Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Germania Ovest: differenze tra le versioni

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Le novità sul Leopard 2 però sembrano non finire mai. Tra le ultime esistono Leopard 2 con corazze laterali costituite da skirts di spessore superiore alla norma (già i Leo 2 avevano degli skirts decisamente spessi), ma ultimamente, come anche altri carri, è accaduto che per proteggere il mezzo dai razzi controcarri più moderni. Il Leopard 2 PSO ha mitragliatrice esterna finalmente telecomdandata (prima era tra i pochi a non averla, invece) con lanciatori di granate fumogene e telecamera sopra la torretta, lama apripista anteriore e mimetizzazione 'squadrata' tipica dei mezzi per la guerra urbana (ideata dagli Inglesi), ed è pensato per il combattimento urbano, probabilmente con tutti i kit di corazza installati (prima vennero quelli per la parte anteriore della torretta contro il tiro diretto, poi quello contro munizioni con attacco dall'alto, poi per le mine e infine per i fianchi dello scafo). Infine, l'infaticabile Singapore ha pensato bene di essere il primo utente asiatico del mezzo, con un lotto di Leopard 2A4, non ammodernati particolarmente, ma più che sufficienti per garantire la difesa del piccolo stato da 626 km2, prima dotato, come principali mezzi da combattimento, dei vecchi AMX-13 da 13 tonnellate.
 
 
 
 
 
===Gli Alpini (al 2003)<ref>Barone, Enrico: ''Gli Alpini Tedeschi'', RID Dic 2003</ref>===
Entro il 2006 l'esercito avrebbe avuto una riduzione delle sue forze a 5 divisioni meccanizzate, alleggerendo molto la sua originaria struttura di organizzazione corazzata. I Geibirgsjaeger erano nel 2002 su una divisione con due brigate, ma dalla fine dell'anno il comando divisionale e una brigata erano stati sciolti e solo la 23a brigata restava dell'organizzazione originaria. Essa era tuttavia adattata ad operare in vari ambienti, più consoni alle difficoltà di una guerra in ambienti moderni. Costituita nel '58 nella solita base di Bad Reichenhall, ex- 1a Divisione da montagna, grande unità che tuttavia dal 1981 aveva una brigata corazzata assieme a quella da montagna vera e propria. Dal 2002 la 23a era stata inglobata nella 10a Panzerdivision, assieme alla brigata franco-tedesca. Oramai si trattava non di difendere la Germania meridionale, ma di far parte delle forze di intervento rapido. I battaglioni erano, per questa unità, il 231, 232, il 233 sparsi nella sede, a Brechtesgarden e a Mittenwald, più il 225° Gruppo artiglieria semovente a Fussen, la 280a cp Genio pionieri, la 230a trasporti (su muli e cavalli), e un btg sanitario. Anche la 230a di base a Freyng, con compiti esploranti, era al servizio della brigata ma senza farne direttamente parte. Dal 2004 era previsto anche un btg logistico. A parte il battaglione della sede, gli altri due erano devoluti alla reazione rapida, con cp comando e servizi, 3 cp di alpini su tre plotoni di 3 squadre l'uno, e infine una cp armi su sei plotoni. Vi sono unità di rocciatori e sciatori, nella cp comando. La squadra di 8 soldati aveva il comandante con un G36 e visori notturni più lanciagranate, il mitragliere aveva la solita MG 3, e c'era anche un tiratore scelto con un G 22 di produzione inglese con ottiche tedesche. Le cp pesanti erano invece dotate delle armi di supporto. Due dei loro plotoni avevano 5 mortai da 120 mm Tampella 60 finlandesi l'una, gittata 6 km, installati normalmente su M113 ma portatili su muli della cp someggiabile. 2 plotoni su 4 Wiesel con cannoni da 20 mm e due plotoni cc. su 4 Wiesel con lanciamissili TOW (6 per mezzo più quello pronto al lancio). Per i movimenti di squadra c'erano i 6x6 Fuchs, validi anche se pesanti corazzati in servizio dal '79, armati con una MG 3. Il battaglione n.233 invece è invece provvisto dei BV-206 in versione protetta contro il 5,56 mm NATO o l'AP da 7,62 mm, con tanto di rivestimento spall liner interno in kevlar in funzione sopratutto antimine. Inoltre, essendo molto arrotondato tende ad essere meno visibile al radar di altri mezzi corazzati o meccanizzati. Ha una MG 3.
 
Tutti i battaglioni hanno una cp quadro per la gestione dei riservisti prontamente mobilitabili, cosa che ha reso possibile, in Bosnia, schierare un cp di 160 riservisti sotto comando SFOR. Questa è ovviamente una caratteristica molto utile per rendere operative rapidamente queste unità non a pieno organico.
 
I due battaglioni di reazione rapida era previsto, dal 2004, che diventassero su sole due cp ma con pieni organici e su 4 plotoni l'una, di cui uno con i missili MILAN, cp comando (con plotone trasmissioni, che non era previsto al momento), e cp pesante per le armi. Una 3a cp di fucilieri era invece orientata a fornire addestramento per le reclute, dato che la Germania era ancora a modello misto (9 mesi di ferma di leva).
 
Sempre di leva era composto quasi tutto il 231° btg della sede della brigata, per un compito di difesa del territorio e non per capacità di proiezione nelle aree di crisi. In tutto la 23a Brigata era su 3.705 elementi, ma sarebbe passata a 4.991 in seguito ai potenziamenti in atto. Per i supporti come il gruppo semovente erano poco interessati dal cambiamento, ma i semoventi M109A3G avevano di recente sostituito gli FH-70 nel 2002 e poi sarebbero stati rimpiazzati dagli PzH 2000. La 230a trasporti someggiata aveva 54 animali ed era l'ultima delle unità dell'Heer ad avere ancora animali tra muli e cavalli. La cosa interessante è semmai che nonostante l'enfasi sugli elicotteri e mezzi, spesso né gli uni né gli altri sono utilizzabili in maniera efficace, e così 13 sono andati anche in Bosnia, dove gli Americani hanno constatato con interesse la loro utilità anche nelle moderne operazioni. Tanto che accanto ai Leopard 2 da 55 t l'Heer nella ex-Yugoslavia ha messo in campo anche questi quadrupedi, accuditi da un medico veterinario specializzato e da personale apposito, e suddivisi a livello di cp in due plotoni. La brigata non aveva elicotteri di suo, ma il personale era addestrato ad operare con gli elicotteri. La riduzione della leva ad appena 9 mesi faceva sì che solo gli ultimi 3 trovavano i militari pienamente preparati per le operazioni. L'addestramento base era di 3 mesi, poi c'erano quelli per le specialità che vedevano coinvolto anche il poligono di Reiteralpe, zona in alta quota raggiungibile solo con una apposita funivia militare. Essa era usata per addestrarsi sia a combattere che a muoversi su roccia e sci e con alloggi per la permanenza in alta quota. V'erano anche località invernali per l'addestramento in zone innevate, e ogni btg forniva anche una squadra per il soccorso in alta montagna.
 
C'erano poi i poligoni di Sira, Muensingen e Ruezi, quest'ultimo per combattimenti in centri abitati. In ogni cp erano presenti e sono presenti istruttori e guide alpine, perché le attività, quando non in operazioni all'estero, sono altamente orientate al movimento in montagna. La cp logistica su muli fa una marcia in montagna ogni settimana a pieno carico per mantenere l'efficienza. Il movimento sulle lunghe distanze, invece, era comunemente fatto con mezzi civili in leasing di colore grigio, un pò come per tutte le F.A. tedesche.
 
Quanto all'impiego, la 23a è stata usata dal dicembre 1993 al marzo del '94 in un impiego decisamente fuori aerea, in Somalia con 600 elementi, nella missione UNOSOM II. Ne sono seguiti molti altri in Bosnia e poi con la KFOR in Kosovo. Il 232° btg è andato poi in Afghanistan. Operazioni di collaborazione sono comuni con il 5° Rgt alpini italiano con il 233° btg di Mittenwald. Essendo nella parte meridionale della Germania, non stupisce che la Brigata tedesca era basata su personale locale, anche per il 90% del totale. La successiva abolizione della leva avrebbe magari tolto tale carattere regionale della Brigata, come è successo anche in Italia (con moltissimi meridionali disposti a fare gli Alpini, mentre i giovani del Nord non paiono molto interessati alla carriera militare), ma l'avrebbe lasciata come unità di primo livello ed esperienza per la sua leggerezza ma anche potenza di fuoco, ed esperienza sia in emergenze militari che civili, come la ricostruzione delle strade distrutte nella guerra in Bosnia da parte degli 80 specialisti della cp Genio nel '95.