Divina Commedia/Inferno/Canto III: differenze tra le versioni
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{{quote|ogne viltà convien che qui sia morta.}}
*15.'''viltà''':pusillanimità (cfr. II 45 e nota); è appunto la causa del timore. Questo atteggiamento deve essere del tutto vinto da chi entra nell'inferno (''convien che qui sia morta''). Si rinnova qui in qualche modo la situazione del canto II, e si può dire che essa non è mai del tutto superata nell' ''Inferno'', ma resta quasi un motivo fisso nella cantica: viltà e timore da parte di Dante, conforto e sicurezza da parte di Virgilio. Tale diverso ruolo, che ben si giustifica sul piano teologico dell'allegoria, diventa il centro generatore del vincolo umano e affettivo che legherà i due personaggi.
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