Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele: differenze tra le versioni

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Ma un altro motivo d'interesse era indubbiamente costituito dai bombardieri pesanti. L'utilità di questi aerei è stata variamente interpretata, ma mai negata. Qui se ne parla più approfonditamente per spiegarne il concetto e il valore. Il bombardamento strategico offre in generale una capacità di azione contro cui anche una densa e costosa difesa non garantisce una assoluta protezione. Non solo, ma se si organizzano difese consistenti, allora si investono molti soldi e usano molti uomini per un sistema che per quanto possa essere efficace, non ha alcuna validità offensiva: non si può attaccare gli aeroporti nemici con le batterie antiaeree, mentre chi ha l'iniziativa può portare un attacco efficace, anche a costo di gravi perdite, che tuttavia sono giustificate qualora l'obiettivo è di elevato valore ed importanza. Le altre alternative al bombardiere pesante vero e proprio sono la portaerei (che significa in pratica 'avvicinare' l'aeroporto all'obiettivo) che consente di usare in ruoli strategici piccoli velivoli a corto raggio, a patto però di disporre una flotta di supporto costosa e complessa. Nel dopoguerra furono parecchi gli utenti di piccole portaerei, curiosamente britanniche, nonostante il numero di navi di questo tipo costruite dagli USA: questo perché la Gran Bretagna ne stava costruendo parecchie quando la guerra finì, e poi, in crisi economica, fu costretta a venderle per la gioia di Argentina, Brasile, Australia, Olanda, Francia e Canada. Il rimedio più economico per 'allungare' le gambe dei bombardieri tattici è quello del rifornimento in volo, e non stupisce che al giorno d'oggi siano molte di più le nazioni con una flotta di aerocisterne che con una di portaerei. Ma per strano che possa sembrare, mentre ci si sfiancava a progettare bombardieri pesanti e costosi, o ad usare aerei da trasporto o civili appositamente modificati per azioni strategiche (i Farman 222 e poi gli SM.75 e 82, aerei che, non avendo le prestazioni richieste per i bombardieri pesanti, disponevano di motori più economici e volando di notte, finivano per essere abbastanza ben protetti dalla reazione nemica), spesso solo 'dimostrative' (persino si pensò a bombardere NY), oppure si ricorreva (GB e Giappone) a palloni da bombardamento, apparentemente nessuno si ricordava che già nel 1923 un monomotore DH.9 americano rimase in aria, con tale semplice tecnica (assistito da altri aerei) per 37 ore consecutive.
 
Visto e considerato tutto, i bombardieri strategici erano utili anche in piccoli numeri e quindi, anche per conflitti limitati. BAsti pensare all'uso di un V/1500 inglese per bombardare Kabul in rivolta nel 1919, o dei Vimy contro l'Irak negli anni successivi (due precursori delle attuali campagne aeree sulle stesse nazioni). Così ebbero un certo seguito le vendite di tali aerei a parecchie nazioni, di più di quelle che potevano permettersi portaerei.
 
I vari tipi, anche se compatrioti, ebbero ciascuno un'esclusività di Paesi utenti. Così gli Halifax andarono al Pakistan, i Lancaster all'Argentina, 5 Stirling all'Egitto; i B-24 tra gli altri ebbero uso dall'India, mentre i B-29 non ebbero clienti 'di seconda mano' essendo troppo pochi, importanti e costosi per costoro. Molti ebbero invece la fortezza volante per antonomasia, il B-17: Danimarca, Brasile, Canda, persino Repubblica Dominicana. E tra questi utenti anche il neonato stato d'Israele, sottoposto ad embargo sulle forniture militari, aggirato grazie all'abbondante mercato dell'usato, spesso 'demilitarizzato' (come gli Stirling egiziani, che erano nella versione cargo poi riarmata come bombardiere). In Florida due B-17G civili vennero localizzati da una commissione israeliana, seguiti da altri due sempre negli USA. Costarono appena 15.000 dollari l'uno, e vennero spediti in Cecoslovacchia. Uno fu sequestrato dall'FBI, ma gli altri arrivarono a Zatec, e poi da lì venne organizzata una missione d'attacco sul Cairo, previa militarizzazione degli aerei con mitragliatrici e lanciabombe. E così avvenne, con l''''Operazione Naboot'''. Gli aerei avevano adesso la stella a 6 punte e una sgargiante livrea mimetica tipica del deserto con vari toni di verde e giallo. I B-17 partirono dalla Cecoslovacchia il 15 luglio, ma solo uno aveva un sistema d'ossigeno per il volo ad alta quota. Questo andò sul Cairo, e pilotato da due veterani dell'USAAF sganciò 8 bombe da 227 e 8 da 68 kg. Queste caddero vicino alla residenza di Re Farouk ma subito causarono una strage di civili: 30 morti e 55 feriti. Gli altri due aerei, invece, colpirono obiettivi diversi. Rafah e Gaza, salite alle cronache in questi giorni per l'ennesima campagna di bombardamento aereo israeliana, vennero colpite dal cielo già quel giorno dai B-17 israeliani. Questi velivoli, nonostante la presenza di parecchi caccia egiziani, non vennero contrastati e formarono più tardi il No. 69 Sqn. 'The Hammers'. Con le matricole 1601, 1602, 1603, questi velivoli vennero usati nel periodo 15-22 ottobre per l'operazione 'Yoav' (dieci Piaghe) con un totale di ben 46 sortite operative contro vari obiettivi, tra cui sette su Gaza, 10 su El-Arish, 17 su Majdal. Si conosce anche il totale delle bombe sganciato: 491 da 50 kg, 225 da 70 (o 68?) kg, 90 da 100 kg, 12 da 250 e 2 da 500. Poi seguì l'Operazione Horev (Siccità) che partì il 22 dicembre e durò fino al 7 gennaio 1949, con altre 49 sortite. Di queste 8 arrivarono su Falluja, in Irak. Altri obiettivi furono volte Gaza e 19 Rafah. I B-17 non vennero mai abbattuti o persi per incidente. Non è nota l'efficacia militare di questi attacchi; ma considerando già il primo aereo sul Cairo, le vittime (praticamente tutte civili) a terra devono essere state centinaia. Nel 1951 il 1602 'Mikey Mouse' divenne un pattugliatore marittimo e venne usato anche nella guerra del '56, per poi essere radiato all'inizio degli anni '60. Il 1603 ebbe un ruolo simile ma venne demolito nel '57. Così terminò questa prima generazione di bombardieri strategici israeliani.<ref>Sgarlato, Nico: ''Fortezze sul Cairo'', Aerei nella Storia feb-mar 09</ref>.
 
===L'era francese e i cloni israeliani: dall'Ouragan allo Kfir===