Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-4: differenze tra le versioni

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Il loro impiego fu intenso, sopratutto come mezzi per la difesa delle basi e per la scorta dei convogli, quest'ultimo specialmente nella pericolosissima 'Strada senza gioia', in genere con 2 M42: uno in testa che era orientato a sinistra e uno in coda al convoglio che copriva il fianco destro. Il terreno era spesso disboscato per impedire ai VC di serrare troppo le distanze per le loro già micidiali imboscate. I veloci cingolati Duster potevano uscire dalla strada per affrontarli, anche se spesso erano proprio i mezzi in testa e in coda che erano messi fuori uso per primi. I Duster erano carri leggeri, con uno spazio molto ridotto per i sei elementi dell'equipaggio e spesso portavano a loro seguito un rimorhietto di munizioni e viveri. A bordo avevano 480 colpi, per lo più posti sopra i cingoli in appositi cassetti, di vario tipo (potevano essere HE, HE-T, HEI-T, TP-T), ma in genere erano solo di tipo esplosivo, mentre non erano usati gli AP-T anticorazzati.
 
L'HEI-T era micidiale contro truppe allo scoperto, a distanza ravvicinata, e le armi potevano sparare 120 colpi al minuto per canna, oppure colpi singoli. La massima gittata che i Bofors L60 poterono dimostrare era di 9.475 m, ma si trattava di un fuoco del tutto aleatorio in precisione, visto che era un tiro indiretto. Spesso erano presenti, sul rimorchio, anche dei tubi e reti varie, perché di notte i piccoli Duster erano vulnerabili. tubi e sacchetti erano usati per fare ripari per l'equipaggio, mentre le reti metalliche o spezzoni di catena servivano per fermare a distanza le granate degli RPG. Il Duster aveva, per sua fortuna, anche una mitragliatrice da 7,62 mm M1919A4 o M60 (con 1.750 colpi) e i fucili da 5,56 mm M16. Spesso i combattimenti erano selvaggi e a distanza ravvicinata, magari tanto che non si potevano usare nemmeno i cannoni da 40 mm. Quando gli attacchi dei VC avvenivano, in genere c'erano degli attacchi con i mortai seguiti da piccoli reparti di guastatori, talvolta letteralmente suicidi, che attaccavano le posizioni con cariche esplosive a tracolla. I Duster erano spesso schierati a scafo sotto, vicino ai ricoveri per l'equipaggio. Uno dei problemi del Duster, differentemente dal sovietico ZSU-57, era che lo scudo di protezione era veramente minimo e riguardava solo la parte frontale, per cui pur essendo armi molto rapide e reattive durante il tiro (anche contraerei), il loro equipaggio aveva spesso perdite elevate dato che poteva letteralmente essere spazzato via da raffiche e schegge. Del resto, sparando colpi traccianti a ritmo rapido, i Duster erano facili da localizzare.
 
Quanto agli altri tipi,le '''M55''' erano in genere poste su autocarri 6x6 con corazza aggiuntiva, sempre per scorta colonne. Le 4 M2HB con caricatori di 210 colpi l'una tiravano un volume di fuoco micidiale (anche se la cadenza di tiro pratica era di 150 c.min, circa un terzo di quella teorica). Spesso erano usati per la difesa delle basi e la rapidità di brandeggio era importante anche per affrontare i combattimenti ravvicinati. Alcuni di questi sistemi, brandeggiati con motori elettrici ma con comandi manuali d'emergenza, erano anche usati su chiatte lungo il fiume Mekong.
 
Il terzo tipo di cannone era l''''M163 Vulcan''', montato su M113 e usato dalla fine del 1968. Questo comparve fin da subito per il supporto delle forze di terra, con una prima unità di 23 uomini e 5 mezzi per il 1° Gruppo da combattimento Vulcan per valutarli in azione entro marzo del '69. Essi si dimostrarono i migliori mezzi per la difesa delle colonne dalle imboscate: anzitutto erano provvisti di una torretta totalmente chiusa, poi erano armati con un'arma ad altissima cadenza di tiro, 1.000 o 3.000 c.min (in genere la prima è usata per attacchi al suolo e la seconda per la difesa c.a.), con 1.100 colpi di pronto impiego e 1.000 di riserva tra AP e HE. Erano poi molto simili agli M113 base e gli ACAV (Armoured Cavalry Assault Vehicle) che ne erano la versione modificata. Una volta accadde che 6 ACAV e un Vulcan stavano rastrellando una strada vicino Saigon; i VC erano davvero dei validi pianificatori di attacchi, tanto che in 30 secondi ben 5 ACAV vennero colpiti e messi fuori uso, bloccando la strada. Il Vulcan, per sua fortuna, non era stato da subito individuato (per via della sua bassa torretta), e poté subito iniziare il fuoco aggirando i mezzi bloccati, mentre si costituiva una linea difensiva con le mitragliatrici dei mezzi colpiti e asportate da questi; entro 30 minuti arrivarono autocarri e un altro Vulcan di rinforzo. Passarono però altre 3 ore di combattimento prima che i VC si ritirassero, lasciando oltre 40 caduti. Ma la colonna sarebbe stata quasi certamente annientata se il Vulcan fosse stato tra i 5 mezzi colpiti all'inizio, tra l'altro più vulnerabile in caso di perforazione dato che era pieno di munizioni. Un altro vantaggio del Vulcan era che aveva solo 4 elementi. Alla fine della guerra i mezzi contraerei vennero ritirati. I Duster avevano tirato 4 milioni di colpi per un totale di circa 8.000 tonnellate di munizioni, un quantitativo impressionante per poche decine di veicoli. L'altro mezzo principale, l'M55, aveva sparato circa 10 milioni di colpi da 12,7 mm. Radiato quest'ultimo, ancora nel 1984 l'US Army addestrava 8 gruppi della sua Nationa Guard, ciascuno dotato di 36 Duster da usare, se necessario, anche oltremare.
 
Quanto al Nord Vietnam, esso usò tutti i semoventi comunisti: lo ZSU-57-2, il celebre ZSU-23-4, e il cinese Tipo 63. Il migliore era lo Shilka, quando la quota degli attaccanti era abbastanza bassa. Gli altri due erano di maggiore gittata, il problema era che non avevano un sistema di controllo del tiro radar, che invece era parte degli efficienti S-60 da 57 mm, i migliori cannoni nordisti. In ogni caso lo ZSU era armato con i più potenti cannoni di un semovente antiaerei mai entrato in servizio, almeno nel dopoguerra, due armi da 57/60 mm capaci di un raggio d'azione di 12 km in superficie, 4 km a.a. e in quota, teoricamente, 8,8 km. La sua granata perforava 96 mm a 1.000 nel tipo AP, la HE pesava 2,4 kg contro 0,9 del pezzo da 40 mm, mentre la cadenza di tiro era di 100-120 c.min, di cui 70 pratici. Il brandeggio era idraulico per l'alzo da -5 a +85° a 20° sec e brandeggio a 30° sec. La sua maggiore gittata rispetto al Duster era compensata quindi da una minore reattività, visto che il piccolo mezzo americano poteva 25 e 40°/sec. Il mezzo, pesando appena 28,1 t, si permetteva 4 ruote anziché 5 per lato e un rapporto potenza-peso di quasi 19 hp/ton.
 
Il '''Tipo 63''' era il più economico, ma anche il meno efficace. Aveva struttura sullo scafo del T-34/85 con una nuova torretta armata di un paio di cannoni M1939 da 37 mm, installati su di una postazione molto alta e che certo sarebbe piaciuta all'equipaggio dei Duster. Purtroppo però l'azionamento era solo manuale e non idraulico, il che rendeva meno facile seguire bersagli aerei veloci. Il Tipo 63 poteva aiutare molto, se i Sovietici ne avessero fatto uno ai tempi della II GM, e potevano dato che lo scafo c'era e i cannoni da 37 mm anche. Ma nell'epoca dei Jet le cose funzionavano diversamente da quelli degli Stuka. Le armi sparavano fino a 180 c.min, 80 pratici, gittata 3 km fino a 6,7 teorici; la perforazione con l'AP-T è di 46 mm a 500 m o 37 mm a 1.000 m. Almeno questi vennero usati durante l'invasione del '72 come parte delle truppe avanzanti, tant'é che uno è stato catturato ed esposto poi in un museo americano. Avesse avuto un sistema di puntamento più moderno e un meccanismo (almeno di brandeggio) idraulico, non sarebbe stato un cattivo sistema a.a. per gli anni '60. Pare che la mitragliatrice anteriore sia stata rimossa spesso, ma non necessariamente questo è vero. Le cassette delle munizioni erano ai lati della torre, sopra i cingoli<ref>Armi da guerra 40 per tutta la parte dei cannoni a.a.</ref>.
 
== Note ==