Osservare il cielo/Percorso 11: Gioielli del cielo australe: differenze tra le versioni

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'''β Tucanae''' è una stella facente parte della costellazione del Tucano; la sua individuazione è facilitata dalla presenza della brillante stella azzurra '''Achernar'''. ad occhio nudo appare come una stella singola, mentre coloro che sono dotati di ottima vista riescono a distinguere in direzione sud-est un secondo astro molto piccolo a breve distanza.
 
Un binocolo è sufficiente per distinguqredistinguere queste due componenti; tuttavia, con un binocolo potente o, meglio, un piccolo telescopio, si scopre che la stella principale è a sua volta divisa in due stelline molto vicivevicine fra loro di magnitudine simile, mentre i colori delle due sono contrastanti, in quanto appaiono una azzurrina e l'altra giallastra. Le due stelle non sono realmente legate fisicamente, in quanto quella azzurra dista 139 anni luce, mentre quelaquella gialla 161.
 
Un telescopio semiprofessionale ad elevati ingrandimenti è in grado di rivelare che la componente gialla è a sua volta formata da una coppia di stelle di simile magnitudine e colore; queste due stelle sono realmente una coppia fisica ed orbitano attorno ad un centro di massa comune.
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[[Immagine:NGC3293map.png|300px|left|Carta di NGC 3293]]
[[Immagine:NGC 3293 tel114.png|300px|right|NGC 3293 al telescopio 114mm]]
'''NGC 3293''' è un ammasso aperto molto brillante; si trova nella parte orientale della costellazione della Carena, in un tratto particolarmente ricco e intenso della Via Lattea australe. Si può rintracciare anche ad occhio nudo, se la notte è discreta: si presenta come una macchia chiara sfuocata o di aspetto granulare; la sua individuazione è facilitata dalla presenza della brillante Nebulosa delldella Carena.
 
Un binocolo è un ottimo strumento per osservare quest'ammasso: in esso molte delle sue componenti sono ben risolte, sebbene restino molto vicine fra di loro e lo sfondo può restare nebuloso; un telescopio di piccole dimensioni lo risolve completamente, ma le componenti restano molto concentrate. Una stella rossa sul bordo meridionale contrasta fortemente coi colori dominanti nell'ammasso.
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La '''Nebulosa della Carena''' (nota anche con la sigla '''NGC 3372''') è la nebulosa più brillante del cielo, nonché della più grande regione H II conosciuta all'interno della Via Lattea: le sue dimensioni raggiungono i 260 anni luce e circonda un gran numero di ammassi aperti, nonché una delle stelle più massicce conosciute, la variabile η Carinae. Giace in uno dei tratti di Via Lattea più brillanti e intensi del cielo, in cui si osserva un notevole numero di addensamenti stellari.
 
La Nebulosa della Carena è visibile perfettamente anche ad occhio nudo: appare infatti come una una macchia allungata in senso nord-sud, chiaramente di aspetto nebuloso; un semplice binocolo consensteconsente già di rilevare alcune strutture importanti, come la fascia oscura disposta in senso est-ovest che la divide apparentemente in due parti asimmetriche. Tutto il campo circostante è un brulicare di piccoli astri. Un telescopio di piccole dimensioni consente si osservare molti altri dettagli, nonché le parti della nebulosa meno brillanti, portando le dimensioni della stessa a coprire quasi tutto il campo visivo.
 
All'interno della nebulosa, la presenza di numerodinumerosi globuli di Bok indica che il fenomeno della formazione stellare è intenso e vigoroso; questo fenomeno è anche confermato dalla presenza di un gran numero di giovani stelle calde e blu, molte delle quali raggruppate in giovanissimi ammassi. Nella regione più centrale si trova la stella '''η Carinae''', un astro di sesta magnitudine di colore blu; la sua luminosità nel corso dei secoli è variata notevolmente, e a metà dell'Ottocento, a seguito di un improvviso aumento di luminosità, aveva superato persino la magnitudine di Canopo, diventando per alcuni anni la seconda stella più brillante del cielo. Si prevede che η Carinae possa esplodere come supernova nell'arco di pochi secoli.
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[[Immagine:alfacenmap.png|300px|left|Carta di Alfa Centauri]]
[[Immagine:Alfa Centauri tel140.png|300px|right|Alfa Centauri altelescopio 140mm]]
'''&alpha; Centauri''', nota anche come '''Rigil Kentaurus''' o '''Toliman''', è il sistema stellare più vicino a noi, nonché, ad occhio nudo, la terza stella del cielo in ordine di luminosità; se si considerano le magnitudini dlledelle singole componenti, si può invece affermare che &alpha; Centauri sia composta dalla somma della quarta (magnitudine -0,01) e dalla diciassettesima (0,34) stella più luminosa del cielo. Appare ad occhio nudo come una brillante stella di colore giallastro e rappresenta il piede anteriore della costellazione alla quale appartiene, il Centauro.
 
Al telescopio si possono scindere le due componenti, una giallastra e l'altra più tendente all'arancione; la loro separazione varia fra 2" e 22" e in questi decenni è in diminuzione. La distanza di questa coppia è di 4,36 anni luce. Al sistema apparterrebbe anche una terza stella, una nana rossa individuabile con difficoltà anche con un buon telescopio a causa del ricco campo stellare in cui si trova: questa stellina è nota col nome di '''Proxima Centauri''', ed è attualmente la componente di &alpha; Centauri più vicina a noi, con una distanza di 4,23 anni luce.