Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-3: differenze tra le versioni

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====Aerocannoniere====
'Puff the magic dragon', 'Spooky', 'Stinger'. Nomi che oramai non dicono più molto, ma che nelle cronache di guerra degli anni '60 spesso si sentivano. Adesso si sente solo l'ultimo di questi, ma collegato ad un noto SAM portatile. Un altro nome, l'ultimo, è piuttosto noto: 'Spectre'. Sono le aerocannoniere ben note per le loro partecipazioni alle ultime guerre regionali. Ma oramai è quasi dimenticato che la loro origine sia da ricercarsi oltre 40 anni fa. Gli americani si posero presto il problema di tenere costantemente sotto tiro un obiettivo a terra, il che poteva essere fatto solo con parecchi aerei che attaccavano di continuo con vari passaggi, rischiando d'essere abbattuti durante l'avvicinamento e l'allontanamento. Oppure orbitando attorno all'obiettivo, mantenendolo sotto controllo e sotto osservazione continua. Quest'ultima era la scelta più interessante. All'inizio si pensò di usare un cannone SR montato a bordo di un aereo leggero. Poi si elaborò il concetto con l'uso di un aereo cargo e una batteria di armi. Ecco il primo aereo della serie, il Douglas FC-47, poi noto come AC-47. Esso non era altro che il C-47 opportunamente armato. Da un lato gli spuntavano tre fasci di canne da 7,62 di una nuova arma, la Minigun. Scegliendo queste armi piuttosto che un tipo di maggior calibro, come le 3 da 12,7 mm dell'AC-47 del Salvador, si è corso un rischio, dovendo le 7,62 mm serrare maggiormente le distanze. Ma era troppo importante far valere il volume di fuoco di queste nuove armi, capaci di saturare un campo di calcio in qualche secondo, con una cadenza di tiro di 6.000 colpi al minuto come massimo, ma spesso ridotta a 2.000. La dotazione di munizioni è di qualche decina di migliaia di colpi. Quando i Vietcong attaccavano basi e città contavano sulla protezione delle tenebre, e sulle distanze ravvicinate contro gli americani e i Sudvietnamiti. Per colpirli nelle tenebre, dall'aria, erano necessari aerei abbastanza lenti eppure non troppo vulnerabili al tiro nemico, quindi stare costantemente in aria ma a distanza di sicurezza, colpendo con armi non troppo potenti ma molto precise. Lo Spooky o Puff the magic dragon orbitava sull'obiettivo, lanciava un bengala dietro l'altro e illuminava le truppe leggere nemiche, all'epoca quasi disarmate rispetto alla minaccia dall'aria. Poi scaturiva dal cielo una pioggia di fuoco, con le traccianti rosse che bruciavano per circa 800 metri, descrivendo la traiettoria dei colpi. I nuclei di soldati e guerriglieri potevano essere annientati uno per uno, senza troppi 'effetti collaterali', da una pioggia di pallottole.
 
L'AC-47 fu efficace, ma anche limitato. Così ben presto si aggiunsero gli AC-119 e gli AC-130. I primi erano gli AC-119K e G, i primi con 4 minigun, i secondi invece, molto più armati. Infatti aveva 2 cannoni da 20 mm Vulcan, sempre a sei canne; avevano motori a reazione ausiliari e colorazione nera o comunque scura. Avevano per la prima volta dei sofisticati sistemi di mira e osservazione, con apparati radar e televisivi sotto al muso e alla fusoliera posteriore. Il primo AC-119G arrivò a Nha Trang il 22 dicembre 1968. Ma per allora c'era già l'AC-130 in giro.
 
La trasformazione del C-130 Hercules che fece maggiore scalpore. Questo grosso quadriturbina venne modificato, pare per l'idea del giovane capitano Ronald W. Terry, già esperto con i C-47, essenziali ma un pò troppo limitato. Il primo YC-130 aveva volato il 23 agosto 1954 e questo fondamentale aereo da trasporto tattico e strategico ha avuto circa 40 clienti e 2.000 velivoli prodotti, anzi con il tipo J è ancora in produzione. Nel '65 l'esperienza con le cannoniere volanti era già tale che si modificò il C-130A 54-1626 in cannoniera volante a Wright-Patterson (Ohio), con 4 Minigun MXU-470 della G.E. e 4 cannoni Vulcan, con un sistema di intensificazione IL 'Starlight Scope', sensore IR, faro da 20 kW. A Nha Trang, Terry operò il 27 settembre 1967 per la prima volta contro i Vietcong contro una postazione d'artiglieria, e il 9 novembre attaccò per la prima volta contro la famosa 'Pista di Ho Chi Min'. I risultati erano notevoli, ma anche le discrepanze tra il numero dei veicoli rivendicati e quelli identificati la mattina dopo dalla ricognizione: si pensò sarcasticamente ad una creatura soprannaturale, la 'Grande mangiatrice di autacarri laotiana'. Quella prima notte vennero rivendicati 6 automezzi. Nel '67 già si diede incarico alla ditta texana E-Systems per convertire varie cellule di C-130A, ed ebbero stavolta in vero FLIR, l'AN/AAD-4 della T.I., computer di tiro e radar di ricerca con indicatore di bersagli in movimento, ovvero un MTI. Dall'inizio del '69 operarono con il 16° Special Operation Squadron da Ubon, Thailandia. Nel frattempo un altro AC-130 veniva inviato a Wright-Patterson per essere convertito in un sistema ulteriormente evoluto, il mortale AC-130A Spectre, armato con il Surprise Package. Questo significava due cannoni da 40/60 mm Bofors al posto dei cannoni da 20 posteriori, mentre i minigun erano eliminate. Nuovo sensore ASQ-145 della G.E. per vedere di notte (era un IL o LLLTV). Per giunta c'era il computer di tiro che una volta agganciati i bersagli li collimava e li attaccava a piacimento. Lo Spectre era quindi un mezzo molto preciso e letale, specie se poi veniva usato assieme agli F-4D armati di LGB: lo Spectre, orbitando attorno al bersaglio, poteva sottoporlo al fuoco dei suoi cannoni stando a distanze elevate, ma anche laserando obiettivi per i caccia in maniera molto più facile e ben calibrato rispetto a quello che facevano gli aerei normali. Orbitare attorno ad un obiettivo e sparargli contro senza perderlo mai di vista e quindi dargli modo di scappare o di riorganizzarsi era una tecnica micidiale, eppure semplice da applicare se non si volevano tecnologie troppo evolute, come dimostrano gli AC-47. Sorprende che questo tipo di aerei sia rimasto un'esclusività americana. La contraerea Nordista era però un grosso pericolo, in particolare i cannoni da 37 e 57 mm. Un AC-130A venne abbattuto il 24 maggio 1969 (54-1629) vicino Ubon, ma altri 9 AC-130A ebbero una trasformazione con il 'Pave Pronto'. Questi avevano il Black Crow, un micidiale sistema che poteva sentire le scariche elettriche del sistema di accensione di un motore, quindi trasformava un veicolo in una fonte di radiazioni. Nel dicembre del '70 questi aerei cominciarono ad arrivare in Vietnam.
 
Almeno 11 aerei di tipo più moderno vennero ricavati dai C-130E, quindi AC-130E, iniziando le operazioni il 25 ottobre 1971. Mentre il pilota era poco capace di vedere quello che succedeva, mentre chi faceva il lavoro peggiore era l'IO, l'illuminatore dei bersagli. Questo perché era esposto sulla rampa di carico semi-aperta, e anche se imbracato rischiava di cadere facilmente dalla rampa. Ma era fondamentale perché era l'unico che poteva dare l'avviso di missili e cannoni che sparassero contro l'aereo da dietro. Per fortuna comparvero, negli ultimi AC-130E, degli oblò nel portellone di carico il che consentiva anche maggiore confort, dato che con il portellone chiuso si poteva evitare immaginabili problemi all'equipaggio. Nel frattempo comparvero i primi missili SA-7 portatili, forse l'unica vera risposta alle cannoniere volanti, e almeno un AC-130 venne abbattuto con tale ordigno. Per migliorare la potenza di fuoco vennero provati i cannoni SR da 57 e da 106 mm. Alla fine si stabilì di usare il cannone da 105 mm dell'Esercito con spegnifiamma, sistemata in quello che era il portello di lancio paracadutisti di sinistra. La larga fusoliera dell'aereo consentiva di usare quest'arma in un affusto piuttosto grande, al posto di uno dei cannoni Bofors. L'AC-130E iniziò le operazioni nel '72 e il suo obice si dimostrò micidiale, con un raggio massimo di circa 15 km. Ma anche prima dell'invasione di Pasqua gli Spectre combattevano duro. Il 30 marzo 1972, durante la ricerca di autocarri sul Laos, l'AC-130E 69-6571 trovò tre autocarri e li colpì. Mentre si attardava a colpire uno di questi ultimi per essere sicuri di distruggerlo, venne colpito da una cannonata da 57 mm nell'ala destra e un altro nel serbatoio ausiliario subalare. Il capitano Fulk riuscì a portarlo fuori dalla minaccia antiaerea e riuscì a far scappare l'equipaggio di 14 elementi più lui prima che l'aereo precipitasse in fiamme. Nel '73 venne aggiornato l'AC-130E con i motori T56 di ultima generazione ed eliche quadripala. L'AC-130H iniziò ad arrivare ad Ubon già nel '73, con la colorazione nero brillante sostituita da una grigio-metallica o nera opaca. Continuarono ad operare fino all'evacuazione di Saigon il 30 aprile 1975. In seguito le esperienze continuarono e nel '78 vennero dotati di sonda di rifornimento in volo, con 2 Minigun, 2 Vulcan, un obice da 105 mm, poi 1 Vulcan, 1 Bofors, l'obice da 105 mm. Un AC-130H, durante l'invasione di Grenada, combatté contro postazioni di tiro cubane per 16 ore, rifornito tre volte dai KC-10A, il 25 ottobre 1983. Uno venne abbattuto in Irak con le maggiori perdite umane dell'Aviazione, con almeno 14 aviatori perduti.
 
====Firebee<ref>Fassari, Giuseppe: ''Firebee: il papà degli UAV'', Aerei nov-dic 2003 p.60-62</ref>====