Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-3: differenze tra le versioni

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====Aerocannoniere====
[[File:AC-130A_pylon_turn.jpg|350px|right|thumb|L'AC-130A. Come tutte le cannoniere volanti, aveva i cannoni in un solo lato]]
'Puff the magic dragon', 'Spooky', 'Stinger'. Nomi che oramai non dicono più molto, ma che nelle cronache di guerra degli anni '60 spesso si sentivano. Adesso si sente solo l'ultimo di questi, ma collegato ad un noto SAM portatile. Un altro nome, l'ultimo, è piuttosto noto: 'Spectre'. Sono le aerocannoniere ben note per le loro partecipazioni alle ultime guerre regionali. Ma oramai è quasi dimenticato che la loro origine sia da ricercarsi oltre 40 anni fa. Gli americani si posero presto il problema di tenere costantemente sotto tiro un obiettivo a terra, il che poteva essere fatto solo con parecchi aerei che attaccavano di continuo con vari passaggi, rischiando d'essere abbattuti durante l'avvicinamento e l'allontanamento. Oppure orbitando attorno all'obiettivo, mantenendolo sotto controllo e sotto osservazione continua. Quest'ultima era la scelta più interessante. All'inizio si pensò di usare un cannone SR montato a bordo di un aereo leggero. Poi si elaborò il concetto con l'uso di un aereo cargo e una batteria di armi. Ecco il primo aereo della serie, il Douglas FC-47, poi noto come AC-47. Esso non era altro che il C-47 opportunamente armato. Da un lato gli spuntavano tre fasci di canne da 7,62 di una nuova arma, la Minigun. Scegliendo queste armi piuttosto che un tipo di maggior calibro, come le 3 da 12,7 mm dell'AC-47 del Salvador, si è corso un rischio, dovendo le 7,62 mm serrare maggiormente le distanze. Ma era troppo importante far valere il volume di fuoco di queste nuove armi, capaci di saturare un campo di calcio in qualche secondo, con una cadenza di tiro di 6.000 colpi al minuto come massimo, ma spesso ridotta a 2.000. La dotazione di munizioni è di qualche decina di migliaia di colpi. Quando i Vietcong attaccavano basi e città contavano sulla protezione delle tenebre, e sulle distanze ravvicinate contro gli americani e i Sudvietnamiti. Per colpirli nelle tenebre, dall'aria, erano necessari aerei abbastanza lenti eppure non troppo vulnerabili al tiro nemico, quindi stare costantemente in aria ma a distanza di sicurezza, colpendo con armi non troppo potenti ma molto precise. Lo Spooky o Puff the magic dragon orbitava sull'obiettivo, lanciava un bengala dietro l'altro e illuminava le truppe leggere nemiche, all'epoca quasi disarmate rispetto alla minaccia dall'aria. Poi scaturiva dal cielo una pioggia di fuoco, con le traccianti rosse che bruciavano per circa 800 metri, descrivendo la traiettoria dei colpi. I nuclei di soldati e guerriglieri potevano essere annientati uno per uno, senza troppi 'effetti collaterali', da una pioggia di pallottole.