 o un suo derivato mentre abbatte il cancello dell'ambasciata americana di Saigon, nel '75. Una foto emblematica almeno quanto quella del blindato che tira giù la statua di S.Hussein nel 2003 a Baghdad. Ma prima di allora i corazzati vietnamiti erano stati impiegati massicciamente nel '72 durante l'Offensiva di Pasqua, dove tuttavia ebbero ad affrontare un micidiale fuoco dall'aria e da terra con razzi M72, ma sopratutto con missili TOW, Maverick, bombe Paveway, attacchi con gli AC-130, AH-1 e bombe, sia normali, che a grappolo, che infine al napalm, che per quanto possa sembrare strano, è stato a lungo il tipo di bomba preferito per attaccare i carri armati, fino a quando in sostanza non è stato sostituito da missili e-o CBU. Le perdite nordiste furono pesantissime. Il debutto delle forze corazzate di Hanoi fu nel '68, quando 3 PT-76 attaccarono una posizione americana. Questa aveva un cannone SR da 106 mm e con due colpi distrusse altrettanti PT-76, prima che il terzo avanzasse e la facesse saltare in aria, oramai abbandonata. Del resto non c'erano più granate. Un PT-76 venne colpito da almeno 7 razzi M72, capaci in teoria di distruggerlo agevolmente, ma senza riuscire a metterlo KO grazie allo scafo ampio e compartimentato, una specie di corazzatura spaziata che ridusse l'efficacia della testata HEAT.
 
Lo scontro tra carri viene ricordato invece per il 3 marzo 1969, a Ben Het, tra due PT-76 del 202° Reggimento corazzato e gli M48 del 1° btg americano, su distanze di circa 1.000 m. I PT-76 erano dotati di sistemi IR, a differenza di quelli americani, che subirono il loro tiro inizialmente, e che vennero localizzati dalle vampe dei loro cannoni. Prima l'M48 iniziale scoprì un PT-76 e riuscì a colpirlo, dato che il comunista lo aveva mancato di poco con alcuni proiettili, poi venne colpito dal secondo mezzo, a sua volta distrutto dai proiettili di un altro M48 dopo che le fiamme del compagno lo illuminarono. Durante la fase finale della guerra, invece, dal '72, i Nordisti lanciarono sulla sola An Loc non meno di 100 carri, ma durante i combattimenti delle sei settimane successive almeno 80 vennero messi KO. Infine, nel '75, i corazzati Nordisti affrettarono la caduta del Sud, con lo spiegamento di circa 1.000 carri. L'ARVN perse in quelle battaglie degli ultimi anni qualcosa come 600 carri, tra distrutti e catturati, raramente per confronto diretto con i mezzi nemici. Molti AFV di costruzione americana vennero poi incorporati dall'esercito di Hanoi.
 
== Note ==