Greco antico/Introduzione: differenze tra le versioni

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Il greco antico fa parte del ceppo greco dell'[[w:Indoeuropeo|Indoeuropeo]], la protolingua dalla quale si fanno risalire le varie famiglie linguistiche dalle quali discendono le lingue che sono oggi parlate in Europa. Gli indoeuropei erano tribù stanziate in Asia centralee, non si sa perchè, migrarono verso regiioni lontane come Persia, Europa, Asia Minore e India. Domarono gli indigeni con le arm e dalla fusione della lingua di questi e quella dei conquistatori nacquero i ceppi dell'Indoeuropeo: [[Greco antico]], [[Armeno]], [[Persiano]], [[Sanscritto]] (Indiano antico), [[Latino]], [[Germanico]], [[Balto-Slavo]], [[Osco-Umbro]], [[Ittito]], [[Celtico]], [[Tocario]] etc. Queste lingue sono dette storiche, perchè a differenza dell'Indoeuropeo, sono attestate storicamente grazie a documenti scritti.
 
Il greco antico è ipoteticamente fatto derivare da una fase chiamata '''protogreco'''. Si ritiene che il protogreco fosse parlato all'inizio del II millennio a.C. nella penisola balcanica.
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* il dialetto '''occidentale''', di cui fanno parte:
** il dialetto '''dorico''', parlato nel sud del Peloponneso, a Creta, a Rodi, nell'Italia meridionale, nelle isole dell'Egeo meridionale e nelle regioni meridionali dell'Asia Minore, la Doride. Era la lingua della lirica (Stesicoro, Pindaro, Alcmane, Bacchilide, Ibico, cori della tragedia attica).
** il gruppo di dialetti greci di nord-ovest, chiamato '''Greco nord-occidentale''', parlato nel nord-ovest del Peloponneso, nella Grecia centrale (Acaia, Elide, Etolia, Focide, Locride), e nell'Epiro, che costituiva il centro di riferimento insieme all'oracolo di Delfi, in Focide.