Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-7: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 59:
Dell'MM 38 ne sono stati prodotti non meno di 1.262 esemplari per 18 marine, alcuni anche per difesa costiera (Argentina e poi la Gran Bretagna per Gibilterra).
 
[[File:Exocet_MM38_Schnellboot_S78.jpg|300px|right|thumb|MM 38 e lanciamissili RAM su di una Type 143A]]
Nel '75, 10 anni dopo l'inizio dei lavori, si poteva pensare ad un missile migliore, e nel gennaio 1981 entrò in produzione l''''MM 40''', frutto di una rapida maturazione, che ha maggiore gittata grazie ad un motore a razzo molto più lungo. Questo è stato il primo della nuova generazione degli Exocet Block 1, con radar Super ADAC in banda J, migliori ECCM e traiettoria di volo anche più bassa. Il giroscopio, poi, consente un lancio entro i 90° rispetto ai 30 dell'MM 38, piuttosto pochi. Così ogni lanciatore è capace di coprire un angolo di 180° complessivi (si pensi che l'OTOMAT arrivava invece da 200° di deviazione possibile). Questo ha fatto sì che i lanciamissili non siano più sul ponte prodiero delle grandi navi, ma sistemati a mezza nave, orientati perpendicolarmente allo scafo: ogni gruppo di lancio controlla un emicerchio. Entro il 1993 530 missili sono andati a 13 marine e alle batterie su 4 lanciamissili autocarrati per il Qatar (sarebbero poi seguiti altri ordini per la difesa costiera, come le 10 batterie thailandesi). Parlando di lanciamissili, l'MM.40 ha un sistema di ripiegamento alette migliorato, che permette l'uso di contenitori-lanciatori tubolari, simili a quelli degli Harpoon e molto più compatti dei precedenti: in teoria, pur pesando di più (850 kg anziché 750) questo consente di raddoppiare il numero di missili trasportabili da una rampa di lancio standard, perché il peso totale ammonta a soli 1.150 kg.
 
 
Ma negli anni '70 si pensò anche ad un missile aviolanciato, tornando alle origini dei missili Aérospatiale. Prima venne sperimentato l'AM 38, versione aria-terra dell'MM 38: esso, semplicemente, aveva un motore a razzo azionato dopo un secondo dal rilascio, per non danneggiare il velivolo lanciatore, e venne sperimentato già nel '73; poi, nel '75, venne pensato un tipo più corto e leggero, sperimentato nel '77 e che poi venne prodotto come '''AM 39''', capace di essere portato a velocità supersoniche, con motore potenziato per almeno 50 km di gittata, e superfici di controllo migliori, seppure ancora minuscole rispetto alle superfici tipiche di missili AAM con configurazioni simili (le esigenze di manovrabilità sono ovviamente inferiori per un'arma antinave). A tal proposito, la configurazione dell'Exocet è una sorta di via di mezzo tra lo Sparrow e il Phoenix.
 
Entrò in servizio nel '79 e presto oltre 1.000 vennero venduti per aerei ed elicotteri di 11 nazioni e di una dozzina di tipi diversi. A bordo i velivoli hanno un set di adattamento pesante 40 kg circa, con consolle di selezione e controllo dati. Il pilone di lancio è di 75 kg e i dati sono trasmessi dal radar al missile in maniera automatica durante la fase di pre-riscaldamento, a cui segue il lancio su quote che scendono a circa 10 m.
 
Nel '78 il programma AM 39 portò, dato il rapido e positivo esito, ad una nuova arma, l''''SM 39'''. Questo era un missile che integrava i siluri per dare ai sottomarini un'arma di portata e velocità superiore, dall'uso sì discutibile (essendo molto dibattuto se il sottomarino debba 'esporsi' con il lancio di un'arma che può essere abbattuta o deviata, e che è meno letale di un siluro normale). Ha lo stesso motore dell'AM 39 ma booster potenziato, e naturalmente una capsula di protezione chiamata VSM da 1.345 kg totali e 5,8 m, da espellersi assieme al missile dopo il lancio. La capsula protegge il missile dalla pressione e ha una serie di otto pinne stabilizzatrici, mentre la rotta viene stabilita dalle deviazioni del getto del suo motore. Non è noto da che profondità sia possibile lanciarlo. Esce dall'acqua a 45° e a 20 m.sec, poi si apre l'ogiva, si livella ad appena 12° di angolo di salita, poi un generatore di gas espelle il missile, si aziona il booster e l'Exocet si porta poi a volo radente. La sua velocità d'attacco finale è circa 300 m.sec. Differentemente dall'Harpoon del tipo sub-lanciato, grazie al livellamento pre-lancio l'arma sale di appena 30-50 m, anziché 500-600, il che la rende molto più difficile da localizzare. L'Harpoon, d'altro canto, ha maggiore gittata e in teoria questo aiuta a non vederlo durante il lancio. Ma siccome il sottomarino deve localizzare con i suoi mezzi il bersaglio, la gittata non è sfruttabile appieno, a meno di non usare una fonte d'informazione esterna, che però comporta
 
== Note ==