Osservare il cielo/Percorso 11: Gioielli del cielo australe: differenze tra le versioni
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(Nessuna differenza)
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Versione delle 11:38, 21 gen 2009
LAVORI IN CORSO! - WORK IN PROGRESS! Roberto Mura (discussione) si sta occupando di questo testo; non apportare modifiche se l'ultima modifica è recente. |
Modulo principale |
Questo percorso si propone di far scoprire alcuni fra gli oggetti più nascosti ma importanti visibili nel cielo notturno australe, a tutti coloro che possiedono un binocolo di dimensioni medie e un piccolo telescopio, come un classico riflettore da 114mm. Perché il percorso sia seguibile con facilità occorre una notte limpida e buia, senza Luna, e possibilmente con l'orizzonte sgombro specialmente in direzione sud. Il percorso è seguibile durante tutto l'anno nelle regioni australi temperate, mentre nella fascia tropicale, anche poco a nord dell'equatore, il periodo adatto è compreso fra gennaio e luglio nelle ore serali, fra le ore 20:00 e le 23:00.
Oggetto | Ascensione Retta (J2000.0) |
Declinazione | Tipo | Magnitudine apparente |
Dimensioni apparenti |
Distanza (anni luce) |
Visibile ad occhio nudo |
Strumento | Visibilità dall'Italia |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
β Tucanae | 00h 31m 59s | -62° 54′ 30″ | Stella doppia | 4,36; 4,53 | separaz. 27" | 139; 161 | non risolvibile | telescopio | no |
2. Nebulosa Tarantola1 | 05h 38m 38s | +69° 05′ 40″ | Neb. diffusa | 8,0 | 40' | 179.000 | no | binocolo | no |
3. NGC 3132 | 10h 07m 01.8s | -40° 26′ 11″ | Neb. planet. | 9,87 | 84" | 2000 | no | telescopio | orizzonte sud molto libero |
4. NGC 2547 | 08h 10m : | -49° 16′ : | Amm. aperto | 4,7 | 50' | 1400 | con difficoltà | binocolo | solo sud Italia |
5. NGC 3201 | 10h 18m : | -46° 25′ : | Neb. diffusa | 3: | 120 | 9000 | perfettamente | telescopio | solo sud Italia |
6. NGC 3293 | 10h 35m : | -58° 14′ : | Amm. aperto | 4,7 | 6' | 8400 | con difficoltà | binocolo | no |
7. Nebulosa della Carena | 10h 45m : | -58° 52′ : | Neb. diffusa | 3: | 120 | 9000 | perfettamente | binocolo | no |
8. α Centauri | 14h 39m 36s | -60° 50′ 02″ | Stella doppia | -0,01; 1,34 | separaz. 2"/22" | 4,36 | non risolvibile | telescopio | no |
9. Proxima Centauri | 14h 29m 43s | -62° 40′ 46″ | Stella | 11,05 | - | 4,23 | no | telescopio | no |
10. NGC 6025 | 16h 03m : | -60° 30′ : | Amm. aperto | 5,1 | 12' | 2700 | con difficoltà | binocolo | no |
11. NGC 6397 | 17h 40m : | -53° 40′ : | Amm. glob. | 5,3 | 26' | 7200 | no | binocolo | no |
1. β Tucanae
2. La Nebulosa Tarantola
3. NGC 3132
4. NGC 2547
5. NGC 3201
6. NGC 3293
7. La Nebulosa della Carena
La Nebulosa della Carena (nota anche con la sigla NGC 3372) è la nebulosa più brillante del cielo, nonché della più grande regione H II conosciuta all'interno della Via Lattea: le sue dimensioni raggiungono i 260 anni luce e circonda un gran numero di ammassi aperti, nonché una delle stelle più massicce conosciute, la variabile η Carinae. Giace in uno dei tratti di Via Lattea più brillanti e intensi del cielo, in cui si osserva un notevole numero di addensamenti stellari.
La Nebulosa della Carena è visibile perfettamente anche ad occhio nudo: appare infatti come una una macchia allungata in senso nord-sud, chiaramente di aspetto nebuloso; un semplice binocolo consenste già di rilevare alcune strutture importanti, come la fascia oscura disposta in senso est-ovest che la divide apparentemente in due parti asimmetriche. Tutto il campo circostante è un brulicare di piccoli astri. Un telescopio di piccole dimensioni consente si osservare molti altri dettagli, nonché le parti della nebulosa meno brillanti, portando le dimensioni della stessa a coprire quasi tutto il campo visivo.
All'interno della nebulosa, la presenza di numerodi globuli di Bok indica che il fenomeno della formazione stellare è intenso e vigoroso; questo fenomeno è anche confermato dalla presenza di un gran numero di giovani stelle calde e blu, molte delle quali raggruppate in giovanissimi ammassi. Nella regione più centrale si trova la stella η Carinae, un astro di sesta magnitudine di colore blu; la sua luminosità nel corso dei secoli è variata notevolmente, e a metà dell'Ottocento, a seguito di un improvviso aumento di luminosità, aveva superato persino la magnitudine di Canopo, diventando per alcuni anni la seconda stella più brillante del cielo. Si prevede che η Carinae possa esplodere come supernova nell'arco di pochi secoli.